Buffy – L’ammazzavampiri: 10 cose da sapere sulla serie di Joss Whedon
Sicuri di sapere tutto su Buffy - L'ammazzavampiri? Scopriamo 10 curiosità sulla serie TV di Joss Whedon, in onda in Italia dal 2000 al 2005.
Sarah Michelle Gellar dovrà convivere per sempre con il grosso fardello di essere per intere generazioni di appassionati la prima vera eroina donna: Buffy – L’ammazzavampiri infatti non solo ha segnato l’immaginario collettivo di adolescenti e giovani in cerca di affermazione personale, ma rappresenta anche (forse per la prima volta) una protagonista assoluta diversa dal solito. Giovane liceale, bionda e romantica, Buffy non ha niente da invidiare alle migliori selfmade women dei nostri tempi. Se la serie andata in onda tra il 1997 e il 2003 (in Italia fu trasmessa tra il 2000 e il 2005) è diventata un vero titolo di culto che non invecchia mai, scopriamo alcuni retroscena che non sono noti ai più.
1. Questione di casting
L’unico volto possibile per interpretare Buffy è ormai per tutti quello di Sarah Michelle Gellar, ma le cose sarebbero potute andare molto diversamente. Gellar aveva inizialmente fatto l’audizione per il ruolo di Cordelia (l’acida cheerleader), ma fu lo stesso Joss Whedon a intravedere il suo potenziale e a renderla l’eroina che conosciamo. Tutte le altre attrici arruolate per Buffy avevano fatto il provino anche per il ruolo della protagonista, incluse addirittura Katie Holmes e Selma Blair! Gellar invece, nello stesso periodo, aveva partecipato anche ai casting per Sabrina, vita da strega ma il ruolo in quel caso, come sappiamo, andò a Melissa Joan Hart, migliore amica di Gellar dai tempi del liceo. Per gli altri ruoli di Buffy la scelta fu un po’ più semplice, anche se nel pilot mai trasmesso in chiaro (ma presentato alle produzioni) Willow era interpretata da un’attrice diversa e il ruolo passò ad Alyson Hannigan solo nelle puntate ufficiali; Michelle Trachtenberg ha dovuto lottare per approdare nella serie, tanto che da brava fan ha scritto un pitch per far capire a Whedon quanto fosse perfetta per la produzione; per vestire i panni di Xander invece i produttori avevano individuato un attore differente che però rifiutò l’incarico, tale Ryan Reynolds.
2. Personaggi redivivi
Il successo di Buffy ha colto di sorpresa ideatori e troupe, tanto che i progetti di trama furono più volte modificati nel corso del tempo. Sono molti i personaggi che, per esempio, avrebbero dovuto avere vita breve e tra questi possiamo citare Anya che doveva sopravvivere per un solo episodio, Faith la quale doveva inizialmente decidere di suicidarsi dopo una breve permanenza e addirittura Spike, il quale sarebbe dovuto restare in vita solo per cinque episodi. Se cosí fosse stato, le cose sarebbero andate in maniera decisamente diversa per Buffy e per tutta Sunnydale.
3. Non solo vampiri
Esistono ben cinque episodi di Buffy – L’ammazzavampiri in cui non compare nessun vampiro, in cui cioè i nemici da sconfiggere erano robot androidi o altre tipologie di sfide. La notizia potrebbe non sembrare molto rilevante, ma questo significa che per ben cinque puntate non abbiamo nemmeno visto Angel o Spike sullo schermo.
4. British coach
Soprattutto per chi ha visto la serie in lingua originale, l’accento di Spike ha un qualcosa di irresistibile ed è tutto merito di Anthony Head, l’attore che presa il volto a Giles. Questo infatti, londinese doc, ha fatto da coach a James Masters per la sua parlata. L’interprete di Spike sarebbe infatti californiano e per vestire i panni di Spike aveva fatto addirittura le audizioni adottando una cadenza texana. Grazie alla guida di Head, il biondo vampiro ha raggiunto le nostre orecchie con l’amato accento che tutti conosciamo.
5. Spin off
Buffy ha avuto talmente tanto successo che era impensabile non sfruttarla per creare altri contenuti mediatici e spin off. Quello di maggior successo è senza dubbio Angel, dedicato all’eponimo vampiro, ma inizialmente avrebbe dovuto esistere anche una serie dedicata a Faith (non realizzata perché la protagonista Eliza Dushku ha optato per partecipare a True Calling), una per Spike e addirittura una serie animata. Inoltre, Buffy è anche la protagonista di un albo a fumetti edito tra il 2007 e il 2018.
6. Non solo una biondina
Joss Whedon nel creare il personaggio di Buffy si è lasciato ispirare dalle sciocche protagoniste di molti film horror, sempre vittime piuttosto ingenue dei malfattori di turno e non è un caso che proprio Sarah Michelle Gellar vanti numerosi film di genere nella sua filmografia. L’intento di Whedon era proprio quello di prendere un personaggio molto stereotipato per renderlo il fulcro narrativo di una serie intera, dando finalmente dignità di eroina dura e pura a un personaggio altrimenti spesso fortemente sminuito.
7. BFF onnipresenti
Buffy e Willow sono gli unici due personaggi a essere presenti in tutti i 144 episodi di Buffy: le due migliori amiche rappresentano infatti l’unica costante assoluta tra i volti del cast. Nicholas Brendan nei panni di Xavier è assente in una puntata della settima stagione, aggiudicandosi quindi il secondo posto delle presenze.
8. Un liceo, molte serie
Sunnydale è costellata di luoghi iconici, tra cui il liceo intorno a cui gravitano le esistenze di tutti i protagonisti, tanto da essere individuata come una vera e propria bocca dell’inferno. Lo stesso plesso scolastico però lo possiamo anche ammirare in altre produzioni celeberrime, come Beverly Hills 90210, Secret life of an American teenager, e anche nei film Kiss me, Una settimana da Dio e Non un’altra stupida commedia americana. La mappa di Sunnydale in Buffy è invece curiosamente disegnata su quella della città di San Diego.
9. Evitare la biblioteca
In coerenza con i giovani studenti che interpretano, i membri del cast di Buffy ricordano con astio le sequenze girate in biblioteca, perché piene di dialoghi nozionistici e molto verbose, non molto divertenti da recitare. Per questo non sorprende che ci furono grandi celebrazioni quando la biblioteca fu fatta esplodere durante un episodio della terza stagione.
10. Vampiri low cost
Se le sembianze dei vampiri di Buffy sono piuttosto spaventose per volontà dello stesso Whedon, che non voleva una versione edulcorata dei mostri, né tantomeno voleva che la protagonista uccidesse suoi simili, avrete notato che i vampiri della serie sono un po’ particolari. Gli affamati mostri infatti non volano e nemmeno si trasformano in pipistrelli. Non importa cercare grandi spiegazioni filosofiche, la verità è che Joss Whedon non aveva abbastanza budget per pagare gli effetti necessari.