Amber Heard risponde alla voglia di “andare avanti” di Johnny Depp: “I diritti delle donne stanno tornando indietro”
Amber Heard ha reagito al verdetto del caso di diffamazione contro l'ex marito Johnny Depp definendolo una "battuta d'arresto" per tutte le donne
Amber Heard ha risposto al video che l’ex marito Johnny Depp ha condiviso sui suoi profili social, un videomessaggio rivolto ai suoi fan, un ringraziamento per tutto il loro appoggio durante il travagliato periodo del processo giudiziario per diffamazione che l’ha portato alla vittoria.
L’attore di Pirati dei Caraibi ha infatti fatto il suo primo grande passo su TikTok (dove ha già un numero record di follower) condividendo uno speciale video, un montaggio del suo recente tour musicale con Jeff Beck, con la didascalia: “A tutti i miei sostenitori più preziosi, leali e incrollabili. Siamo stati ovunque insieme, abbiamo visto tutto insieme. Abbiamo percorso la stessa strada insieme. Abbiamo fatto la cosa giusta insieme, tutto perché ci tenevate. E ora andremo avanti tutti insieme. Voi siete, come sempre, i miei datori di lavoro e ancora una volta non ho modo di ringraziarvi, se non semplicemente dicendovi grazie. Quindi grazie. Avete il mio amore e rispetto, JD.”
Amber Heard e la risposta al videomessaggio di Johnny Depp rivolto ai suoi fan
Un portavoce di Amber Heard ha risposto al messaggio di Depp dicendo: “Mentre Johnny Depp dice che sta andando avanti, i diritti delle donne stanno tornando indietro. Il messaggio del verdetto alle vittime della violenza domestica è… abbiate paura di alzarvi in piedi e parlare”.
Heard, che intende appellarsi contro il verdetto, dopo alla fine del processo ha dichiarato: “La delusione che provo oggi è al di là delle parole. Ho il cuore spezzato dal fatto che la montagna di prove non sia stata ancora sufficiente per resistere al potere sproporzionato e l’influenza del mio ex marito. Sono ancora più delusa da ciò che questo verdetto significa per le altre donne. È una battuta d’arresto. Porta indietro l’orologio a un tempo in cui una donna che ha parlato, e ha parlato apertamente, potrebbe essere pubblicamente messa alla gogna e umiliata. Riporta l’idea che la violenza contro le donne non debba essere presa sul serio”.