James Caan: l’intenso ricordo di Norman Jewison: “era senza paura”
Il regista di Rollerball, in una recente intervista con Variety. ha raccontato alcuni aneddoti dal set del lungometraggio.
James Caan, noto attore americano, ci ha recentemente lasciato all’età di 82 anni, lasciando Hollywood orfana di un grandissimo interprete. Il divo, nativo di New York, è noto per l’interpretazione di Santino “Sonny” Corleone ne Il padrino (1972) che è gli è valsa la nomination agli Oscar come Miglior attore non protagonista, ma anche per le sue partecipazioni a progetti storici come Strade violente (1981), Misery non deve morire (1990), El Dorado (1966), 40.000 dollari per non morire (1974), Rollerball (1975) e molti altri. Riferendoci proprio all’ultimo film citato, abbiamo recentemente avuto la possibilità di ascoltare un’importante testimonianza che si riferisce proprio all’artista.
James Caan è morto all’età di 82 anni
Difatti, in una recente intervista per Variety, il regista di Rollerball, il famoso film-maker Norman Jewison (Jesus Christ Superstar, Stregata dalla luna) ha raccontato qualche aneddoto dal set che riguarda James Caan. In generale ha speso delle bellissime parole sull’interprete, spiegando che era sempre pronto ed atletico, in grado di sperimentare sempre esperienze diverse dal normale.
Quando stavo facendo il casting di Rollerball, stavo cercando un attore che fosse duro e atletico, e non riuscivo a pensare a nessun altro oltre a Jimmy, che potesse indossare un paio di pattini a rotelle e aggrapparsi a una moto. Non credo che avesse mai pattinato in vita sua, ma era senza paura. Aveva un profondo desiderio di conquistare le necessità fisiche del ruolo. Anche quando sono andato a sciare con lui a Deer Valley, mi ha semplicemente spaventato con il suo intenso impegno per questo sport. Penso che in seguito sia entrato nei rodei, il che è stato esilarante da quando era un ragazzino del Bronx. Ma era un ragazzo intenso.
In Rollerball, ha capito perfettamente il punto centrale del film, ovvero il modo in cui le grandi imprese controllano tutto. L’ha capito emotivamente ed esteticamente, ed è stata dura perché il film era in un certo senso in anticipo sui tempi. Era prima dei cellulari e di tutti questi schermi che abbiamo nelle nostre vite, ma ha catturato qualcosa del nostro futuro […]
Sicuramente James Caan ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria della settima arte e sentire queste incredibili parole da parte di un regista che ha avuto modo di collaborarci direttamente rende ancora più intenso il ricordo della star.