Margaret Keane: addio alla pittrice di Big Eyes
L'artista aveva 94 anni.
Ai più magari il nome dirà poco, ma certamente i suoi dipinti sono tra i più riconoscibili e caratteristici che la storia dell’arte abbia prodotto. Merito, in parte, anche di Tim Burton che nel 2014, con Big Eyes, ha dato a Margaret Keane una nuova ondata di celebrità, raccontandone la straordinaria storia. Il New York Times ha annunciato che la pittrice è morta a 94 anni, a Napa, in California, a causa di un’insufficienza cardiaca. Come si diceva, la storia di Keane è stata straordinaria. Nasce con un impedimento uditivo che la porta a concentrarsi nei suoi dipinti sugli occhi delle persone. Il successo arriva tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, ma in maniera inaspettata. Il secondo marito Walter Keane l’aiuta a vendere i suoi quadri, sostenendo tuttavia che le opere fosse sue (e non della moglie) e diventando in breve uno degli artisti di maggior successo dell’epoca, vero e proprio fenomeno di culto soprattutto tra gli amanti della Pop Art.
Big Eyes, la storia di Margaret Keane secondo Tim Burton
Lo racconta molto bene anche Tim Burton in Big Eyes. In un primo momento Margaret Keane (che nel film è interpretata Amy Adams, mentre il marito Walter ha il volto di Christoph Waltz) sostiene la bugia del marito convinta che se avesse rivendicato la maternità dei quadri non sarebbe riuscita a venderli in maniera altrettanto proficua, in quanto donna. Tuttavia dopo alcuni anni la coppia ha divorziato e la donna ha citato in giudizio l’ex marito, ricevendo dopo una lunga battaglia in tribunale il riconoscimento che quei quadri erano stati opera sua, e non del marito.
Oggi i quadri di Margaret Keane sono conservati in diversi importanti musei in giro per il mondo, da Tokyo alle Hawaii, dalla California al Tennessee. Molte importanti personalità di Hollywood e non solo hanno voluto farsi ritrarre dalla pittrice: da Joan Crawford a Natalie Wood, da Jerry Lewis a John e Carolyn Kennedy, figli del presidente J.F.K. Margaret Keane negli anni Sessanta ha conosciuto un successo strepitoso anche grazie alle riproduzioni fatte dei suoi quadri, riproduzioni che venivano vendute ovunque in formato cartolina.