Odio il Natale dov’è stato girato? Le location della serie natalizia di Netflix
Dov'è stata girata la serie Netflix Odio il Natale? Tutte le location che hanno fatto da sfondo allo show natalizio con Pilar Fogliati.
Odio il Natale, la serie Netflix disponibile dal 7 dicembre 2022, è l’adattamento dello show norvegese Natale con uno sconosciuto e la prima serie natalizia italiana della popolare piattaforma streaming. Presentando numerose differenze con l’originale, lo show, con protagonista Pilar Fogliati, racconta la storia di Gianna, 30enne realizzata a livello professionale e personale ma che vive costantemente sotto la pressione della sua famiglia che vorrebbe vederla coinvolta anche a livello sentimentale: single da 3 anni dopo un’ultima storia importante finita male, sia suo fratello che sua sorella sono sposati con figli e, per i genitori, manca solo lei. Tra battute e aspettative, Gianna dice una bugia che si rivelerà più pericolosa del previsto: è fidanzata e porterà il suo ragazzo alla cena di Natale. Sono i primi di dicembre quando Gianna dà questa notizia e ha quindi poco più di venti giorni per trovare qualcuno.
Composta da 6 puntate di 30 minuti ciascuna, Odio il Natale vede nel cast anche Sabrina Paravicini, Nicolas Maupas, Alessio Praticò, Beatrice Arnera, Cecilia Bertozzi, Fiorenza Pieri e molti altri. Scritta da Elena Bucaccio e Viola Rispoli e diretta da Davide Mardegan e Clemente De Muro, Odio il Natale è ambientata in un’affascinante e suggestiva cittadina sull’acqua, più piccola e meno turistica di Venezia che ben rende l’atmosfera familiare e più intima che contraddistingue la serie. Ricca di luci di Natale, addobbi e vetrine che presentano tutto ciò che concerne le festività natalizie, la location per eccellenza è Chioggia, con calli, ponti, canali e gite in barca.
Le location di Odio il Natale
La maggior parte delle scene di Odio il Natale, in particolare le stradine sull’acqua, sotto i portici che Gianna e gli altri personaggi percorrono ogni giorno sono state girate lungo Canal Vena, che con il suo sottoportico attraversa tutta la città; è infatti una delle strade più famose della città. Proprio come si vede in Odio il Natale è un importante punto commerciale di Chioggia, ricco di negozi, bar , monumenti d’interesse, tra cui alcuni mercati, compreso quello del pesce dove Gianna passa più di una volta. Alcune scene presentano sullo sfondo noti monumenti come il Campanile di San Giacomo, palazzo storico e nel 1906 elevato a basilica minore, si parla infatti di Basilica minore di San Giacomo Apostolo. La Basilica è vicino ad un altro noto luogo che ha ospitato il set della serie Netflix, la Chiesa della Santissima Trinità, costruita nel ‘500 e che oggi ospita la pinacoteca della città.
In Odio il Natale la vicenda della statua del Bambin Gesù che cade nel canale attraversa, anche metaforicamente, l’intera serie. La scena è stata realizzata utilizzando come set il Ponte di Vigo, noto anche come balcone della città, che affaccia sul bacino di Vigo, uno dei luoghi più amati e importanti di Chioggia, più volte set di numerosi prodotti cinematografici. Costruito in muratura nel 1600 ha un valore fondamentale nella storia di Chioggia: decorato successivamente nel 700 durante la guerra di Chioggia si combatterono numerose battaglie su quel ponte, quando il materiale utilizzato era ancora il legno e fu anche poi utilizzato, attraversa un fanale, come segnale di orientamento per i naviganti. È oggi uno dei ponti più pittoreschi che attraversano il Canal Vena, paragonato al Ponte di Rialto di Venezia.
Chioggia è spesso definita la sorella minore di Venezia e la stessa capitale del Veneto è stata set di numerose scene di Odio il Natale. Un altro luogo sede di riprese, in provincia di Treviso, in particolare a Susegana, è stato il Castello San Salvatore dove Carlo invita la protagonista Gianna al loro primo appuntamento. Il Castello organizza visite guidate, matrimoni, cerimonie ed eventi aziendali ed esiste fin dalla fine del 1200 ; durante il Medioevo era considerata una fortezza inespugnabile, diventando alla fine del 1500 un palazzo signorile. In parte distrutto durante la Prima Guerra Mondiale venne più volte restaurato, anche se alcune parti del complesso vennero distrutte da un incendio. Gli ultimi lavori di ricostruzione risalgono al 1950.
Per l’ospedale dove Gianna lavora è stato utilizzato il Palazzo Grassi Naccari, costruito nel ‘700 su commissione di una ricca famiglia di mercanti, appunto la famiglia Grassi. Nell ‘800 furono avviate effettivamente delle pratiche volte a trasformare il luogo in un ospedale, ma solo dopo il 1855 divenne operativo. Tra gli inizi degli anni ’90 e i primi 2000 il Palazzo viene utilizzato dall’Università di Padova, come sede staccata di attività didattiche. Altro importante luogo di Odio il Natale, dove la protagonista festeggia Natale con i colleghi è il Palazzo Ravagnan Brusomini Naccari delle Figure, palazzo signorile del ‘700, noto per la facciata ricca di decorazioni, marmi e statue ornamentali. Il cosiddetto Palazzo delle Figure è stato usato come set di Fotografando Patrizia, di Salvatore Samperi, che vi ha girato tutti gli interni della pellicola.
Cosa mangiare a Chioggia: i piatti tipici della tradizione
Tra pandori, panettoni e specialità natalizie che compongono le tavole di Odio il Natale, Chioggia ha un’antica tradizione culinaria con specialità tipiche che attirano migliaia di persone. Padrone della cucina chioggiotta è il pesce; partendo da uno dei piatti più famosi cucinato, spesso, durante appunto la Sagra del Pesce sono le Sarde in Saor, che comprende cipolla, aceto ,olio e sarde fritte. Ne esistono nelle varianti con l’aggiunta di ingredienti come uva sultanina o pinoli. Molto famose anche le Bibarasse in Cassopipa: le bibarasse sono dei tipi particolari di vongole che vengono cotte in un soffritto di cipolla mentre la cassopipa è una pentola di coccio che contribuisce a creare un sugo di pesce estremamente saporito e utilizzata per i molluschi in particolare. Tipiche ma forse meno conosciute sono i Buoboli de Vida, piatto estivo composto da piccole lumache servite fredde.
Famosissimo e il più conosciuto della zona è il Radicchio, chiamato proprio Radicchio di Chioggia, croccante e amaro quando è maturo, da verde diventa di un rosso cremisi particolare , diverso rispetto al colore tipico del radicchio e intervallato da nervature bianche. Un altro piatto di pesce è il Broeto, ricetta che risale al Medioevo e costituita da un misto di pescato del giorno conservando le teste, utilizzate per creare il sugo di pesce e tolte all’ultimo prima di servire il piatto. Impossibile non nominare le Granseole, qualità di granchio che arriva fino a 500 grammi e considerato uno dei crostacei più prelibati. Tra i dolci spiccano le Bissiole, il più tradizione della cucina chioggiotta, un tipo di biscotto con il rum. Famoso anche il Sugoli, un budino realizzato con uva nera e farina. Cucinata spesso in inverno e in linea con la serie Odio il Natale la Smegiassa, specialità chioggiotta è una torta realizzata con mela e zucca.