House of the Dragon: lo showrunner svela il futuro della serie
L'opera, spin-off di Game of Thrones, è ambientata circa 200 anni prima gli eventi della serie principale.
House of the Dragon è la nuova serie televisiva ideata da George Martin, ideatore della saga letteraria de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e da Ryan Condal (Colony, Hercules). La realizzazione, che trae ispirazione dal libro Fuoco e Sangue, vede al centro delle vicende la dinastia dei Targaryen, circa 200 anni prima degli eventi che abbiamo imparato a conoscere all’interno de Il Trono di Spade. Proprio Game of Thrones, che era terminata nel 2019 dopo ben 8 anni di messa in onda, aveva lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati. Questo spin-off, nonostante sia un prequel, è il primo tassello di un universo in continua espansione con tanti progetti in ballo che devono ancora arrivare sul piccolo schermo.
House of the Dragon vede al centro della storia la dinastia dei Targaryen
Ebbene, proprio a proposito di questo, in una recente intervista per Collider, lo showrunner Ryan Condal ha parlato del futuro di House of the Dragon, lasciandosi scappare anche qualche informazione sulla seconda stagione di questa serie. Di seguito trovate le sue parole nel dettaglio.
Penso che abbiamo un piano abbastanza buono. Piani del genere devono sempre essere abbastanza ampi, tuttavia hai un’idea dei punti di riferimento e dei luoghi in cui vuoi andare, e un senso di un punto finale, che penso sia davvero importante, in particolare con questa storia. Ci sono 170 anni di storia davanti a noi, quindi devi capire, a che punto abbasserai il sipario su questa storia in particolare? Ne abbiamo sempre avuto un buon senso. Penso che abbiamo un buon piano per la seconda stagione, se la HBO è disposta e desiderosa di continuare a raccontare la storia con noi. Ci sono davvero 300 anni di storia dei Targaryen da esplorare e ci sono molte storie all’interno che sono davvero affascinanti. storia della conquista, la storia prima della conquista, i Targaryen che lasciano l’Antica Valyria. Hai una storia come questa, in cui i Targaryen hanno draghi e sono al potere. E poi, ci sono anche storie in cui i Targaryen non hanno più draghi, ma sono ancora al potere. Cosa cambia lì, e in che modo è diverso? È un arazzo molto ricco. È un paesaggio ricco. Penso che la base di fan sia volenterosa e desiderosa. C’è ancora molta narrazione in questo mondo, se la gente lo vuole.
Vi ricordiamo che House of the Dragon è prodotta da GRRM, Bastard Sword, 1:26 Pictures Inc. con la produzione esecutiva di Miguel Sapochnik, Ryan Condal, George R. R. Martin, Ron Schmidt, Jocelyn Diaz, Sara Hess, Vince Gerardis e un cast composto da Paddy Considine nella parte di Re Viserys I Targaryen, Matt Smith che incarna Daemon Targaryen, Emma D’Arcy che interpreta la Principessa Rhaenyra Targaryen, Rhys Ifans nel ruolo di Otto Hightower e molti altri ancora. Lo show è arrivato su HBO il 21 agosto e la scorsa notte in Italia su Sky Atlantic (il 29 agosto arriverà la puntata con il doppiaggio italiano).