FFF 2022 – Red Jungle: recensione del film di Lozano e Hovath
La storia e le contraddizioni di Raul Reyes, politico e guerrigliero colombiano
Red Jungle è un film del 2022 con la regia di Juan Jose Lozano e Zoltan Hovath, presentato al Future Film Festival di Bologna nel 2022.
Il film racconta la vita e i tempi di Raul Reyes: politico e guerrigliero colombiano, l’uomo fu uno dei membri del Secretariado, portavoce del Bloque del Sur delle FARC (Forze Armate della Rivoluzione della Colombia). Red Jungle è allora un film fortemente politico e di denuncia, usando l’animazione e le sue armi gentili per diffondere storie ancora oggi necessarie.
Il tratto di Red Jungle è fotorealistico (CGI unita alla motion capture), con linee e colori dal tratto e dal cromatismo simbolico: Lozano e Hovath approfittano delle circostanze geografiche di Reyes per riecheggiare Cuore di Tenebra di Conrad, ricalcandone sia gli atti di accusa al colonialismo europeo, sia il parallelismo tra i labirinti di piante della giungla con i labirinti più oscuri della mente dove ci si può perdere, sia il percorso di introspezione psicologica dell’anima, alla ricerca delle radici del Male e delle sue motivazioni, riflesso nella realtà più drammatica.
Il racconto dei due registi riprende le più di 11.000 email trovate dopo la morte del personaggio, ed è proprio questo il punto nevralgico che rende Red Jungle problematico e non sempre riuscito.
Leggi anche le recensione degli altri film del Future Film Festival
Perché la componente dialogica di Reyes con le sue conversazioni telematiche diventa argomento fin troppo presente a livello concettuale, sovrastando altre tracce narrative.
Più riuscito invece il mix di animazione (che trova un riscontro, una giustificazione e una motivazione nel senso della storia) il cui segno prima più preciso poi via via sempre più confuso, correndo parallelamente alla crescente sfiducia che si diffonde nel gruppo di guerriglieri.
“Tutto in questo film è vero, o quasi”, si annuncia fin dall’inizio: mentre i protagonisti si aggrappano ad un’idea di rivoluzione nonostante abbiano capito che non tutto in questo meccanismo funziona, la giungla mostra la presenza di segreti ancora non svelati.
A questo segmento, si aggiunge la confusissima questione di genere che il film adombra soltanto nella messa in scena dei controversi rapporti tra gli uomini e le donne del gruppo di soldati: Lozano e Horváth non seguono una linea teorica netta e definita, e il risultato è una traccia narrativa poco chiara.
Alla fine della visione, Red Jungle è un film controverso non nelle domande che (giustamente) pone, ma nella sua indecisione concettuale: Raul Reyes è un personaggio storico da decostruire? È il soggetto di un documentario? È una figura da approfondire nelle sue contraddizioni?
I film che hanno raccontato la storia della rivoluzione argentina di Che Guevara
Indecisioni e impacci non da poco: perché anche se l’opera funziona quando si concentra sui piccoli dettagli, è l’insieme che non tiene, non è coeso e non ha una sua coerenza interna.
Red Jungle è una coproduzione svizzero-francese guidata da Intermezzo Films, Nadasdy Film e Dolce Vita Films. Le vendite mondiali sono curate da Urban Distribution International, mentre la distruibuzione francese è gestita da New Story e quella svizzera da Praesens Film AG.