Videodrome di David Cronenberg torna al cinema in versione restaurata: la data d’uscita

Videodrome, il cult del 1983 di David Cronenberg, torna al cinema in versione restaurata!

Il cult del 1983 di David Cronenberg torna al cinema, in versione restaurata! Videodrome, dopo l’anteprima dello scorso giugno alla 36a edizione del festival Il Cinema Ritrovato, arriva nelle sale italiane dal 19 settembre. Realizzato da Arrow Films presso il laboratorio Silver Salt, il restauro è distribuito dalla Cineteca di Bologna grazie al progetto Il Cinema Ritrovato. Cronenberg quest’anno è tornato nelle sale con Crimes of the Future, per il quale è tornato a collaborare con Viggo Mortensen, già protagonista dei precedenti film del regista canadese (La promessa dell’assassinoA History of Violence e A Dangerous Method). 

Videodrome e l’iniziale flop che scosse David Cronenberg

Videodrome di David Cronenberg

Un inizio non proprio roseo quello di Videodrome che a un certo punto, durante la lavorazione, diventò un film Universal. “Trovo pazzesco il fatto che la Universal abbia partecipato a Videodrome, lo abbia prodotto e distribuito. Abbiamo fatto una proiezione campione a Boston. È stato un disastro. Questo è stato il mio primo impatto col modo in cui si fanno i film a Hollywood: le proiezioni campione ufficiali”, svela il regista. “Così sono tornato in sala di montaggio pieno di lividi e ho cominciato a rimontare il film. Alla fine sono uscite novecento copie, che non sono molte: mandarne in giro più di mille non sarebbe stata una novità in quel periodo. Ma per un film come questo novecento erano tante. È rimasto nelle sale una settimana, poi è sparito.”

Come è nata l’idea per Videodrome? Il regista svela le sue aspirazioni

horror e thriller Videodrome

“L’idea è nata dalle numerose ore notturne che avevo trascorso davanti alla televisione da bambino, quando mi capitava di vedere improvvisamente dei segnali causati da interferenze”, ha raccontato lo stesso Cronenberg. “Era stata quell’esperienza che mi aveva portato a immaginare un uomo che capta per caso un segnale bizzarro, estremo, violento e molto pericoloso. A causa del suo contenuto ne diventa ossessionato, cerca di rintracciarlo e si trova invischiato in un intricato mistero. Quando cominciai a scrivere, la storia prese improvvisamente ad alterarsi. Max, il protagonista, aveva delle allucinazioni e gli succedevano delle cose fisiche impossibili, andavano anche oltre quelle contenute nel film. A un certo punto si rendeva conto che la sua vita non era come aveva pensato che fosse: lui stesso non era come aveva creduto di essere. Alla fine decisi di interrompere, perché la storia era così esagerata da essere troppo per un solo film. Ciò che avevo scritto mi aveva davvero sbalordito.”

Se intendi fare dell’arte, devi esplorare alcuni aspetti della tua vita senza riferimenti a istanze o a posizioni politiche. Con Videodrome ho voluto suggerire la possibilità che un uomo sottoposto a immagini violente cominci ad avere delle allucinazioni. Ho voluto sperimentare cosa succederebbe se accadesse davvero quello che i censori sostengono. Come sarebbe? Dove porterebbe?

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