House of the Dragon: lo showrunner parla della rivalità con Gli Anelli del Potere

Ryan Condal ha commentato la percepita rivalità tra i due seguitissimi show fantasy.

È certamente un periodo d’oro per i fan del fantasy e degli adattamenti televisivi di opere colossali, soprattutto per gli amanti di George R.R. Martin e di Tolkien con House of the Dragon, serie di HBO prequel di Games of Thrones e con la serie Amazon Prime Video Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, uscite nello stesso periodo. C’è chi ama l’una e chi ama l’altra, e c’è chi continua a vedere una rivalità tra le due serie. Eppure, non per tutti è così, almeno non per lo showrunner di House of the Dragon.

Ryan Condal ha negato qualsiasi rivalità tra la sua serie e quella de Il Signore degli Anelli. Anzi, per Condal più serie fantasy di successo e meglio ancora, “Sono un enorme e spassionato fan di Tolkien”, ha rivelato in una recente intervista per The Wrap. “Ho letto Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion e Lo Hobbit molte volte crescendo, ho visto i film di Peter Jackson molte volte al cinema. Amo tutte quelle cose, amo il fantasy, e francamente voglio vivere in un mondo dove c’è spazio perché esistano tutte queste cose [le serie tv fantasy] se fatte bene. Penso che il bisogno di più [contenuti] science-fiction/fantasy fatti bene e costosi è quello che tutti noi nerd vogliamo”.

Lo showrunner di House of the Dragon sottolinea come il fantasy stia vivendo un momento di assoluta popolarità

House of the Dragon - Cinematographe.it

Ryan Condal ha inoltre espresso la sua opinione sugli ascolti delle serie, sottolineando come non necessariamente alti ascolti per una serie equivale a bassi ascolti per l’altra.Non credo che qualcuno che guarda Gli Anelli del Potere non stia guardando House of the Dragon, non la vedo in quel modo”, ha detto Condal. “Io la vedo più come [una situazione in cui] l’una da potere all’altra, e penso che più intrattenimento di qualità in televisione e più il pubblico generale ne sarà attratto, soprattutto chi non è così predisposto a guardare queste cose”.

Inoltre, Condal ha anche evidenziato come i tempi sono cambiati rispetto a quando era inizialmente uscita la prima stagione di Game of Thrones. Lo showrunner ha infatti ricordato come agli inizi le persone normale erano reticenti a guardare lo show rispetto ai nerd, pensando che fosse una serie sciocca. Ora invece per Condal siamo in un periodo in cui il fantasy è diventato più mainstream.

Le persone sono più propense oggi, nel 2022 rispetto al 2011, a mettere lo stemma dei Targaryen sulla loro auto o ad ammettere che stanno guardando la serie”, ha detto. “Questo ha reso il fantasy popolare e ritengo che più serie fatte bene e di alta qualità e più il fantasy diventa mainstream. E ciò porta anche ad un maggior pubblico, e questo vuol dire che più show di questo genere possono essere realizzati, e fatti in modo interessante. Non solo come intrattenimento di massa, ma con qualcosa di interessante da dire”.

Osservazioni che hanno toccato anche il lato più propriamente economico nella realizzazione di queste serie. Condal ha infatti sottolineato: “Come sappiamo, questi show non sono economici da realizzare, e sono progetti rischiosi perché devi investire un sacco di soldi in anticipo prima di capire se funziona o meno”, per poi aggiungere concludendo: “Vogliamo che gli studios siano aperti al rischio, non vogliamo che siano avversi al rischio, perché è da lì che arriva poi l’arte di qualità”.

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