Come è morta Charlbi Dean? L’impronunciabile malattia che ha ucciso la modella e attrice di Triangle of Sadness
Cominciano a essere chiare le modalità della scomparsa Charlbi Dean, spentasi lo scorso 29 agosto a soli 32 anni.
La morte, giunta in modo totalmente inaspettato e improvviso, di Charlbi Dean ha lasciato tutti sconvolti. L’attrice e modella sudafricana, tra i volti protagonisti del film Triangle of Sadness, si è spenta lo scorso 29 agosto in “circostanze misteriose”. Almeno finora. Perché qualcosa inizia a trapelare da fonti ufficiali.
Le ragioni del decesso di Charlbi Dean
A quattro mesi di distanza, affiorano le ragioni della prematura scomparsa di Charlbi Dean. Mercoledì l’Office of Chief Medical Examiner di New York ha confermato al magazine People che la trentaduenne è stata stroncata dalla sepsi e dalla complicazione derivata dall’asplenia.
La sepsi è provocata da un batterio chiamato Capnocytophaga e, come riferiscono le autorità mediche, i soggetti autoimmuni e privi di milza sono particolarmente sensibili all’infezione batterica. In rari casi, delle varianti possono venirsi a formare nell’organismo umano. Non sono chiare le modalità con cui Charlbi Dean sia stata contagiata, ma dovrebbero arrivare delle risposte con l’autopsia.
Successivamente al decesso della donna, il fratello, Alex Jacobs, aveva rilasciato un’intervista al Rolling Stone, ricostruendo le ultime drammatiche ore. A quanto pare, il quadro clinico è precipitato nel giro di un solo giorno. Mentre Charlbi Dean si trovava con il compagno, Luke Volker, a New York, ha cominciato ad avvertire un “lieve” malessere.
Un fastidio al quale aveva prestato poca importanza in un primo momento, poiché le sembrava tollerabile. E, invece, la situazione è rapidamente peggiorata, al punto che, una volta ricoverata in ospedale, per i medici non c’è stato nulla da fare.
Sempre ai microfoni del magazine, Alex aveva evidenziato come possa aver contribuito l’assenza della milza, asportata alla sorella dopo un brutto incidente stradale riportato nel 2009. I rapporti medici sapranno dire di più in proposito.