Top Gun: la storia vera alla base del film con Tom Cruise
Il film del 1986 ha ricevuto numerosi complimenti dagli stessi aviatori nella vita reale per l'accuratezza dei dettagli.
Top Gun è un classico senza tempo e la recente operazione rilancio ha fatto avvicinare tanti appassionati alla pellicola originale, uscita nel 1986. Diretta da Tony Scott, vedeva Tom Cruise interpretare Pete “Maverick” Mitchell, un pilota della US Navy impegnato a gareggiare in cielo con altri giovani talenti come Tom “Iceman” Kazansky (Van Kilmer) e intraprendere una storia romantica insieme all’affascinante Charlie (Kelly McGillis). Le spettacolari scene preparate hanno giocato un ruolo determinante nel successo conseguito, sia a livello di pubblico sia di critica, con quattro candidature all’Oscar.
Uno dei meriti di Top Gun è stato l’avere spinto tanti americani a entrare nel corpo militare. Per questo, la Marina degli USA si è dimostrata tanto collaborativa durante la sua realizzazione. Ma quanto prende spunto da una storia vera?
Top Gun: tutto nacque grazie a un articolo…
Nel maggio del 1983, il giornalista Ehud Yonay pubblicò un articolo, intitolato Top Guns, su California Magazine. Il pezzo era focalizzato su un centro di addestramento per piloti della Marina a Miramar, San Diego, soprannominato Fightertown USA. Conteneva fotografie aeree ed entrava nei vividi particolari della vita di coloro che avevano pilotato l’F-14 Tomcat e seguito il corso Top Gun. Lo speciale era ricco di descrizioni sulle esperienze affrontate mentre i protagonisti frequentavano le lezioni. Per l’occasione Yonay ha condotto interviste, così da scendere nel dettaglio sulle emozioni provate e sul modo di gestirle.
I produttori di Top Gun, Don Simpson e Jerry Bruckheimer, hanno confermato di aver preso spunto dal lavoro di Yonay. Li ha ispirati nella creazione dell’atmosfera e nelle dinamiche del film.
Diversi aviatori reali hanno definito la pellicola un ritratto accurato della vita di un pilota della Marina degli USA. Le scene riprodotte hanno saputo esprimere l’intensità delle emozioni provate a bordo di un jet e le giornate lontane dagli impegni professionali. Del resto, mica c’è da stupirsi, visto il coinvolgimento della Marina nelle riprese di Top Gun. La disponibilità ha contribuito a scongiurare errori pacchiani. La natura competitiva degli aviatori, i rapporti interpersonali e il cameratismo sono stati elogiati dagli stessi Marines.
Le prove di recitazione in cabina di pilotaggio sono abbastanza fedeli al modo in cui gli aviatori manovrano i jet in virata ed evitano i missili.
A differenza di altri film del genere, Top Gun non rende per niente piacevole tali frangenti, ed è giusto che sia così. Anche i passaggi frontali presenti sono accurati e favoriscono di parecchio la sospensione dell’incredulità. C’è poi la questione della morte di Goose, avvenuta quando è stato espulso dopo che l’F-14 è andato in rotazione piatta. Val la pena ricordare come la scomparsa di Goose derivi da effettivi problemi con il mezzo, contribuendo alla natura scioccante della vicenda.
Top Gun è, ovviamente, una storia di fantasia, ma in gran parte viene dal mondo reale. Dopotutto, il luogo in cui si svolgono le esercitazioni esiste sul serio, così come il programma. Il personaggio di Kelly McGillis, Charlie, era persino basato su una persona in carne e ossa, l’esperta difesa della Marina Christine Fox. Qualche inesattezza è presente (ad esempio, il trofeo in palio, un’invenzione degli sceneggiatori), ma il tutto è giustificato da un effetto cinematografico ampiamente raggiunto.