I Goonies: 10 curiosità sul cult degli anni ’80
Non ha bisogno di presentazione I Goonies, un film che ha cresciuto un’intera generazione e che è diventato un vero cult del cinema per ragazzi. Uscito in sala nel 1985, ancora oggi l’opera scritta da da Steven Spielberg e Chris Columbus e diretta da Richard Donner è amatissima da chi è cresciuto in quegli anni, ma anche dalle nuove generazioni, che nella storia trovano un delizioso mix di amicizia, avventura, crescita e umorismo. Ma lo sapevate che alcuni dei giovani attori di allora oggi sono delle vere superstar? E che la nave pirata di Willy l’Orbo è stata costruita davvero, per poi essere distrutta? Ecco 10 curiosità che (forse) non conoscevate su I Goonies.
1. Le origini del nome “Goonies”
Tutti li abbiamo conosciuti e abbiamo imparato ad amarli come Goonies, ma cosa vuol dire questo termine così particolare? La parola nasce dal quartiere dove vivono i bambini protagonisti, un sobborgo della cittadina di Astoria, nell’Oregon, chiamato “Goon Docks“, da cui i quattro creano il nome Goonies. Ma non solo: la parola goonies, in slang americano, vuol dire sfigato, come erano considerati i ragazzini un po’ nerd che compongono il gruppetto di avventurieri.
2. La nave pirata è reale. O meglio, lo era…
Uno dei momenti chiave de I Goonies è quando il gruppetto di ragazzi raggiunge la mitica nave del pirata Willy l’Orbo, dove dovrebbe essere nascosto il suo tesoro leggendario. Il regista Richard Donner voleva che i giovani attori avessero la reazione più autentica possibile davanti al vascello, così lo fece costruire per davvero e glielo mostrò solo durante il ciack della scena. Inferno – così si chiama la nave nella versione italiana – era un vero veliero di oltre 50 metri, costruito in due mesi usando alcuni pezzi dell’attrazione I Pirati dei Caraibi di Disneyland. Non volendo sprecare la magnifica costruzione, la produzione mise all’asta la nave alla fine delle riprese, ma non si trovò nessun acquirente e così, alla fine, Inferno venne distrutta.
3. I Goonies e gli attori – Giovani star agli esordi
Ai tempi erano poco più di giovanissimi sconosciuti, ma oggi alcuni dei ragazzi de I Goonies sono diventate delle vere e proprie star. Ormai è abbastanza risaputo che il piccolo Mikey Walsh era interpretato da Sean Astin, che negli anni si è fatto apprezzare in tanti ruoli iconici, tra cui Sam nella saga Il Signore degli Anelli e, più recentemente, come Bob Newby nella seconda stagione di Stranger Things. Ma non è l’unico a essere diventato una superstar: il suo fratello maggiore scenico, Brandon, era un giovanissimo Josh Brolin, uno degli attori più apprezzati del panorama di Hollywood e diventato ancora più famoso interpretando Thanos nella saga Marvel degli Avengers. Anche Corey Feldman, Clark “Mouth” Devereaux nel film, è rimasto nel mondo dello spettacolo, ma la sua carriera è stata molto limitata per via di una vita movimentata caratterizzata da molte dipendenze.
4. Quella mappa del tesoro distrutta per errore
Oggetto fondamentale all’interno della storia de I Goonies, la mappa del tesoro è stata realizzata dal production designer J. Michael Riva “rovinandola” in modo che sembrasse più antica: per renderla realistica utilizzò del caffè e, non trovando vernice rossa, delle vere gocce di sangue. Nonostante il dettaglio macabro, Sean Astin chiese di poterla portare con sé al termine delle riprese, come ricordo dal set. Per anni la mappa de I Goonies rimase conservata a casa dell’attore, fino a quando sua madre la gettò inavvertitamente nella spazzatura perché convinta che si trattasse solo di un vecchio pezzo di carta straccia!
