House of the Dragon: la spiegazione della sigla d’apertura

L'iconica colonna sonora di Ramin Djawadi apre la nuova sigla di House of the Dragon, ma cosa ci racconta?

Fuoco e sangue, è questo il motto di casa Targaryen. La grande stirpe dell’antica Valyria non è mai venuta meno a queste due parole, in grado suggellare la loro storia dall’inizio alla fine. House of the Dragon – disponibile su Sky e NOW – si addentra proprio in uno dei periodi più oscuri di questa casata, agli esordi della Danza dei Draghi, una lunga e violenta guerra fratricida. L’immensa potenza dei draghi si mescola ai complotti di palazzo, all’amore e al tradimento. Lo spin-off di Game of Thrones ha già battuto ogni record in casa HBO, spazzando via ogni dubbio sulla serie. Il mondo creato da George R. R. Martin è tornato, e i fan si sono resi conto di quanto gli mancasse.

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Al primo episodio di House of the Dragon sembrava quel qualcosa che, insieme al resto, rese iconica la serie madre. Stiamo parlando ovviamente della sigla e l’iconico tema musicale. Una colonna sonora entrata ormai di petto nell’immaginario collettivo, a tal punto che ci riesce difficile immaginare l’intro della HBO senza la musica creata da Ramin Djawadi. Il tutto viene corretto con il secondo episodio, dove possiamo vedere finalmente la nuova sigla creata appositamente per lo spin-off. Il format di base è lo stesso di Got, come la theme, ma il resto è del tutto nuovo. Colonne di pietra grigia lasciano spazio a un fiume di sangue, che scorre impetuoso nei corridoi della storia dei Targaryen. I vessilli delle casate del Westeros si alternano a fiamme e scintille mentre la corsa della violenza avanza.

House of the Dragon, focus - Cinematographe.it

La nuova sigla ci ricorda che ci troviamo davanti ad un universo espanso, condiviso; in modo simile a Star Wars. Ma cosa ci racconta questo intro? In Game of Thrones fungeva da prologo a ciò che avremmo visto nell’episodio, mostrandoci geograficamente le città toccate dalla storia. Per House of the Dragon invece, si opta per la dinastia dei Targaryen, i re passati e futuri che si sono seduti sullo scomodissimo trono di spade. Ma vediamo nel dettaglio i vari elementi di queste immagini.

House of the Dragon e la dinastia Targaryen dopo la caduta di Valirya

House of the Dragon sigla  - Cinematographe

La sigla di House of the Dragon ha inizio con Aegon il Conquistatore e i tre draghi, a sottolineare la presa di Westeros dopo la caduta di Valyria. Il sangue inizia a sgorgare dal sigillo di Aegon per poi dirigersi verso altri due, quelli delle sue due mogli-sorelle, Visenya e Rhaenys. La discendenza dei Targaryen prosegue però con Rhaenys, poiché il figlio, Aenys I, divenne successivamente re. Il nipote di Aegon e Rhaenys, Jaehaerys I Targaryen viene rappresentato attraverso la corona e direttamente collegato alla moglie-sorella Alysanne. Da qui si diramano nove linee di sangue, indicando i nove figli avuti da tale unione.

La storia del trono di spade, legata a stretto filo a quella dei Targaryen, prosegue fino all’unione tra Baelon e Alyssa e prosegue con i loro figli. Tuttavia, Baelon non salirà mai sul trono, a differenza di suo figlio Viserys I. Siamo arrivati quindi al presente di House of The Dragon e all’attuale re impersonato da Paddy Considine. Affianco al simbolo di Viserys vediamo brevemente anche Daemon (Matt Smith). Ma lo scorrere del tempo non ci dà tregua e corre veloce all’unione del re con sua cugina Aemma Arryn (vista nel primo episodio). Il loro matrimonio porta alla nascita di Rhaenyra Targaryen, ora erede designata al Trono di Spade. Eppure, come sappiamo dal finale del secondo episodio, si sta per celebrare un altro matrimonio, quello tra Viserys e Alicent Hightower.

Rhaenyra Targaryen sigla 5 - Cinematographe

Dal sigillo di Viserys vediamo muoversi un’altra striscia di sangue a sottolineare la nuova discendenza dei Targaryen. Per i fan che hanno letto i romanzi di Martin non è un mistero ciò che accadrà in seguito, mentre per i neofiti è una storia tutta da scoprire. La linea di sangue nata con Aegon il Conquistatore si ferma con Rhaenyra, simboleggiata dalla colonna che lo zio Daemon le regala. Secondo tale ricostruzione, all’avanzare della storia ci saranno vari cambiamenti all’interno della sigla, che andrà a mostrare le successive generazioni.

Chi manca all’appello?

House of Dragon, Velaryon family - Cinematographe.it

I titoli di testa di House of the Dragon mostrano soltanto la linea diretta dei re che si sono seduti sul Trono di spade. Tutti gli altri vengono eclissati dallo scorrere del sangue, del tempo e della dinastia Targaryen. Una delle tante figure scomparse dalla serie è Maegor Targaryen, che usurpò il trono dopo la morte di Aegon il Conquistatore. Questi è il figlio di Visenya, seconda moglie-sorella di Aegon. Maegor morì in circostanze misteriose senza lasciare eredi, ed è per questo che la serie prosegue con Jaehaerys. Molti altri non stati mostrati in questo particolare albero genealogico, ed è meglio così.

Tuttavia, in lontananza possiamo intravedere alcuni protagonisti della serie, tra cui Rhaenys Targaryen e suo marito Corlys Velaryon. I due si uniscono per creare una nuova linea di sangue, e nei prossimi episodi di House of the Dragon scopriremo il perché della loro importanza. In lontananza vediamo anche il sigillo con la Mano del re, simbolo raffigurante Otto Hightower e la vicinanza sua e di sua figlia alla corona.

Otto Hightower - Cinematographe.it

Se si sta molto attenti si può notare un piccolo particolare. Ogni qualvolta il fiume di sangue raggiunge il sigillo di un personaggio defunto, questi viene sommerso. Tale espediente è molto più evidente quando raggiungiamo Viserys I, il sui sigillo rimane intatto a differenza di quella della moglie Aemma, deceduta nel primo episodio di House of the Dragon. Non solo, il modello dell’Antica Valirya in cui avviene lo scorrere del sangue sembra essere lo stesso che Viserys sta cercando di ricostruire nelle proprie stanze.

House of the Dragon va in onda dal 22 agosto 2022, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti.

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