Darby Harper: consulenza fantasmi – recensione del film

Darby Harper (Riele Downs) ha tutto quello che una bambina può desiderare: due genitori premurosi, l’affetto e la stima delle persone che la circondano, tante amiche e buone basi per diventare un domani una bravissima cheerleader. Darby Harper: consulenza fantasmi ci immerge fin da subito in questo ambiente idilliaco, dove nulla sembra fuori posto, per poi catapultarci poco dopo in una situazione più complessa, motore dell’intera storia della teen comedy. La protagonista vive un’esperienza di pre-morte da cui, naturalmente, viene segnata: da bambina solare e socievole si tramuta in una bambina solitaria, cupa e “strana” per gli altri. In realtà, Darby, dopo il trauma vissuto riceve un dono/maledizione, ovvero quello di vedere i morti e aiutare a passare coloro che hanno ancora dei conti in sospeso nel mondo dei vivi; decide così di iniziare una serie di consulenze, ovviamente gratuite, per i fantasmi, stringendo anche bizzarre amicizie mentre svolge il suo lavoro “a nero”.

Cosa può spingere Darby fuori dal suo guscio? In ogni classica commedia adolescenziale americana non può mancare l’epico scontro tra la cosiddetta “reginetta” della scuola e l’outsider, la ragazza emarginata che viene considerata stramba da tutti gli studenti. Naturalmente Darby Harper: consulenza fantasmi non può esimersi da questo grandissimo cliché; c’è un’unica diversità: la ragazza popolare della scuola, stavolta, non diventa la classica reginetta, perché muore prima di essere eletta tale.

Darby Harper: consulenza fantasmi si incentra sulla dualità popolarità-autoesilio/emarginazione

Da una parte abbiamo Darby, le sue consulenze ultraterrene e il suo isolamento volontario, dall’altra invece abbiamo l’esatto opposto, Capri (Auli’i Cravalho), la reginetta del gruppo più esclusivo della scuola, nonché capo cheerleader, in procinto di festeggiare il suo attesissimo “Sweet 17” (diciassettesimo compleanno). La rivalità tra le due è ai massimi livelli, considerando che c’è anche un trascorso che le riguarda: Darby e Capri erano quasi migliori amiche prima che Darby rischiasse di morire; successivamente le due si sono allontanate a causa dell’autoesilio della protagonista. Fin qui assistiamo a una storia già vista, che ha poco di originale, per poi arrivare al punto di svolta: Capri muore per un incidente con la piastra per capelli, proprio davanti alle sue compagne e Darby è l’unica che può vederla, in quanto fantasma.

Si sa, è una teen comedy e non possiamo aspettarci chissà cosa, ma già da come viene trattata la morte di Capri si può intuire la piega che prenderà tutto il film. Mentre assistiamo ad anime che decidono di non passare oltre per poterlo fare insieme all’amore di una vita, Capri decide di non farlo momentaneamente e di tormentare l’unica persona che la può vedere, Darby, per poter riuscire a festeggiare comunque il suo diciassettesimo compleanno, anche se a quei 17 anni non ci è mai arrivata e mai ci arriverà. Da come ne stiamo parlando potrebbe sembrare quasi un dramma, ma sarete ben consci fin dall’inizio che non è questo il caso. L’amicizia che non è riuscita a formarsi in vita, dunque, viene ritrovata nella morte, in quanto la volontà di Capri aiuterà Darby a uscire dalla sua comfort zone, ritrovando una vita che pensava non le appartenesse più e trasformandosi da “brutto anatroccolo” a cigno che certamente non passa inosservato.

Il film Disney+ non sfrutta a fondo profonde tematiche, risultando una teen comedy banale come tante altre

A tratti drammatico da un lato e a tratti ironico e divertente dall’altro, il film viene sostenuto quasi integralmente da Auli’i Cravalho (Oceania, Ralph Spacca Internet), l’interprete di Capri, che con la sua verve e grinta sembra oscurare la scena alla vera protagonista Darby, interpretata da Riele Downs, che appare sottotono anche quando dovrebbe brillare prendendo il posto della defunta nemica/amica.

Una teen comedy che, a suo modo, affronta il concetto della perdita, mostrando sia il dolore dei vivi nel perdere qualcuno di caro, ma anche il dolore dei morti nel non poter più vivere le persone che amano. Sarebbe stato un tema affascinante, soprattutto la prospettiva delle persone scomparse che continuano a rimanere vicine ai propri cari o che addirittura aspettano la morte dell’amore di una vita per poter passare oltre, ma purtroppo Darby Harper: consulenza fantasmi non sfrutta a fondo questo “sentimento”, altro punto a sfavore che si va ad aggiungere a tutto quello che è già stato evidenziato. I tempi di Scary Movie, Final Destination, Mean Girls e molte altre commedie adolescenziali tipiche della fine degli anni ’90/anni 2000 sono ormai finiti; è possibile rievocare il genere e un sentimento nostalgico legato a esso, ma non sorprendetevi se il risultato sarà una pallida e banale imitazione.

Darby Harper: consulenza fantasmi è disponibile su Disney+ dal 27 gennaio 2023.