Starving for Salvation: Jennifer Grey (sempre più) irriconoscibile nei panni della “santona” Gwen Shamblin [FOTO]
L'attrice, nota per Dirty Darcing, ha mutato completamente il volto.
Starving for Salvation è il nuovo lungometraggio dedicato ad un personaggio decisamente controverso della storia americana: ci stiamo riferendo a Gwen Shamblin, autrice americana e fondatrice del programma dietetico cristiano The Weigh Down Workshop e della Remnant Fellowship Church nel 1997, completata nel 2004. La donna, morta in un incidente aereo con il suo jet privato il 29 maggio 2021, all’età di 66 anni, ha sempre sostenuto che la spiritualità fosse l’unica chiave per impedire l’eccesso di cibi. Dopo l’acclamata docuserie The Way Down: God, Greed and the Cult of Gwen Shamblin, che ha raccontato l’ascesa e la caduta di questo personaggio, una pellicola è in lavorazione.
Starving for Salvation arriva dopo il successo della docuserie The Way Down: God, Greed and the Cult of Gwen Shamblin
Ad incarnare Gwen Shamblin in Starving for Salvation c’è Jennifer Grey, nota star statunitense famosa al grande pubblico per il suo ruolo di Frances “Baby” Houseman nel film Dirty Dancing – Balli proibiti. Come riporta People, l’attrice è assolutamente irriconoscibile con questo nuovo look, elemento decisamente positivo perché dimostra che hanno lavorato molto bene al trucco. Tra l’altro, pare che sempre la Grey abbia il compito di incarnare lo stesso personaggio anche in una versione di finzione di The Way Down: God, Greed and the Cult of Gwen Shamblin. Ad ogni modo, sul profilo personale Instagram della diva, si può ammirare la foto nel dettaglio, che vi lasciamo qui sotto.
Ed effettivamente, se si fa un confronto tra la reale Shamblin e questa versione fittizia, le due, all’interno di Starving for Salvation, sembrano davvero delle gocce d’acqua. Vi ricordiamo che Jennifer Grey, nel corso della sua lunga carriera artistica, è apparsa anche all’interno di Amare con rabbia (1984), che rappresenta il suo debutto cinematografico, in Alba Rossa (1984), Cotton Club (1984), I maledetti di Broadway (1989), Redbelt (2008) e molti altri ancora.