Mercoledì: 5 film e serie TV che abbiamo visto nella serie di Tim Burton
Da Harry Potter a Scooby-Doo, ecco le storie che hanno influenzato la prima stagione di Mercoledì
Mercoledì è la serie del momento. Lo spin-off della Famiglia Addams prodotto da Tim Burton ha attirato a sé i fan del regista e del gotico. Eppure, la storia che Netflix ha portato sul piccolo schermo sembra aver diviso critica e pubblico. I detrattori rilevano come lo stile burtoniano sia pressoché assente, appiattito da una certa volontà produttiva della piattaforma. Bisogna anche considerare che la stessa critica viene mossa al regista già da anni, ma la storia non è solo sua. Al timone del progetto troviamo Alfred Gough e Miles Millar, che hanno confezionato la perfetta serie di target. In essa convivono varie anime, anche citazionistiche.
Dall’horror al thriller fino al teen drama, Mercoledì sembra aver fatto suoi alcuni tratti distintivi di altri film e serie. Nel corso di otto episodi la reazione dello spettatore è simile a quella di Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) in C’era una volta a…Hollywood nell’ormai iconico meme. Quali sono quindi i prodotti che hanno influenzato la serie Netflix? Potremmo passare ore a scovare le storie che hanno influito nella costruzione del racconto, ma a nostro avviso le più importanti sono cinque. Scopriamole insieme.
L’articolo contiene spoiler sulla trama, se ne consiglia quindi la lettura post visione.
5. Le terrificanti avventure di Sabrina
Le terrificanti avventure di Sabrina è la prima serie a cui guarda lo spin-off di Netflix. Mercoledì ne ricalca la forma, la patina visiva e il target di riferimento. Un teen drama con tinte soft horror per ragazzi, in cui vengono convogliati suggestione, problemi adolescenziali e misteri. L’impianto è pressoché identico, con due protagoniste enigmatiche e magnetiche circondate da un folto gruppo di personaggi sui generis. Mercoledì Addams, proprio come Sabrina Spellman, viene iscritta ad un’esclusiva scuola nelle cui aule bazzicavano anche i genitori. Qui scopriranno segreti inquietanti riguardanti i propri familiari, collegati a stretto filo a incombenti minacce.
Da qui si dipana lo svelamento del mistero, tra lezioni e difficoltose relazioni. Abbiamo il triangolo amoroso, e amicizie agli antipodi rispetto alla protagonista. La diversità come forza traente dell’amicizia, capace di far crescere una come l’altra parte. Mercoledì guarda a Le terrificanti avventure di Sabrina, e ne diventa il sequel concettuale sperato dai fan. Con tali presupposti si potrebbe pensare anche a Riverdale, per quanto non incarni perfettamente le suggestioni a cui mira la nuova serie Netflix.
4. Mercoledì come la Scooby gang
Come non pensare a Scooby-Doo quando si guarda Mercoledì. La serie Netflix ha una certa passione per il mistero, e il suo conseguente disvelamento. Ed è proprio nel finale di stagione che la protagonista chiama a raccolta la sua strampalata Scooby Gang, se pensiamo anche a come Mano sia lo Scooby di Mercoledì; una sottospecie di mascotte con i propri capricci. Il male si sveglia di notte, esattamente come nei film o nei cartoni animati del franchise, e sono proprio degli adolescenti a dargli la caccia.
I nemici di Shaggy, Velma & co sono sempre persone comuni mascherate solamente da mostri, a differenza invece di quelli di Mercoledì. Eppure, è proprio nello scontro finale che i due prodotti si assomigliano maggiormente. Perché la frustrazione del villain nel venir scoperto e sconfitto da semplici ragazzini è la stessa in entrambi i prodotti.
