5 film maledetti, che hanno portato sfortuna ai protagonisti
Ecco alcuni dei film di grande successo considerati "maledetti", che hanno portato terribili sventure agli attori protagonisti e non solo.
Tra leggende metropolitane e maledizioni che, si dice, si siano abbattute su alcuni film, vi sono delle pellicole avvolte da una serie di eventi inquietanti e spaventosi. Si tratta di tragedie sia avvenute sul set, che a seguito della lavorazione di un film e che hanno procurato a quella pellicola in particolare l’appellativo di “maledetta”: paralleli con alcune scene del film, lungometraggi mai realizzati dopo morti in circostanze misteriose e conseguenze che continuano a durare nel tempo. Spesso si tratta di veri e propri capolavori, che hanno dato vita a sequel o diventati film di culto, successi che non hanno nulla a che vedere con le leggende che aleggiano intorno a queste storie, tanto angoscianti quanto gli eventi nella realtà che sono accadute ad attori, registi, sceneggiatori e altri membri della troupe. Tra lungometraggi che hanno impiegato più di 12 anni per l’uscita in sala e pellicole mai realizzate, ecco 5 film che hanno portato delle terribili sventure ai membri della troupe e del cast.
1. L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018)
Il film diretto da Terry Gilliam, liberamente ispirato al Don Chisciotte della Mancia, L’uomo che uccise Don Chisciotte ha iniziato la prima lavorazione nel 1998, ma è uscito in sala solo nel 2018, rischiando di non vedere mai la luce. Le riprese sono iniziate nel 2000, quando il film era ancora al suo primo tentativo di realizzazione, ma vennero interrotte a causa di un nubifragio che danneggiò due set utilizzati, entrambi particolarmente costosi, considerando un budget per l’intera pellicola di 32 milioni di dollari. L’attore protagonista Jean Rochefort dovette inoltre abbandonare il progetto a causa di alcune gravi condizioni di salute. Oltre a queste due problematiche, che portarono alla definitiva cancellazione del film, c’erano anche altre difficoltà meno incombenti: il set era continuamente disturbato da numerosi jet F16 che volavano rendendo così le battute degli attori basse e al limite dell’incomprensibile; il nubifragio fu molto violento e lo scenario caratteristico del film fatto di dune, era sparito, anche dopo che fu possibile tornare sul posto senza rischiare di rimanere bloccati dal fango; in quella occasione la troupe si accorse che anche il particolare colore di quelle dune era diverso. Nel 2008 Gilliam, grazie al produttore Jeremy Thomas che aveva particolarmente a cuore la possibile uscita del film, ne riprese lo sviluppo, eliminando il materiale girato 8 anni prima. Ma anche in questo caso complicazioni legate al contratto di Johnny Depp, ai suoi impegni e ad altre misteriose difficoltà, ritardarono le riprese e successivamente, a causa di mancanza di fondi, Gilliam dovette dichiarare nuovamente la pellicola annullata. Nel 2016 Gilliam riprese nuovamente la lavorazione, vedendo finalmente l’uscita a settembre del 2018. I problemi però non erano finiti: il film avrebbe dovuto essere in concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes del 2018, ma una causa legale tra il regista Gilliam e il produttore Paulo Branco portò il film ad essere presentato invece fuori concorso come film di chiusura.
2. Atuk tra i film che hanno portato sfortuna ai protagonisti
Atuk non è invece mai diventato un film, nonostante molte produzioni fossero interessate. Negli anni ’80 infatti a Hollywood giravano molte voci su un possibile adattamento del romanzo L’incomparabile Atuk, scritto da Mordecal Richler. La sola sceneggiatura è al centro di una leggenda metropolitana che ruota attorno a questo titolo: la maggior parte degli attori interessati ad entrare nel cast e che vennero ingaggiati morirono prematuramente. Tra questi c’erano John Belushi, scomparso nel 1982, poco dopo aver letto il copione, e Sam Kinision, ufficialmente ingaggiato come attore principale, che morì nel 1992, poco dopo che le riprese erano ripartite dopo esser state interrotte a causa di una riscrittura della sceneggiatura. Nel 1994 come protagonista venne scritturato John Candy, che rimase vittima di un attacco di cuore, anche uno degli autori che aveva per un periodo preso parte alla lavorazione del copione di Atuk, Michael O’Donoghue, morì nello stesso 1994. Fu proprio O’Donoghue inoltre a convincere sia Belushi che Candy a prendere in considerazione il progetto. Anche Phil Hartman, amico di Candy, nel 1998 stava leggendo la sceneggiatura interessato a un ruolo secondario, quando venne ucciso dalla moglie. Dal 2000 la sceneggiatura è all’asta su eBay.
