L’accademia del bene e del male: le differenze tra il film Netflix e l’omonimo romanzo
I punti in comune e le differenze tra il film e la serie di romanzi.
Il nuovo film fantasy L’accademia del bene e del male è letteralmente uscito dal mondo delle fiabe. Le protagoniste, Sophie (Sophia Anne Caruso) e Agatha (Sofia Wylie), sognano altre vite. La prima vorrebbe essere una principessa, la seconda una strega. Una notte vengono portate in una scuola dove gli allievi vengono indottrinati per diventare gli eroi e i cattivi delle fiabe.
Versioni a confronto
Sophie e Agatha de L’accademia del bene e del male vengono schierate nella fazione opposta rispetto a quella a cui pensano di appartenere. Presto iniziano ad accorgersi di come dietro le apparenze vi sia una forza oscura, una potenziale minaccia per la scuola.
L’accademia del bene e del male è tratta dall’omonima serie di libri di Soman Chainani. Ma quanto si discosta la rappresentazione su schermo dalla versione originale? E cosa è mantenuto identico?
Il regista de L’accademia del bene e del male Paul Feig ha spiegato che lui e la squadra di collaboratori hanno fatto una selezione di personaggi dell’opera letteraria perché tenerli tutte avrebbe comportato una spesa superiore al budget. Hanno, dunque, pensato agli aspetti chiave, in grado di catturare l’interesse dei fan, e le trame che avrebbero portato a un loro sviluppo.
La narrazione è concentrata sul viaggio dei protagonisti, sviluppata in modo coerente rispetto allo spirito iniziale dei romanzi, ha dichiarato Feig a IGN. Si sono appuntati i principali punti di svolta, capaci di conferire un taglio accattivante alla trama, di farla avanzare e di tirare fuori la personalità dei vari personaggi. Quindi, hanno cercato una strada per intrecciare il quanto in un modo unico, mai visto prima.
Soman Chainani è stato coinvolto nella realizzazione del film L’accademia del bene e del male. Lo scrittore ha spiegato di aver compreso la necessità di effettuare un adattamento alla struttura. L’immaginazione di un lettore – ha spiegato al Radio Times – è di solito ben più vivida e precisa di qualsiasi trasposizione su schermo.