3. Una scuola per outsiders, la Xavier’s School? No, la Nevermore
Veniamo ora alla componente di maggior ispirazione per Mercoledì, che arriva direttamente dai fumetti. Perché in questo caso parliamo proprio degli X-Men, e nel particolare dell’istituto per giovani mutanti. Charles Xavier raccoglie a sé tutti gli emarginati, i diversi che il mondo guarda con occhi sprezzanti e pugni serrati. I mutanti vengono braccati dalla società, etichettati come mostri e minaccia per la società. L’istituto funge da riparo per tutti coloro che il mondo ripudia, e insegna loro come ogni potere/ambiguità sia in realtà un dono. La diversità come valore aggiunto, che andrebbe protetto e preservato. La saga degli X-Men ci parla di bullismo e pregiudizio, esattamente come la serie Netflix.
La scuola per giovani mutanti di Mercoledì è la Nevermore, la scuola per “mostri” e outsiders in cui studenti e professori possono sentirsi sé stessi. La preside Weems funge da Charles Xavier, protettrice dell’identità dei propri studenti e dei loro segreti. La protagonista, invece, insieme ai suoi amici acquistano la forma dei supereroi. Svelano infatti come dietro le “minacce” alla società ci siano invece i Normali, la cui missione è incrementare il pregiudizio e spazzar via la diversità. Gli studenti della Nevermore diventano così gli X-Men, paladini contro le ingiustizie e a protezione dei vessati. Un messaggio profondo, soprattutto per i giovani, che qui viene traslato in versione gotica.
Un argomento caro a Tim Burton, che già nel 2016 aveva trattato in maniera molto simile in Miss peregrine – La casa dei ragazzi speciali, adattamento cinematografico del romanzo di Ransom Riggs.
2. Carrie – Lo sguardo di Satana, la citazione preferita da Netflix
Proseguendo sulla scia del bullismo e della società sprezzante verso i non omologati, non possiamo che parlare di Carrie – Lo sguardo di Satana. In questo caso non si tratta di semplice ispirazione ma di esplicitata citazione. Nel corso del ballo scolastico, gli studenti della Nevermore sono vittime di un’infantile scherzo da parte dei giovani di Jericho. Quest’ultimi inondano la sala da ballo di vernice rossa, non di sangue per somma delusione di Mercoledì. La sequenza in questione è un omaggio al film di Brian De Palma e al maestro dell’horror, Steven King.
Tuttavia, non è la prima volta che Netflix utilizza tale espediente citazionistico. Di recente lo stesso omaggio è stata realizzato nella quarta stagione di Strangers Things, e la cui vittima era la povera Eleven (Millie Bobby Brown). Insomma, abbiamo capito che ai piani alti della produzione qualcuno ama particolarmente il primo libro dello scrittore.
1. Mercoledì ed Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Veniamo all’ultima e più importante influenza di Mercoledì, Harry Potter. Se lo Xavier’s Institute incarna il messaggio profondo intrinseco della serie, la scuola di magia e stregoneria ne rappresenta la forma. La Nevermore è una versione ridotta di Hogwarts, castello millenario scozzese. Anche in questo caso l’istruzione è rivolta a ragazzi speciali, dotati di poteri che il mondo non riesce a comprendere. Ma non sono soltanto queste similitudini basilari a unire i due prodotti. Perché, come la scuola ideata da J. K. Rowling, anche la Nevermore custodisce stanze segrete. Qui il paragone è con la Camera dei Segreti, di cui Mercoledì ce ne restituisce la sua versione: la stanza proibita dei Belladonna. Inoltre, proprio come in Harry Potter, assistiamo a lezioni di erbologia insieme a Christina Ricci e le sue fameliche piante carnivore.
Eppure, il film a cui la storia sembra guardare maggiormente è Il prigioniero di Azkaban. Il finale ne condivide suggestioni e prospettive. Nel terzo film dedicato al maghetto, assistiamo allo scontro tra il professor Lupin, trasformato in lupo mannaro, e l’amico Sirius Black con le fattezze di un cane (l’uomo è Animagus). La stessa costruzione della scena la vediamo anche in Mercoledì, quando Tyler/Hyde affronta Enid/Licantropo. La sequenza si svolge nella foresta adiacente alla scuola, in una notte di luna piena; esattamente come nel film. Insomma, la serie Netflix punta ai capi saldi della narrazione per ragazzi e a quegli espedienti che ne hanno decretato il successo.
Composta da otto episodi, Mercoledì è disponibile interamente su Netflix dal 23 novembre.