5. I pipistrelli di carta crespa e i litri di acqua
Donner e Spielberg, per realizzare il percorso avventuroso de I Goonies, non badarono a spese: oltre ad aver costruito un vero veliero pirata, i due consumarono ben 3 milioni e 400mila litri di acqua in totale. Per questo fa ancora più sorridere una curiosità legata ai pipistrelli: a un certo punto, Brand/Josh Brolin rimuove una roccia e dal cunicolo si liberano terribili pipistrelli che assalgono i ragazzi. La realizzazione di questo effetto fu in realtà davvero semplice: il duo usò dei pezzi di carta crespa nera pressata, e li sparò addosso al cast utilizzando un cannone ad aria compressa.
6. Le improvvisazioni degli attori
I Goonies è stato girato in un modo assolutamente anticonvenzionale, soprattutto per il cinema moderno che ama pianificare al minimo dettaglio la produzione di una pellicola. In questo caso, per calare meglio i ragazzini protagonisti nella storia, il film è stato girato in sequenza cronologica, un evento rarissimo nel mondo delle produzioni cinematografiche. Complice anche un copione che ha subito tantissime riscritture – addirittura fino al giorno prima di iniziare le riprese – tantissimi dialoghi del film vennero suggeriti da Columbus e Donner pochi minuti prima di girare la scena, oppure addirittura completamente improvvisati. Per esempio, sono frutto di improvvisazione la celebre danza del ventre di Chunk, o le prese in giro del più grande Brolin verso i ragazzini più piccoli.
7. Il teschio di Willy l’Orbo è vero
Dopo aver letto la curiosità sui pipistrelli di carta pesta, potreste pensare che anche per quanto riguarda il teschio del pirata Willy l’Orbo ci sia una divertente storia su come sia stato realizzato. E una storia c’è, ma è molto più macabra di quanto pensiate: la testa di Willy, infatti, era un teschio vero di un vero umano. E non è tutto. A fine riprese, fu proprio il teschio l’oggetto di scena che il regista Richard Donner volle portare a casa con sé. Ancora oggi, il teschio del pirata de I Goonies è esposto in bella mostra nel suo studio, insieme a un modellino della nave Inferno.
8. I genitori degli attori divennero comparse
Vista la giovanissima età degli attori protagonisti, i loro genitori erano sempre presenti sul set, tanto da essere scritturati come comparse. Nella scena finale, quando i bambini escono dalle grotte e si ricongiungono con le famiglie sulla spiaggia, c’erano davvero madri, padri, fratelli e sorelle dei giovani protagonisti. Durante le riprese non sono mancati anche camei di vari membri della troupe: diversi elementi del cast tecnico sono stati usati come comparse – un cameramen era il padre di Mouth, per esempio, e un altro il morto nel congelatore – e persino Spielberg e Donner compaiono brevemente.
9. Il trucco usato per creare Sloth
La creazione del personaggio di Sloth, il fratello deforme tenuto prigioniero dalla banda di delinquenti che inseguono i bambini, ha richiesto un lavoro non indifferente del reparto make up e effetti speciali. Per calarsi nei suoi panni l’interprete John Matuszak, ex giocatore professionista di football, si doveva sottoporre ogni giorno a circa 5 ore trucco, in cui veniva ricoperto di protesi facciale. La maschera, inoltre, era dotata di un meccanismo per far muovere a distanza le orecchie e l’occhio storto, che però andava sincronizzato tramite un conto alla rovescia con il battito di ciglia naturale dell’attore.
10. Il Goonies Day
I Goonies è diventato un tale cult che il sindaco di Astoria, la cittadina reale dell’Oregon dove è ambientato il film, ha deciso di celebrare il Goonies Day. L’evento si tiene dal 2010 ogni 7 giugno, giorno in cui la pellicola debuttò al cinema nel 1985 e prevede un grande raduno al Goon Docks, il quartiere dove vivono i giovani protagonisti. Migliaia di fan si trovano lì ogni anno per celebrare insieme il film tanto amato, visitando le location usate per girare, scoprendo l’Oregon Film Museum e partecipando ad attività, contest e iniziative tutte dedicate a I Goonies e ai suoi indimenticabili protagonisti.