La banda dei guanti verdi: recensione della serie TV Netflix
La banda dei guanti verdi è una serie divertente ma con una forte inflessione verso la melanconia.
Zuzanna, Alicja e Kinga sono La banda dei guanti verdi, tre donne piuttosto in là con gli anni, ma con ancora tanta voglia di dettare le regole delle proprie vite. Le loro energie sono infatti volte a cercare di cancellare alcune ingiustizie sociali, agendo come vere e proprie Robin Hood dei tempi moderni. Con i loro guanti in pelle verde, eleganti e silenziosi, le tre amiche mettono a segno rapine e furti ai danni di persone socialmente discutibili, lasciando sul luogo del crimine un marchio di riconoscimento e spesso anche una serie di istruzioni che la “vittima” dovrebbe seguire per redimersi ai loro occhi e fare ammenda nei confronti del resto della società. I piani della banda vengono scombinati quando la polizia inizia a essere sulle loro tracce e, per sfuggire alla giustizia, le tre donne si trasferiscono in una casa di cura, la “Seconda casa”. Ai vertici di questa residenza, però, operano una serie di personaggi torbidi, coinvolti in loschi traffici, e servirà l’intervento di Zuzanna, Alicja e Kinga per rendere giustizia a ogni soggetto truffato.
La banda dei guanti verdi: la terza età non è mai stata così spietata!
L’atmosfera di La banda dei guanti verdi richiama un po’ le commedie del Nord Europa (filmiche e letterarie), soprattutto quel filone salito alla ribalta con Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, in cui comicità e malinconia si mescolano per restituire il ritratto di un’età geriatrica vissuta lontano dai soliti canoni, surreale e divertita ma anche cinica e spietata. Anche in questa serie polacca disponibile su Netflix questi registri si intersecano, virando però verso il lato più cupo sempre di più con il progredire delle otto puntate che compongono la prima stagione. La narrazione resta aperta, visto il finale che concilia un lieto fine estremamente consolante a una presa di coscienza da parte della polizia, evidentemente concentrato ad assicurarsi una semplice via da percorrere in caso di rinnovo della serie per una seconda tornata di episodi (quale sia al momento il futuro della serie ancora non è dato saperlo). A contribuire alla buona riuscita di La banda dei guanti verdi troviamo un cast decisamente convincente e un ritmo di scrittura che, insieme alla durata contenuta degli episodi, fa procedere di buona lena il binge watching. Una visione semplice e divertita è quella che aspetta il pubblico, che può godere di una performance delle attrici protagoniste sempre in parte e molto convincente.
Il cast della serie Netflix sa padroneggiare fascino e bravura
La banda dei guanti verdi vede infatti nei panni delle protagoniste Magdalena Kuta (Zuzanna), Anna Romantowska (Alicja) e Małgorzata Potocka (Kinga), un trio di affascinanti signore che sanno combinare a dovere charme e bravura, sempre tenendo ben presente l’obiettivo dei rispettivi personaggi. Al loro fianco anche il resto dei personaggi può contare su interpretazioni assolutamente centrate e convincenti, tali da spianare la strada alle protagoniste per raggiungere un’ottima resa dei loro caratteri, senza mai risultare stonate o caricature di loro stesse, nonostante i marcati segni distintivi di ognuna di loro. La banda dei guanti verdi è una serie divertente ma con una forte inflessione verso la melanconia, che non sempre risulta convincente e che spesso smorza il fascino delle mirabolanti vicissitudini narrate, ma senza dubbio può contare su una grande resa dei personaggi da parte delle interpreti principali (e non solo) che sono da sole capaci di tenere il pubblico attaccato allo schermo.