Anche Malcolm McDowell contro i film Marvel: “bisogna creare più contenuti per adulti”
Malcolm McDowell, ospite al Torino Film Festival, dice la sua sull'era dei cinecomics e del continuo dibattito sulla loro effettiva qualità.
Non trovano pace i cinecomics, ma nello specifico i film Marvel. Dopo al dibattito aperto negli scorsi giorni da Tarantino – che ha anche ricevuto una risposta secca dal suo collaboratore Samuel L. Jackson che nel mondo Marvel ci sguazza ormai da anni – ora anche la star di Arancia Meccanica Malcolm McDowell dice la sua a proposito di quella che, per molti personaggi del mondo del cinema, è l’era dei supereroi.
Malcolm McDowell è ospite al Torino Film Festival
L’attore – ospite stellare del Torino Film Festival – ha definito un “peccato” che i film basati sui personaggi siano caduti nel dimenticatoio durante il regno dei film sui supereroi Marvel e DC. “È un peccato che stiamo perdendo film incentrati sui personaggi, e non voglio vedere film sullo schermo verde fino alla nausea. I miei figli li adorano e va bene così, c’è spazio anche per loro, ma cerchiamo anche di bilanciarli con più contenuti per adulti”.
McDowell ha continuato dicendo che “quello che sta succedendo è che è quasi impossibile realizzare un film indipendente. È sempre stato difficile, certo, ma non è mai stato impossibile. Ma ora a causa dello streaming… è lì dove vanno a finire i film indipendenti!”
Anche la recente aggiunta al MCU Christian Bale, che ha recitato in Thor: Love and Thunder di Taika Waititi, ha definito monotono lavorare esclusivamente con il green screen. “È la prima volta che lo faccio. È monotono. Avete delle brave persone. Hai altri attori che sono molto più esperti di me. Riesci a differenziare un giorno dall’altro? No. Assolutamente no. Non hai idea di cosa fare. Non riuscivo nemmeno a distinguere una fase dall’altra.“
Il protagonista di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, Benedict Cumberbatch, ha fatto eco al collega, spiegando che, secondo lui, è estremamente difficile raggiungere una profondità emotiva nell’MCU. “Quando devi realizzare un film imponente come The Avengers è difficile ottenere quel momento di emozione che ti lascia inchiodato perché cinque minuti è tutto il tempo che hai a disposizione, tutto intorno a te stanno succedendo tante cose, più grandi di te”.