Dellamorte Dellamore: 6 curiosità che non sai sul film
Vero e proprio cult del cinema di genere italiano, Dellamorte Dellamore, tratto dalla penna di Tiziano Sclavi, compie 30 anni nel 2024.
Uscito nel (mai troppo) lontano 1994, Dellamorte Dellamore è divenuto col passare del tempo un vero e proprio oggetto di culto, per gli amanti del cinema dell’orrore, ma ancor più per tutti coloro che sono cresciuto con il mito di Dylan Dog e del suo creatore, Tiziano Sclavi, dalla cui penna è nato il romanzo omonimo, pubblicato nel 1991. Scopriamo alcune curiosità legate al film diretto da Michele Soavi.
Alcune curiosità su Dellamorte Dellamore che forse non sapevate
Andiamo a vedere alcune curiosità legate a questo bizzarro Cult movie del nostro cinema italiano, uno degli ultimi lampi del cinema dell’orrore del nostro Paese, firmato non a caso da un regista allievo di Dario Argento, ovvero Michele Soavi, già regista di horror come Deliria (1987) e La Setta (1991).
1. Dellamorte è anche apparso su Dylan Dog
Molti sanno che c’è un legame tra Dellamorte Dellamore e il celebre fumetto dell’indagatore dell’incubo, se non altro per la paternità dello stesso autore, Tiziano Sclavi. Ma non tutti sanno che il personaggio, protagonista del romanzo omonimo, è anche apparso come personaggio in uno degli albi di Dylan Dog, ovvero nello speciale n.3 del 1989, dal titolo Orrore Nero.
2. La curiosa scelta di Rupert Everett come protagonista
L’attore britannico Rupert Everett fu chiamato ad interpretare il personaggio di Francesco Dellamorte, protagonista di Dellamorte Dellamore, proprio per il suo legame con la figura di Dylan Dog. Nella genesi del personaggio creato da Sclavi per Bonelli Editore c’è, infatti, l’attore inglese come modello per l’aspetto fisico per l’indagatore dell’incubo. In tal senso, quindi si creò un legame ancor più diretto tra la pellicola e le creazioni (sia letteraria che fumettistica) del suo scrittore.
3. L’attore che interpreta Gnaghi
Non tutti sanno che il personaggio di Gnaghi, sorta di braccio destro del nostro Dellamorte, che nel film si esprime solo attraverso il suono della parola “gna”, è interpretato da un musicista francese. Infatti, Francois Hadji-Lazaro (scomparso nel 2023) nasce come polistrumentista e musicista folk negli anni ’70, prima di partecipare come attore ad alcuni film tra cui Delicatessen (1991) di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro, ottenendo il primo ruolo “di spicco” fuori dai confini nazionali proprio in Dellamore Dellamore.
4. Le location di Dellamorte Dellamore
Il film Dellamorte Dellamore è ambientato nell’immaginario paesino di Buffalora, in gran parte nel cimitero dove lavora il nostro Francesco Dellamorte col suo assistente, occupati a fermare le sporadiche incursioni dei “ritornanti”, dei morti inquieti che a causa di una misteriosa epidemia si risvegliano nel giro di sette giorni dalla sepoltura. In realtà, però gran parte del film è girato nel paese di Guardea, in provincia di Terni, Umbria, dove è locato il cimitero. Mentre alcune riprese in esterna sono girate nel piccolo paese di Arsoli, nella provincia di Roma.
5. Gli elogi di Martin Scorsese
Il film di Michele Soavi fu distribuito sul mercato internazionale col titolo di Cemetery Man e sul suolo americano fu abbastanza apprezzato dalla critica, cosa riuscita solo parzialmente, invece, in casa nostra. Tra gli estimatori della pellicola ci fu addirittura il maestro Martin Scorsese che definì Dellamorte Dellamore uno dei migliori film italiani degli anni ’90. E, in effetti, potremmo dire che questo piccolo gioiello – in parte anche sul confine del trash – gioca perfettamente le sue carte tra umorismo nero e un crepuscolare decadimento malinconico, come una sorta di canto del cigno del nostro cinema dell’orrore.
6. Dellamorte Dellamore: da flop a cult
Ad ogni modo, Dellamorte Dellamore non ebbe successo in sala quando uscì, anzi, nonostante un budget non proprio irrisorio, stimato attorno ai 4 milioni di dollari. Tuttavia, il suo status di Cult è cresciuto negli anni a seguire, soprattutto sul versante dell’Home Video. E, ad oggi, è un film pur ancora non troppo noto al grande pubblico, che gode di una corposa schiera di fans nel mondo.