Fedez e il suo sfogo in lacrime: “Ho paura di morire” [AUDIO]
"Condiviso questi audio non per mania di protagonismo ma per dare forza alle persone che stanno affrontando quello che ho vissuto io", ha dichiarato il cantante.
Dopo la grande paura, è arrivato il momento per Fedez di voltare pagina senza però dimenticare quanto vissuto. Il cantante è tornato a parlare recentemente della sua malattia, ovvero il tumore al pancreas scoperto nei primi mesi di quest’anno. Poche settimane fa, ha ricevuto i risultati dell’esame istologico comunicando ai suoi fan che il “mostro” fortunatamente non ha preso i linfonodi. Nonostante l’incubo sia finito, Fedez non vuole dimenticare la dura lezione che la vita gli ha riservato.
Fedez e il suo sfogo in lacrime: “I miei figli non si ricorderanno di me“
ll rapper ha pubblicato, nei giorni scorsi, su Instagram alcuni audio risalenti alla seduta fatta dallo psicologo fatta poche oro dopo la terribile diagnosi. Nei due audio, si sente Fedez piangere disperatamente e avere un pensiero sui suoi figli “Ho paura di morire, che i miei figli non si ricorderanno di me” e per sua moglie Chiara “la più forte di tutte“. “Non so perché oggi ho deciso di riascoltare la seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ho scoperto di avere un tumore al pancreas. Sto piangendo, piango di dolore e gioia“, ha scritto il cantante.
“Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte. Non essere ricordato dai miei figli. Oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato realmente d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. Tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore“, ha aggiunto. Infine, per evitare qualsiasi polemica, Fedez ha precisato: “Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo o narcisismo fine a sé stesso. Non me ne frega molto. Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è tutto normale provare determinate sensazioni. Non siete soli – conclude – non siete strani. Là fuori c’è a chi può far bene tutto questo e tanto mi basta“.