Maccioverse: recensione della serie TV di Maccio Capatonda

Maccioverse: una serie comico-drammatica che analizza la società tecnologica e il futuro prossimo di un mondo sempre più digitale.

Maccioverse è serie di Maccio Capatonda, all’anagrafe Marcello Macchia, in uscita il 26 settembre 2022 sulla piattaforma Elisium. Cinque episodi dalla durata di soli 10 minuti, definiti dal comico (autore e attore) come una versione del tutto personale di Black Mirror. Anche la regia e la sceneggiatura sono affidate a Maccio Capatonda; accanto a lui, co-protagonisti, Myriam Lugarà (Myriam), Valerio Desirò (Valerio), Pippo Lo Russo (Pippo) e Luca Confortini (Luca).

Maccioverse: la parodia di una vita piegata alla tecnologia

Maccioverse, è una rappresentazione comico/drammatica della società ormai piegata alla tecnologia, la quale ci avvolge a tal punto da avere un ruolo primario nelle nostre vite. 
Maccio Capatonda interpreta se stesso e senza mai cadere nella banalità, con un linguaggio tanto semplice quanto efficace, tratteggia, con una comicità studiata che ben si inserisce nella vasta letteratura del genere, le nuove coordinate relazionali e sociali dentro le quali siamo inconsapevolmente inglobati. Costantemente davanti il display di un computer che robotizza i sentimenti, smorzandoli, contraendoli, adattandoli a tempi sempre più veloci e a spazi superficiali.

La verve comica di Maccio Capatonda, si intreccia con intelligenza e stile in una comunicazione diretta, impegnata, che dalla comicità passa all’umorismo, dal riso al sorriso scomponendo la realtà e le sue nudità. Non emette sentenze, né giudizi ma osserva, analizzando con il guizzo della sua dote comica, una realtà che mortifica sempre più i rapporti interpersonali per corrispondere ad uno standard social-comunicativo sempre più invasivo.
L’intera serie si rivolge ad una quotidianità in cui il contesto digitale sembra annullare, attraverso processi inconsci, il contesto reale. La solitudine sembra annullarsi, familiarizzando con una sorta di “inganno virtuale” fatto di interazioni digitali grazie alle quali ci si sente facenti parte di un “tutto”. In ogni episodio, lo sforzo di sopravvivere dentro una vita in cui la tecnologia si accomoda sulla poltrona nel salotto di casa, si rivela una strage interiore nel momento in cui le esigenze tutte umane si ribellano al modus impositivo dei cartonati robotizzati.

Maccioverse: la comicità drammatica di una vita nel mondo digitale

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Una serie dalla struttura semplice, che sa toccare attraverso la genialità comica di Maccio Capatonda temi attuali conseguenze di una vita vissuta da remoto. La perenne paura di chi dei social ne ha fatto un mestiere, e le opportunità che si sgretolano attraverso una macchina che potrebbe lasciarci da un momento all’altro.

Maccioverse è una serie che si immedesima in un futuro prossimo, sovvertendo abitudini, rapporti, lavoro ed una routine che sembra già sia pronta ad esaurirsi nel Metaverso.
Maccio Capatonda con la sua ironia rara e arguta, sottilissima, si conferma ancora una volta “genio del genere”.

Parafrasando Henri-Louis Bergson si può affermare che Capatonda imiti con la sua comicità particolare “quell’aspetto degli avvenimenti umani, quel meccanismo puro e semplice, quell’automatismo; insomma, quel movimento senza la vita”.

Un progetto che investe sull’importanza di un messaggio: “con la tecnologia, abbiamo un rapporto conflittuale, ci aiuta in mille cose però poi si prende tanto spazio della nostra vita creandoci anche dei problemi, io ho cercato di raccontare il mio rapporto con la tecnologia che ci ha cambiato”. 

Maccio Capatonda esordisce così durante la conferenza stampa all’Anteo palazzo del cinema di Milano che si è tenuta venerdì 23 settembre 2022; effettivamente la serie è volta alla riflessione verso l’inevitabile approccio quotidiano con la tecnologia, che ci accompagna in qualsiasi momento.
Una serie che distribuirà un episodio per cinque lunedì a partire dal 26 settembre 2022 sulla piattaforma Elisium. Maccioverse con la sua comicità profonda e a volte surreale, entrando nelle pieghe/piaghe di una realtà apparente, giocando con antinomie, contraddizioni e psicoanalisi, non deluderà le aspettative.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.8