Le 10 interpretazioni migliori di Elisabeth Moss
Da June Osborne di The Handmaid's Tale a Polly di Ragazze Interrotte, scopriamo le 10 migliori interpretazioni di Elisabeth Moss.
Non ci è voluto di certo The Handmaid’s Tale per scoprire quanto Elisabeth Moss sia ad oggi una delle attrici più brave della sua generazione, eppure, il lavoro per lo show distopico andato in onda per cinque stagioni l’ha fatta incoronare regina della nuova era televisiva. Interprete, musicista, ex ballerina ed ora anche produttrice e regista, l’attrice californiana classe ’82 festeggia i suoi primi quarant’anni con una brillante carriera, in cui ha collezionato, per sua inclinazione, ruoli non convenzionali di donne “brillanti” perché imperfette, “interrotte” ma non “invisibili”; in continua lotta per affermare la propria unicità, che sia un’ancella o una scrittrice, una detective o una segretaria.
Vediamo allora quali sono le 10 migliori interpretazioni di Elisabeth Moss fra cinema e tv, con quali titoli e quali registi ha dato forma ad una filmografia variegata per generi e performance sempre di valore.
1. The Handmaid’s Tale
Eroina inscalfibile in grado di sopravvivere praticamente a tutto, June Osborne/Offred, l’ancella protagonista dell’adattamento del romanzo distopico di Margaret Atwood, è il ruolo che dal 2017 l’ha lanciata nel firmamento delle stelle della tv di prestigio. Iconici ormai sono i primissimi piani del suo volto rancoroso e furibondo che spessissimo chiudono gli episodi della produzione Hulu rinnovata da poco per la sua sesta e ultima stagione; serie che la Moss produce assieme a Bruce Miller e dirige anche con una maestria sorprendente. Per The Handmaid’s Tale ha vinto il Golden Globe nel 2018 per la miglior attrice in una serie drammatica.
2. Shining Girls è fra le migliori interpretazioni di Elisabeth Moss
Creato per Apple Tv+ dalla regista e sceneggiatrice Silka Luisa, il thriller/poliziesco dai tratti sci-fi Shining Girls ingarbuglia passato e presente per indagare il complesso mondo frammentato di una vittima di violenza in cerca del suo aggressore. Kirby, la ragazza “brillante” del romanzo omonimo di Lauren Beukes, viene interpretata dall’attrice con la solita finissima capacità di far combaciare trauma e vendetta, dolore e coraggio, proponendo una sorta di versione anni Novanta della sua June. Camaleontica e frastornante, ambigua e onirica, la serie con Jamie Bell vanta anche la produzione di Leonardo Di Caprio e la regia della stessa Moss che dirige due degli otto episodi.
3. Shirley
Biopic sulla giornalista e autrice americana del romanzo “The Haunting of Hill House” Shirley Jackson, vissuta nella prima metà del Novecento e morta all’età di 48 anni dopo una vita di alcol, droghe e tranquillanti, il film diretto da Josephine Decker la vede protagonista di un ambiguo affair sentimentale e sensuale con una giovane donna interpretata da Odessa Young; incontro che le ispirerà la scrittura del suo prossimo libro. Imbruttita e per certi versi inquietante, stavolta la Moss si presta a tour de force psicologico e allucinato tutt’altro che composto, non certo il classico film biografico che santifica il o la protagonista. Nel cast anche Michael Stuhlbarg nei panni del marito Stanley Hyman.
4. Her Smell
Maniacale, distruttiva, alcolizzata. La punk rocker di Her Smell, sesto lungometraggio del regista, produttore e autore Alex Ross Perry, è l’irritante protagonista tutta glitter e mental breakdown che segna la sua seconda collaborazione con il regista dopo Queen of Earth. Becky Somenthing, musicista e cantante in lotta con la sobrietà e l’assenza creativa, è l’espediente per coniugare tutti i talenti dell’attrice californiana: la recitazione e la musica. Figlia di un manager di una casa discografica e in grado di suonare vari strumenti, qui la Moss magnetizza il pubblico con un personaggio detestabile ma umanamente fragile, a cui è difficile sottrarsi. O sfuggire.
