10 cose che non sapevi su Chinatown
Dieci fatti curiosi su Chinatown, lungometraggio di Roman Polanski con Jack Nicholson uscito nel 1974.
Chinatown è un punto di riferimento estetico e narrativo del cinema contemporaneo. Diretto dal leggendario regista Polanski, il lungometraggio, rilasciato nel 1974, ha saputo raggiungere degli standard straordinari, sia per le meravigliose performance attoriali sia per la sceneggiatura perfetta, dalla quale sono nate decine di momenti memorabili. Ti raccontiamo 10 curiosità che forse non sapevi su Chinatown.
Curiosità su Chinatown di Roman Polanski
1. Nello stile di Raymond Chandler
Roman Polanski ha raccontato di aver avuto l’idea leggendo le opere dello scrittore americano Raymond Chandler, un maestro della letteratura quando si trattava di storie di detective. In particolare, ne ha preso spunto a livello di prospettiva, con le vicende sviluppate dal punto di vista del personaggio principale.
2. Jack Nicholson immancabile
Poiché tutti i fatti avvenuti sono nella prospettiva di Gittes, Jack Nicholson appare in ogni scena della pellicola senza eccezioni.
3. Scommessa vincente
La sceneggiatura porta anche la firma di Robert Towne. Reclutato per occuparsi dell’adattamento de Il grande Gatsby, ricevette una proposta di 125 mila dollari. Sicuro del proprio talento, Towne ne chiese appena 25 mila, a una condizione: che gli permettessero di scrivere una opera originale, anziché limitarsi alla trasposizione di un romanzo.
4. Oggetto di studio
Studi cinematografici hanno inserito in molteplici occasioni la sceneggiatura tra le migliori della settima arte. Essa è oggetto di studio pure nelle accademie di settore.
5. Curiosità su Chinatown: troppa TV fa male!
Jack Nicholson è un fan del basket e uno sfegatato tifoso dei Los Angeles Lakers. Pur di non perdersi una partita, un giorno si portò una TV portatile sul luogo delle riprese. Era talmente deconcentrato che, a seguito di un litigio, Polanski gli ruppe la TV con una scopa.
6. Peccato per il finale…
In diverse interviste Jack Nicholson lo ha definito uno dei suoi film preferiti nella sua carriera sul set, ma di non aver gradito il finale.
7. Le origini di El Macondo
L’edificio El Macondo è stato così chiamato in omaggio al popolo frutto della fantasia del grande scrittore colombiano Gabriel García Márquez.
8. Quel maledetto schiaffo
Dopo una serie di riprese non convincenti, Faye Dunaway esortò Jack Nicholson a schiaffeggiarla per davvero. L’attore non poté andare avanti coi lavori perché si sentiva emotivamente molto male a causa di ciò.
9. Curiosità su Chinatown: niente voce fuori campo
La sceneggiatura originale prevedeva delle voci fuori campo, ma Roman Polanski decise di cancellarle in quanto desiderava puntare soltanto sulla prospettiva del personaggio principale.
10. Un’ispirazione per Nolan
Christopher Nolan l’ha spesso inserito tra i suoi film preferiti e punti di ispirazione, che lo hanno condotto a intraprendere la carrera di regista.