Addio a Kenneth Welsh, il folle Windom Earle di Twin Peaks
L'attore, morto a 80 anni, è stato una pietra miliare del mondo della recitazione canadese.
Purtroppo, nelle ultime ore, è arrivata una spiacevole notizia: come conferma Variety, infatti, è stato ufficializzato che è deceduto, all’età di 80, il noto attore canadese Kenneth Welsh, come tra l’altro ha ribadito l’ACTRA (Canadian film and television union) su Twitter. “ACTRA Toronto è estremamente rattristata oggi dalla scomparsa di Kenneth Welsh. Ken è stato uno dei più grandi interpreti canadesi di tutti i tempi, con centinaia di ruoli memorabili nell’arco di decenni. Egli ci mancherà molto. Le nostre condoglianze ai suoi cari”. Il divo, nonostante i tanti anni di carriera, rimarrà iconico per un ruolo in particolare ovvero quello del folle ex-agente del FBI Windom Earle nella seconda stagione de I segreti di Twin Peaks.
Il suo personaggio ha un’importanza notevole: Earle è infatti il principale antagonista ed appare in ben 10 episodi, mentre raggela gli spettatori con la sua folle risolutezza e la sua proverbiale passione per gli scacchi. La sua sfida contro il suo allievo, l’agente Dale Cooper (interpretato da Kyle MacLachlan) rimarrà scolpita nella memoria. Kenneth Welsh aveva una fama spropositata in Canada, dove era una figura di riferimento, specialmente nei film televisivi. Nel corso della sua vita artistica, l’attore ha incarnato diverse figure storiche come Harry S. Truman, Thomas E. Dewey, Colin Thatcher, Thomas Edison, James “Scotty” Reston e il Generale Harry Crerar.
Kenneth Welsh ha studiato in gioventù drammaturgia ad Alberta e poi successivamente si è spostato a Montréal per frequentare la Scuola nazionale d’arte drammatica. Nel mondo del cinema, il divo ha partecipato a progetti come A proposito di Luke (2012), Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti (2010), The Aviator (2004), The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo (2004) e molti altri titoli. Ci teniamo a ricordare un grande interprete, stando vicino non solo ai famigliari e amici, ma anche a coloro che hanno avuto modo di lavorare con lui.