La Stranezza: Toni Servillo è Pirandello nel trailer del film di Roberto Andò
Toni Servillo è Luigi Pirandello nel nuovo film di Roberto Andò, nei cinema a ottobre.
Toni Servillo, reduce dal successo di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Salvo Ficarra e Valentino Picone, reduci dalla loro prima serie Netflix Incastrati, sono i protagonisti del nuovo film di Roberto Andò, La Stranezza, che vede Servillo negli inediti panni di Luigi Pirandello, il celebre scrittore premio Nobel originario di Agrigento. La pellicola – distribuita da Medusa Film – arriverà nei cinema il 27 ottobre 2022.
La Stranezza fa parte della lista dei 12 titoli in corsa per rappresentare l’Italia alla prossima cerimonia degli Academy Awards. Il film è una produzione Bibi Film e Tramp Limited con Medusa Film e Rai Cinema, in collaborazione con Prime Video.
La Stranezza: trama, cast e trailer del film su Pirandello
Nella Sicilia del 1920, come venne a Pirandello l’idea del celebre romanzo Sei personaggi in cerca d’autore? Grazie anche a due becchini di Agrigento, che dimenticano il loro lavoro scrivendo e interpretando farse irresistibili con la loro scalcinata compagnia teatrale. La regia è affidata a Roberto Andò (Il bambino nascosto), anche autore della sceneggiatura insieme a Massimo Gaudioso e Ugo Chiti. Oltre a Toni Servillo nei panni di Luigi Pirandello, nel cast troviamo Salvo Ficarra e Valentino Picone in quelli di Onofrio Principato e Sebastiano Vella, oltre a Renato Carpentieri, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Galatea Ranzi e Fausto Russo Alesi.
1920, l’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio e Bastiano, due esseri singolari che, per diletto, praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos. Ossessionato dalla creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi e malinconiche apparizioni. Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu. Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola e ogni minimo e ne sembra insieme divertito e turbato. Roma, 1921, al Teatro Valle si è raccolto il pubblico per la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. In platea ci sono anche Nofrio e Bastiano. La recita inizia e i due assistono sorpresi e rapiti, come d’altronde anche gli altri spettatori, al susseguirsi di situazioni paradossali proposte dal commediografo nella sua commedia, sino a un finale imprevedibile.