Avatar 2, il produttore Jon Landau: “Il film è una metafora del mondo in cui viviamo”
Il sequel di Avatar uscirà nelle sale italiane il prossimo 14 dicembre.
“Il film è una metafora del mondo in cui viviamo“. È con queste parole che il produttore Jon Landau descrive il sequel di Avatar, dal titolo Avatar: La via dell’acqua. Disponibile nelle sale italiane dal prossimo 14 dicembre, il film è ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo capitolo. Al centro del racconto la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli) del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per proteggersi a vicenda e delle battaglie che si ritroveranno a combattere. Nel cast – tra ritorni e new entry – troviamo Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney Weaver, Stephen Lang, CCH Pounder, Edie Falco e Kate Winslet.
Jon Landau e le sue parole su Avatar 2
Durante la conferenza stampa tenutasi quest’oggi a Roma, nella quale sono state presentate le prime spettacolari immagini di Avatar 2, il produttore Jon Landau – in collegamento streaming – ha parlato a 360° gradi della prima delle tre nuove avventure ambientate sul pianeta Pandora. “Avatar: La via dell’acqua mette in luce il tema più universale, la famiglia, intesa non solo come biologica, ma anche come quella che ci si sceglie, il legame in una comunità. Un altro argomento che resta centrale è la difesa dell’ambiente. Il primo Avatar inizia e finisce con Sully che apre gli occhi ed è quello che tutti noi dovremmo fare. Capire che le nostre azioni hanno un impatto su chi è intorno a noi. Per parlare di questi argomenti però “non possiamo fare una predica, si deve essere provocatori e usare la fantascienza come metafora del mondo che viviamo“, ha dichiarato.