Jaula: il film Netflix è ispirato a una storia vera?
Le vicende rappresentate in Jaula si basano su un reale fatto di cronaca? Scopriamolo.
Jaula è un thriller psicologico spagnolo del 2022 uscito su Netflix, che racconta le vicende di Clara e Paula. Uscito sulla piattaforma on-demand il 24 ottobre, annovera nel cast vari attori, tra cui Elena Anaya, Pablo Molinero ed Eva Tennear.
La storia del Mostro di Amstetten
I crimini raccontati mostrano il lato peggiore dell’essere umano, crudele al punto da lasciar credere che sia frutto della fantasia degli sceneggiatori. E, invece, per quanto drammatici, traggono spunto da una storia vera, quella del Mostro di Amstetten.
I fatti raccontati in Jaula si ispirano agli orrori commessi da Josef Fritzl, reo di tenere, per ben 24 anni, prigioniera e di abusare la figlia, Elisabeth. La ragazza rimase incinta e diede alla luce sette figli. Uno venne ucciso da Fritzl poco dopo la nascita e bruciato in un inceneritore; tre rimasero con Elisabeth nel seminterrato, dove lei insegnò loro a leggere e scrivere.
Infine, gli altri tre andarono avanti a vivere nel piano superiore dell’abitazione con Fritzl, il quale li spacciava come “trovatelli” e di cui divenne genitore affidatario assieme alla moglie Rosemarie. Sicché Rosemarie era pure la madre biologica di Elisabeth, i bambini erano i suoi nipoti. Per Fritzl, invece, si trattava al tempo stesso di figli e nipoti.
Tutti i figli dati alla luce dalla ragazza hanno sofferto di enormi attacchi di panico e altri problemi di salute mentale. Oggi la famiglia cerca un po’ di serenità e conforto in Austria. Fritzl è stato condannato all’ergastolo con anche le accuse di stupro, omicidio colposo.
In Jaula si sono rivisti gli eventi e aggiunti degli incidenti fittizi; tuttavia, la parte principale è ispirata alle disavventure di Elisabeth. Le maggiori differenze rispetto al lungometraggio riguarderebbero i personaggi. Come nella realtà, Elisabeth ha sette figli, ma l’attenzione è concentrata su una bambina, Clara.