3. Il corvo
Basato sul fumetto dal titolo omonimo di James O’Barr e diretto da Alex Proyas, Il corvo ha una storia simile alla tragedia accaduta sul set di Rust e che ha provocato la morte accidentale della direttrice della fotografia Halyna Hutchins colpita da un proiettile e che ha visto Alec Baldwin coinvolto in un’azione legale con l’accusa di omicidio colposo. L’attore protagonista di Il corvo, Brandon Lee, venne ferito accidentalmente da una pallottola sparata da una pistola. La scena con l’arma riguardava le riprese, ma nessuno sapeva che all’interno vi fosse un vero proiettile che uccise Lee. A rendere la tragedia ancora più inquietante c’è la vicenda del padre di Lee, il celebre Bruce Lee. Il personaggio di Chen, interpretato da Lee nel film L’ultimo combattimento di Chen, rimane vittima dello stesso fatale incidente.
4. The Omen – Il presagio, film del 1976
La pellicola Il presagio, del 1976, diretta da Richard Donner, e la cui sceneggiatura venne scritta dallo stesso autore del romanzo, è al centro di una serie di macabri eventi. Il protagonista Gregory Peck stava viaggiando in aereo quando un fulmine colpì l’aereo e lo stesso successe all’aereo su cui viaggiava lo sceneggiatore David Seltzer. Fortunatamente nessuno dei due rimase ucciso da questi incidenti. Anche il regista Richard Donner fu investito da un auto, salvandosi, ma la sorte più triste toccò a John Richardson, addetto agli effetti speciali, o meglio, alla sua ragazza. Richardson realizzò in Il presagio la scena della decapitazione del fotografo. Richardson e la sua ragazza, durante la lavorazione della pellicola Quell’ultimo ponte, si trovavano in Belgio e rimasero vittime di un incidente d’auto. Una lastra di metallo decapitò la giovane uccidendola. Pare inoltre che quando Richardson si riprese, scoprendo la morte della ragazza, vide un cartello stradale con la scritta “Je bent weg van Ommen 66,6 km” che significa: “Siete lontani da Ommen 66,6 km“, che oltre ad essere un nome molto simile ad Omen, titolo originale del film, riporta il numero 666, centrale nella pellicola di Donner. Altri incidenti coinvolsero il film, anche se in modo più indiretto: la stazione della metro di Londra, Green Park, saltò in aria mentre la troupe vi si stava avviando per girare una scena e un aereo precedentemente noleggiato da Donner non venne poi più utilizzato per le riprese e causò, quel giorno, successivamente, la morte di un’intera famiglia.
5. Gioventù bruciata tra i film che hanno portato sfortuna ai protagonisti
Gioventù bruciata è stato definito come uno dei 100 migliori film statunitense di tutti i tempi. Pellicola del 1955 diretta da Nicholas Ray vede nel cast James Dean, Nick Adams, Sal Mineo e Natalie Wood, insieme a molti altri. Nel settembre del 1955 James Dean fu coinvolto in un incidente d’auto che lo uccise a soli 24 anni, all’apice del successo. Anni dopo tutti gli altri 3 attori presenti nel film persero la vita in circostanza misteriose: Nick Adams, molto amico di James Dean, perse la vita nel 1968 a causa di un’overdose di antidolorifici e ancora oggi non è chiaro se sia stato un incidente o un suicidio; nel 1976 Sal Mineo morì a causa di una serie di coltellate, aggredito per strada e l’assassino non è mai stato preso; Natalie Wood, anche questa morte avvolta nel mistero, venne trovata senza vita nelle acque dell’Oceano Pacifico, annegata dopo esser inspiegabilmente scesa in mare con un gommone dallo yatch dove era con suo marito, l’attore Christopher Walken e dove era presente anche il comandante dello yatch.