Il sesso degli angeli: Pieraccioni e la sua fede: “Sono tra San Tommaso e Margherita Hack”
Il nostro incontro con il cast e con il regista Leonardo Pieraccioni de Il sesso degli angeli, nuovo film del comico toscano dal
Il sesso degli angeli è la nuova commedia diretta, interpretata e scritta da Leonardo Pieraccioni (Il paradiso all’improvviso, Ti amo in tutte le lingue del mondo) che torna al cinema con una sua creatura dopo Se son rose (2018). Al centro del lungometraggio troviamo don Simone (lo stesso Pieraccioni) che eredita da suo zio Waldemaro (Massimo Ceccherini) una misteriosa attività in Svizzera che si rivelerà essere un bordello. Quale scelta compirà il parroco, posto di fronte ad una tentazione così tanto grande sia dal punto di vista economico che sessuale? Abbiamo partecipato alla conferenza stampa de Il sesso degli angeli con la presenza di Paolo del Brocco per Rai Cinema, Leonardo Pieraccioni e parte del cast, composto da Sabrina Ferilli, Gabriela Giovanardi, Eva Moore, Maitè Yanes, Valentina Pegorer e Giulia Perulli. La pellicola è stata distribuita nelle sale italiane a partire dal 21 aprile 2022 grazie a 01 Distribution.
Il sesso degli angeli: un progetto autobiografico
Leonardo Pieraccioni ha aperto la conferenza stampa, parlando in generale de Il sesso degli angeli: “L’idea è venuta in realtà per caso, stavo preparando un altro progetto, poi alla fine è venuta quest’altra idea che è piaciuta maggiormente ai produttori perché più piccante e frizzante, anche per ravvivare i duri tempi che stiamo vivendo. All’inizio è stata una scommessa, poi abbiamo sviluppato una trama che riflette sui primi bilanci che sto contando della mia vita, arrivato a quasi 60 anni, attraverso la storia di un prete che eredita un bordello. Riguardo il coinvolgimento di Sabrina Ferilli (che interpreta la matrona Lena), penso che il personaggio era proprio tarato per lei, una donna elegante che si prestava molto bene al contesto, mentre Marcello Fonte, che ho conosciuto tramite Dogman (2018) di Garrone, è un attore straordinario e formidabile che ho voluto coinvolgere in un ruolo un po’ diverso dal solito, nonostante fosse all’inizio un po’ reticente”.
Ma visto che si parla anche di religione, Pieraccioni che tipo di fede persegue? “A livello di fede sono tra San Tommaso e Margherita Hack, una donna di scienza che ho sempre ammirato. Se mi trovassi di fronte a Dio, da buon comico gli direi: ‘C’ho sempre creduto’. Scherzi a parte, indossare l’abito da parroco mi ha affascinato davvero e mi ha permesso di dare dignità ad una tipologia di personaggio che mai avevo interpretato”.
Il sesso degli angeli: l’ipocrisia della prostituzione
Una delle tematiche fondanti de Il sesso degli angeli è la prostituzione. Sabrina Ferilli ha detto la sua sull’argomento senza troppi giri di parole: “Non è facile fare un discorso generale sulla prostituzione e provare realmente a capire se è un mestiere che piace alle donne che la praticano. Quello che penso è che ci troviamo di fronte ad una grande ipocrisia, perché nel nostro paese la prostituzione è praticata ad alti livelli in certi ambienti e anche nelle strade, dove, alla prima morte o pestaggio, se ne lavano tutti le mani. Sicuramente ci deve essere dignità con questo lavoro, bisogna combattere la criminalità e la priorità è la sicurezza e la tutela delle ragazze coinvolte”.
Pieraccioni aggiunge anche il suo pensiero: “Credo fortemente che le prostitute abbiamo sempre un piano b a prescindere se sono amanti del sesso o no e a me fanno tanta tenerezza. Credo che ci siano donne che abbiamo una particolare predisposizione, ma sono convinto che nessuna adora a tutto tondo il proprio lavoro. Ad ogni modo sono favorevole sia al matrimonio dei parroci che dell’apertura delle case chiuse, sono serio davvero. Innanzitutto sono un indotto economico ed è giusto che la prostituzione venga regolamentata”.
Nella conferenza stampa sono intervenute anche le attrici del cast, tutte concordi nell’affermare che Sabrina Ferilli è stata un grandissimo punto di riferimento. Valentina Pegorer, che incarna Alessia, ha confessato: “Per la mia interpretazione mi sono ispirata ad una persona che conosco che lavora nel mondo del sesso e seguire i suoi consigli è stato importantissimo. Penso che aver dato vita al mio personaggio abbia in qualche modo portato rispetto al lavoro della mia conoscente.” Maitè Yanes, che all’interno della realizzazione incarna Bella, ha spiegato di aver lavorato con naturalezza sul set perché le è stato permesso di usare il suo accento cubano in modo spontaneo, senza che ci fosse nessuna costruzione linguistica dietro.
Il sesso degli angeli: il peso della commedia
Il sesso degli angeli, però, è anche un’occasione per parlare del peso di questa commedia in un periodo molto difficile per la sopravvivenza delle sale. Per Pieraccioni, questo problema non si pone: “Non sento tutta questa grande responsabilità, in realtà. Premettendo che bisogna difendere la sala fino alla morte perché portatrice di un’esperienza altra rispetto al divano di casa, devo dire che il pubblico è sempre stato molto generoso con me e i miei lavori. Per questo motivo io rimarrò lì fino all’ultimo, anche quando saranno in pochi a seguirmi, perché voglio solo fare film divertenti. Le commedie sono un’altra categoria, non sono film da premi, vogliamo la gente e non le statuette, d’altronde siamo dei saltimbanchi, dei buffoni”.