Is That Black Enough for You?!?: recensione del docufilm Netflix
Dall’11 novembre 2022, su Netflix, è disponibile il titolo Is That Black Enough for You?!?, documentario scritto e diretto dall’ex critico cinematografico del New York Times Elvis Mitchell che racconta l’evoluzione, oltre che la rivoluzione, del cinema nero, dai suoi esordi alle pellicole più incisive degli anni ’70. In questi suoi frammenti, Mitchell, che è anche narratore del docu film, – insieme ad altri registi, attori e a star come Zendaya, Laurence Fishburne, Harry Belafonte, Whoopi Goldberg e Samuel L. Jackson– spiega l’importanza fondamentale della rappresentazione: di vedere le proprie realtà vissute sul movie screen. “Abbiamo tanto da raccontare, vogliamo solo vederci rappresentati”, è il commento dell’attrice di Euphoria e di Malcolm & Marie.
Is That Black Enough for You?!? e la decade d’oro del cinema nero
Is That Black Enough for You?!? è chiaramente un progetto personale che ripercorre gli anni – dal 1968 al 1978 – “di un certo talento nero” che riempiva lo schermo. “Un’esplosione di libertà che era stata accolta bene e rispondeva a una richiesta, a un gusto”. Ma perché questi film non sono stati più girati? Non sono stati fatti abbastanza progressi nel corso dei decenni? Seguendo il regista, il cinema non si è più avvicinato a raggiungere la brillantezza, l’audacia e l’eclettismo del decennio che il documentario esamina attraverso pellicole rappresentative come La notte dei morti viventi con Duane Jones – e l’interesse per gli attori neri-, The First Black Superman diretto da Frank Packard – la storia di un eroe nero-, o, ad esempio, Saturday Night Fever. Con l’entrata in scena spavalda e il tema musicale che annuncia la star, finalmente ricevono un tributo in un film mainstream: con John Travolta che interpreta il ragazzo italo-americano Tony Manero che non è stato comunque il primo ad adottare uno stile nero. Ma anche attraverso figure importanti come l’attore e cantante Harry Belafonte la cui testardaggine (“non farò mai niente che non ritenga degno di essere fatto“) lo ha tirato fuori dai giochi e soprattutto la fama mondiale di Sidney Poitier, attore e regista americano con cittadinanza bahamense, che è venuto a mancare lo scorso 6 gennaio. Poitier fu il primo afroamericano a vincere il Premio Oscar come miglior attore protagonista, grazie alla sua interpretazione ne I gigli del campo.
Un progetto personale di Elvis Mitchell che riprende amorevolmente lo splendore di queste opere con la speranza che il cinema nero torni a brillare
Il regista passa attraverso i film degni di nota di questo decennio evidenziando il loro significato con brevi racconti. L’opera complessivamente funge da notevole correttivo sulla memoria cinematografica; per lo più rende omaggio ad influenti artisti fra cui Melvin Van Peebles e Max Julien o fa riferimento al potenziale di star come Pam Grier e Cleavon Little (con le testimonianze di leggende come Harry Belafonte e Billy Dee Williams). Ma c’è la sensazione che Is That Black Enough for You?!? sia troppo lungo e comunque incompleto. Se da un parte si apprezza e comprende l’obiettivo di dare a ciascuno di questi film ciò che gli spetta, dall’altra ci sarebbe materiale per un’intera serie mentre il film è stand-alone, funziona come un compendio in cui le idee iniziali del regista sembrano non concretizzarsi; senza contare che si spende molto poco tempo sulla domanda del perché un periodo così elettrizzante, e di successo, si sia spento senza riaccendersi mai. Mitchell è nostalgico, si lascia coccolare dalle bellezze e dallo splendore di queste opere e dal fatto che, semplicemente, esse siano esistite…