Batman v Superman: Dawn of Justice, parla la produttrice Deborah Snyder
In vista del futuro brillante che attende il DC Cinematic Universe, Forbes ha pubblicato una nuova intervista a Deborah Snyder, produttrice del film Batman v Superman: Dawn of Justice. L’intervista risale al periodo d’uscita del film e la produttrice – moglie del regista Zack Snyder – discute nel dettaglio la filosofia posta alla base del film.
“Batman è fisicamente ed emotivamente sfregiato, ha visto molto dopo la morte brutale dei suoi genitori. Combattere il crimine ha costituito tutta la sua vita. Si trova a questo bivio in cui ha perso speranza e non sa se ne vale ancora la pena. Poi arriva Superman e quello che fa, il suo sacrificio, fa sì che Batman ritrova la speranza di cui aveva bisogno”.
Batman v Superman: Dawn of Justice – parla la produttrice Deborah Snyder
Snyder ha poi spiegato che la sceneggiatura di Chris Terrio era così densa e brillante che non è stato chiaro fin da subito l’intricato significato alla base del film. I personaggi sono mitici, leggendari, il loro viaggio dev’essere altrettanto leggendario.
“Questa è la cosa grande del nostro Superman. E’ più facile immedesimarsi in lui. Qualcuno ha detto che era troppo dark. Sta attraversando dei veri problemi, problemi attraverso i quali devono passare le persone normali, ogni giorno. Per me non è dark, è la vita. Siamo complicati”.
Snyder ha poi continuato dicendo:
“Non siamo semplicemente buoni o cattivi. Superman vuole fare del bene, rappresenta il bene, ma inciampa, lungo la strada e impara dai suoi errori. All’inizio non crede che ci siano delle implicazioni, non realizza che sono delle conseguenze per le sue azioni. Crede di fare del bene. E’ complicato”.