Nastri d’Argento 2022, i cortometraggi vincitori
Oltre ai vincitori, ci sono state anche tante menzioni speciali.
I giornalisti cinematografici italiani hanno consegnato ieri mattina a Roma i Nastri d’Argento 2022 ai migliori cortometraggi, scelti tra i 180 che sono stati visti e valutati dal Direttivo Nazionale. I premi sono andati a Dreamland di Gianluigi Toccafondo per l’animazione e a Destinata Coniugi Lo Giglio di Nicola Prosatore. Un Premio speciale è poi toccato a Giuseppe Piccioni per il suo Preghiera della sera – Diario di una passeggiata presentato all’ultima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il resoconto fatto dal regista stesso delle prove e dell’allestimento di una pièce teatrale con Lucia Mascino e Filippo Timi protagonisti, andata in scena tra la prima e la seconda ondata della pandemia di COVID-19.
Destinata Coniugi Lo Giglio racconta l’ansia di una coppia di genitori in attesa dell’appuntamento fisso con l’agente della camorra al quale consegnano ogni anno una busta con i soldi destinati a coprire la latitanza quasi ventennale del figlio. Protagonisti sono Antonia Truppo, Lino Musella, Lello Arena e Isabella Salvato. Dreamland invece è un viaggio visivo nei luoghi iconici del patrimonio culturale e artistico italiano, intrecciato a citazioni tratte dalla Tosca di Puccini e dalle poesie di Pasolini.
Sono state fatte infine alcune menzioni speciali a film di particolare impegno sui temi del sociale: Capitan Didier di Margherita Ferri, grazie al soggetto della sceneggiatrice Roberta Palmieri vincitore del Concorso ‘Una storia per Emergency’; A occhi aperti di Mauro Mancini (per la Fondazione Telethon), storia del protagonista di Nuovo Cinema Paradiso Totò Cascio colpito da una grave malattia degenerativa; e Manuela Cacciamani (della società di produzione One More Pictures) per il suo impegno creativo e non solo produttivo. Durante la premiazione è stata mostrata anche l’anteprima di Pizza Panic, vincitore del Premio Claudio Nobis e realizzato dagli allievi di sceneggiatura Luca Murri Fabiano e Leonardo Malaguti.