5. Mad Men
Period drama creato da Matthew Weiner, a detta di molti una delle migliori serie tv mai realizzate andata avanti per sette stagioni, in Mad Men Elisabeth Moss è Peggy Olson, la segretaria aspirante copywriter che rimane incinta scoprendolo per caso quanto ormai non ha scelta. Ruolo che le ha regalato popolarità, ammirazione, sei nomination agli Emmy e una ai Golden Globe, Peggy è l’incarnazione delle giovani donne alla ricerca della propria indipendenza nel pieno degli anni Sessanta, e la vicenda della sua gravidanza non voluta e del licenziamento hanno aperto le porte ad altri racconti al femminile complessi simili a questo. Di certo, poco scontati.
6. Top of The Lake/ Top of The Lake – China Girl
Rivisitazione al femminile del genere thriller/poliziesco e per ora unica serie tv di Jane Campion che qui dirige assieme a Gareth Devis regista di Lion, Top of The Lake e Top of The Lake – China Girl segue le indagini della detective Robin Griffin e il suo ritorno nella cittadina natia Laketop in Nuova Zelanda, per seguire il caso di una dodicenne scomparsa rimasta incinta a seguito di una violenza. Il caso, tuttavia, sembra riecheggiare anche con il doloroso passato della poliziotta, anch’essa abusata e ancora psicologicamente traumatizzata. Per il ruolo la Moss ha vinto il Golden Globe come migliore attrice protagonista per una miniserie.
7. Queen of Earth è fra le migliori interpretazioni di Elisabeth Moss
Thriller psicologico del 2015 diretto da Alex Ross Perry, il film gioca con l’assonanza fra ‘earth’ (terra) e ‘heart’ (cuore), per ribaltare all’improvviso il precario tentativo di due amiche d’infanzia di fare i conti col passato e la reciproca assenza. Interamente ambientato in una casa sul lago, il film è un crescendo emotivo di rancore e sensi di colpa che si dispiega nell’arco di pochi giorni, dove l’attrice implode e esplode in una spirale ossessiva in cui dimostra, accanto all’attrice comprimaria e speculare Katherine Waterston, tutta la sua enorme bravura.
8. The Invisible Man (2022)
Reboot moderno del classico del ’33 di James Whale, The Invisible Man vede una donna, Cecilia Kass (Moss) minacciata, seguita, pedinata, stalkerizzata da una misteriosa presenza invisibile che la trascinerà in un incubo ad occhi aperti. Chiaro riferimento alla violenza di genere e al discorso post #MeToo, il film prodotto dalla Blumhouse ha ricevuto il plauso di pubblico e critica per il modo in cui ha saputo rinvigorire e rendere attuale uno dei personaggi più celebri della storia del cinema horror.
9. Us
Secondo horror politico di Jordan Peele dopo il grande successo di Scappa – Get Out, Us vede nel cast anche un’inedita e sanguinaria Elisabeth Moss nei panni di Kitty Tyler, una madre anch’essa in vacanza con la famiglia a Santa Cruz inseguita e scampata all’aggressione dal suo doppelgänger Dahlia. Mostruosa e terrificante, qui l’attrice si presta a un ruolo splatter molto diverso dai suoi precedenti, ma il risultato come sempre è da brivido. In tutti i sensi.
10. Girl, Interrupted – Ragazze Interrotte è fra le migliori interpretazioni di Elisabeth Moss
Oltre a Winona Ryder, Angelina Jolie, Woopi Goldberg, Brittany Murphy e Jared Leto nel cast del dramma psicologico del 1999 diretto da James Mangold, ambientato in un ospedale psichiatrico, si affacciava alla recitazione anche un’adolescente Elisabeth Moss nel ruolo di Polly, ragazza sedicenne ma dall’aspetto rimasta bambina, schizofrenica e col volto deturpato da una grave ustione. Il ruolo fu agevolato allora dal successo ottenuto dalla sua interpretazione in West Wing, il celebre dramma politico creato da Aaron Sorkin in cui recitava, giovanissima, accanto al collega di The Handmaid’s Tale Bradley Whitford