Thelma e Louise: recensione del film di Ridley Scott

Thelma e Louise è un film di Ridley Scott, con Susan Sarandon, Geena Davis e Harvey Keitel. Siamo ad inizi anni ’90 e dopo questo film nel cuore di ogni donna nasce una nuova consapevolezza, un nuovo modo di occupare il proprio spazio e lasciare che la storia, la propria storia, la storia di queste due donne, venga raccontata in modo differente, né comico né drammatico, un’evoluzione quasi inevitabile della loro condizione esistenziale che da donne qualsiasi hanno carpito il senso delle loro scelte impugnando la loro vita a discapito di tutto e di tutti.

Thelma e Louise non riescono nemmeno per sbaglio ad incrociare lo stereotipo nel loro cammino, sono lontane da qualsiasi storia di rivalsa narrata, poiché la loro forza non è nelle scelte intraprese ma nel modo in cui vengono anteposte al resto del mondo: la scissione dalla loro vita, una frattura deterministica e inesorabile, è sublimata dal fatto che loro sono esattamente due persone, due donne ad attuare un certo tipo di scelta alla loro monotona, monogama e monocroma vita; e, ampliando questa strettoia, aprono un varco, una via di fuga, l’uscio tanto agognato per anni ma mai tracciato con coraggio.

La forza delle due donne è proprio nel coraggio che l’una infonde all’altra, un moto di resistenza che ci rende partecipi e consapevoli che si ha sempre una seconda scelta da intraprendere, anche se poi questa risulti essere pericolosa, frivola e senza fine.

Thelma e Louise

La storia di queste due fuorilegge per errore, o meglio di queste due donne in fuga verso un cinema che le sapesse raccontare, inizia nell’Arkansas. Thelma è una donna molto fragile, emotiva e serrata in un matrimonio in declino, Louise, più matura, vive una condizione parallela, lavora come cameriera e stanche del loro stato di insoddisfazione, decidono di trascorrere qualche giorno in montagna, attraversando paesi con l’ormai storica Ford Thunderbird. Nessuno sa delle loro intenzioni, senza alcun pensiero partono alla ricerca di un motivo che le faccia restare o di un pretesto che le invogli a scappare.

Una sosta in un locale porta al primo segno di dramma nel loro viaggio: Thelma viene avvicinata da un uomo molto insistente che tenta di abusare di lei nel parcheggio antistante al locale e, nel momento più delicato, Louise intima e minaccia l’uomo con una pistola: quelli, non cedendo in alcun modo, viene sorpreso e folgorato da un colpo preciso in pieno petto. Le loro mani si macchiano di un crimine gravissimo, ma l’insofferenza di Louise era tanta e il timore che la loro ragione potesse essere smontata in un’aula di tribunale, per mancanza di testimoni e per la rabbia incalzante della donna che aveva subito in passato quello scempio da parte di un uomo, inavvertitamente il panico ha la meglio e la legge e la ragione non sono motivi che le mettono in condizione di potersi consegnare.

Thelma e Louise

Thelma e Louise, indesiderose di subire altre ingiustizie e persecuzioni, decidono di non arrendersi mai

La loro fuga comincia da qui, almeno in modo consapevole, in preda alla paura e all’adrenalina, cercano di trovare un modo di poter ottenere soldi essendone a corto, quindi Louise telefona al suo compagno Jimmy che decide di portare i soldi personalmente alle due donne, parallelamente Thelma conosce un attraente autostoppista, J.D. interpretato da Brad Pitt, con cui lei vive una storia di passione di una notte e che al risveglio ripulisce le ragazze di tutti i soldi tenuti da parte per il viaggio. Thelma, colpevole e accecata dall’odio, sa che senza denaro non hanno speranza di poter sfuggire e architetta al volo una rapina in un supermercato che attua senza pensarci due volte, ignara delle telecamere che stavano riprendendo ogni cosa.

In tutto ciò il loro inseguitore, il braccio violento della legge, l’ispettore Hal Slocumb, aveva identificato le due ragazze già dalla sparatoria fuori del locale e riconosce la ragazza della rapina in atto. Le loro case sono sorvegliate a tutte le ore, le comunicazioni diventano pericolose e con l’arresto di J.D. la polizia conferma ogni sospetto e apprende della loro volontà di voler andare in Messico.

Thelma e Louise

Thelma e Louise sono due donne che danno via tutto per riappropriarsi della loro vita, per potersi vendicare con il mondo della vita passata a spartiti di umiliazioni e a fare la corte ad un’esistenza vacua

Louise telefona al marito di Thelma, che gentile e accondiscendente le risponde con toni pacati e sobri, constatando la stretta vicinanza della polizia nella loro conversazione. Così parla direttamente all’ispettore che fa in modo di promettere alle due donne che qualora si fossero consegnate avrebbero avuto un trattamento di favore, considerata la loro condizione e il passato molto delicato della donna. Thelma e Louise sfuggono ancora una volta, non perdendosi d’animo tracciano idealmente un percorso da fare per arrivare in Messico che risulta essere il cominciamento di una nuova libertà, di una nuova vita e fanno di tutto per ottenerla.

La polizia, sempre più vicina, le spinge verso il confine del paese, verso un confine che in realtà culmina con un precipizio: nel tragitto si imbattono prima in un poliziotto poi in camionista che le insulta e, al loro secondo incontro, alla sua aria saccente e ai toni volgari, decidono di rispondere punendolo e sparando al suo camion, che esplode sotto i colpi della pistola. Le loro azioni sembrano diventare sempre più precise, vendicative e consapevoli quando poi si trovano davanti il vuoto baratro che argina il Grand Canyon, senza alcun desiderio di passare la vita in prigionia, un’altra prigionia, e indesiderose di subire altre ingiustizie e persecuzioni decidono di non arrendersi mai, continuando per il loro tragitto, sempre avanti, sempre insieme.

Thelma e Louise

Ridley Scott firma la favola moderna di due valchirie che combattono la loro battaglia interiore con il resto del mondo che le voleva vittime e incapaci di rischiare il tutto per tutto per un’ora di libertà

Thelma e Louise sono due donne che danno via tutto per riappropriarsi della loro vita, per poter decidere, sbagliare e potersi vendicare con il mondo ma anche un po’ con sé stesse della vita passata a spartiti di umiliazioni, a fare la corte ad un’esistenza vacua, e non più spendibile, a strizzare l’occhio ai malumori, ad accontentarsi, rivolgendo il sorriso più ampio al silenzio di ogni razionalità in virtù di ogni immanenza, un modo per poter dire finalmente “si, l’ho fatto per davvero” al di là della loro bellezza e condizione.

Thelma e Louise squarcia il panorama mondiale con un racconto eccelso e che non resta dentro i margini, non si sottrae alla sfida, alla poesia, alla decadenza, non teme il confronto con l’avversità delle scelte stilistiche che vede la fuga di due donne un modo di avvicendare tematiche maschili a quelle femminili, quando in realtà Ridley Scott firma la favola moderna di due valchirie che approdano nella loro Valhalla, combattendo la loro battaglia interiore e con il resto del mondo che le voleva vittime, peccatrici e incapaci di rischiare il tutto per tutto per un’ora di libertà, senza mai pentirsi, senza mai tornare indietro.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 5
Recitazione - 5
Sonoro - 3
Emozione - 5

4.3