Amber Heard contro i fan di Jack Sparrow: “Mi hanno fatto sentire meno umana”
Amber Heard afferma che i fan del Capitan Jack Sparrow appostati fuori dal tribunale l'hanno fatta sentire "meno umana"
Amber Heard ha affermato che i fan di Pirati dei Caraibi che, ogni giorno durante il processo contro l’ex marito Johnny Depp, stavano appostati fuori dal tribunale l’hanno fatta sentire “meno umana”. Il processo per diffamazione tra le due star, durato ben sei settimane, è stato trasmesso in diretta TV. Naturalmente, un processo di tale portata ha attirato folle di ammiratori che si sono presentati di persona fuori da tribunale a Fairfax, in Virginia. Tra questi, la maggior parte erano sostenitori di Johnny Depp, nonché fan del Capitan Jack Sparrow.
Depp aveva citato in giudizio Heard per 50 milioni di dollari per un editoriale pubblicato sul Washington Post intitolato: “I spoke up against sexual violence – and faced our culture’s wrath. That has to change”. L’articolo sulle violenze sessuali e domestiche non menzionava Depp direttamente, ma gli avvocati della star di Pirati dei Caraibi hanno affermato che l’articolo, scritto da Amber Heard nel 2018, implicava che avesse abusato fisicamente e sessualmente di lei durante la loro relazione. Heard ha contrattaccato con 100 milioni di dollari, accusando Depp di aver orchestrato una “campagna diffamatoria” contro di lei e descrivendo la sua causa come una continuazione di quegli abusi.
Amber Heard e i cartelli dei fan di Jack Sparrow che l’hanno umiliata e ferita
Durante una nuova intervista su Today della NBC l’attrice ha riflettuto sul processo e sul trattamento che ha ricevuto dai fan di Depp. “Ogni singolo giorno passavo da tre, quattro, a volte sei isolati pieni di persone con cartelli che dicevano ‘Brucia la strega’, ‘Morte a Amber’. Dopo tre settimane e mezzo ho preso posizione e ho visto un’aula gremita di fan del Capitan Jack Sparrow che urlavano contro di me… Questa è stata la cosa più umiliante e orribile che abbia mai passato. Non mi sono mai sentito così lontano dalla mia stessa umanità. Mi sentivo meno che umana”.