Sacheen Littlefeather è morta: addio all’attivista che rifiutò l’Oscar per Marlon Brando
Sacheen Littlefeather, nel 1973, si fece portavoce del messaggio di Marlon Brando, che decise di rifiutare l'Oscar per Il Padrino a causa del trattamento dei nativi americani nell'industria hollywoodiana.
Sacheen Littlefeather si è spenta ieri – domenica 02 ottobre – a 75 anni, a causa di un cancro al seno . A dare la notizia l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione che si occupa di organizzare ed assegnare i premi Oscar. Littlefeather – conosciuta in Italia come “Piccola Piuma” – era infatti divenuta famosa proprio per un episodio accaduto la notte degli Oscar del 1973, quando salì sul palco per rifiutare il riconoscimento vinto da Marlon Brando come miglior attore protagonista per Il Padrino.
Sacheen Littlefeather – una vita dedicata all’attivismo e al teatro
Marlon Brando decise infatti di rifiutare l’Oscar a causa del trattamento riservato agli attori nativi americani nell’industria hollywoodiana. Un messaggio forte e controverso, di cui si fece portavoce Sacheen Littlefeather. La giovane attivista, all’epoca appena ventisettenne, dovette però leggere il messaggio fra proteste e fischi, condensando il suo discorso in soli sessanta secondi: “Lui con grande rammarico non può accettare questo premio molto generoso. E le ragioni di questo sono il trattamento riservato agli indiani d’America oggi dall’industria cinematografica… e in televisione nelle repliche di film, e anche con i recenti avvenimenti a Wounded Knee”. Sacheen Littlefeather ha però potuto leggere il suo discorso in una conferenza stampa successiva e pubblicare il suo messaggio sul New York Times. Fra coloro che la criticarono per aver interrotto la cerimonia degli Oscar vi furono anche Clint Eastwood, Michael Cane e Raquel Welch. Lo scorso giugno, dopo quasi cinquant’anni, sono arrivate le scuse ufficiali da parte dell’Academy, durante una cerimonia presso l’Academy Museum alla quale Littlefeather ha presenziato personalmente.
Littlefeather, nata Marie Louise Cruz a Salinas (California), iniziò ad interessarsi alle questioni dei nativi americani al college e partecipò all’occupazione dell’isola di Alcatraz, adottando il suo “nome di battaglia” in quel periodo. In seguito si è iscritta al SAG – sindacato attori – ed ha conosciuto Marlon Brando tramite Francis Ford Coppola. L’attivista ha vissuto gran parte della sua vita a San Francisco, dove ha continuato il suo attivismo e a lavorare in teatro e nell’assistenza sanitaria. La sua prima ed unica partecipazione alle notte degli Oscar le è stata infatti “fatale” ed è finita nella lista nera di Hollywood.