Eyes Wide Shut: 10 curiosità sul capolavoro di Stanley Kubrick
L'ultimo ed ennesimo capolavoro firmato Stanley Kubrick, uscito nel 1999, con protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman
L’ultima fatica di Stanley Kubrick sfida apertamente la censura, analizza il rapporto di coppia ponendo la sessualità e l’incomunicabilità a servizio del procedere claudicante dei due protagonisti, imperfetti, controversi, reali; Eyes Wide Shut, tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler, Traumnovelle, viene distribuito nel 1999, al termine di un interminabile iter produttivo, conclusosi con la scomparsa di uno dei più grandi maestri che la storia del cinema abbia mai avuto la fortuna di vantare. Tom Cruise e Nicole Kidman si concedono totalmente al loro regista, corpo e anima, anima e corpo, noncuranti dell’eccesso ma anzi adagiatisi su di esso facendo sfoggio di una chimica quasi ineguagliabile; coppia in vita che si ritrova su schermo, senza quasi più filtrare ma abbandonandosi al suo cospetto. Partendo dalle ragioni per cui, se Kubrick fosse sopravvissuto al suo film, oggi parleremmo di un’opera differente e andando sempre più in profondità, scavando tra la perversione e l’abbandono agli istinti, indaghiamo uno dei film più discussi e celebri degli ultimi 30 anni, scoprendone le curiosità e ricordandone la portanza.
Leggi anche Eyes wide shut: recensione
1. Eyes Wide Shut: Un progetto concluso in extremis
Morto a causa di un infarto, il 7 marzo 1999, Stanley Kubrick non ebbe occasione di assistere alla distribuzione del suo film, lasciando un grande vuoto per il cinema a pochissimi giorni dalla proiezione del montaggio definitivo. L’abitudine a riprendere in mano le sue opere e a rimaneggiarle costantemente, vistasi per esempio con Shining e 2001: Odissea nello spazio, venne quindi meno, definendo la pellicola come immortalata dal tempo. La protagonista del film, Nicole Kidman, ha dichiarato: “Penso che Stanley avrebbe armeggiato col film per altri 20 anni. Lui non finisce mai. Non è mai abbastanza perfetto“.
Leggi anche Le feste più belle e pazze del cinema
2. Riprese da record
A causa del maniacale perfezionismo del regista, la produzione del film si prolungò di parecchio rispetto alle attese. Nel novembre del 1996, Nicole Kidman, Tom Cruise e l’intera troupe si recarono a Londra per le riprese che, invece dei 2 mesi previsti, andarono avanti per circa 15 mesi consecutivi, entrando all’interno del Guinnes World Record per la durata ininterrotta di riprese più lunga della storia del cinema. Sembra che i due protagonisti avessero firmato dei contratti a tempo indeterminato, in cui si erano messi a completa disposizione per il progetto, indipendentemente dal tempo richiesto per la sua ultimazione.
3. Le fatiche di Tom Cruise
L’attenzione al dettaglio di Kubrick si evince soprattutto dal lavoro fatto con Tom Cruise, talmente in apprensione per le richieste del regista da sviluppare un’ulcera sul set, senza mai dichiararlo apertamente al regista. Basta pensare, giusto a titolo di esempio, che, solamente per fare attraversare una porta all’attore, Kubrick abbia voluto ripetere la scena 95 volte e che, per la scena all’interno della sala da biliardo con il protagonista al fianco di Sydney Pollack, della durata di circa 13 minuti, ci siano volute 3 settimane di riprese e quasi 200 inquadrature differenti.
4. Dov’è stato girato Eyes Wide Shut?
La fobia per gli aerei e per i voli transoceanici costrinse il regista a rimanere a Londra, pur dovendo raccontare una storia ambientata a Manhattan; per mantenersi il più fedele possibile alla realtà, perciò, decise di far allestire una perfetta replica delle strade di New York, inviando persino uno scenografo a misurare le proporzioni e gli spazi della grande mela. L’appartamento del film, invece, è una fedele riproduzione dell’abitazione dello stesso Kubrick a New York, dove viveva con la moglie Christiane Harlan.
5. La scelta dei giusti interpreti
A causa d’incomprensioni con l’autore e, probabilmente, a causa dell’interminabile gestazione dell’opera, Harvey Keitel, che inizialmente avrebbe dovuto interpretare Victor Ziegler (personaggio poi interpretato da Sidney Pollack), abbandonò la produzione sul nascere, proprio come Jennifer Jason Leigh, che era stata scelta per il ruolo di Marion (poi affidato a Marie Richardson). Per quanto riguarda i due volti attorno a cui ruota l’intera vicenda, Kubrick aveva ben chiaro, fin dall’inizio, che si sarebbe dovuto trattare di una coppia sposata e, dopo aver considerato seriamente di affidare l’incarico ad Alec Baldwin e Kim Basinger, virò sul duo Kidman-Cruise.
Ultima curiosità sul cast riguarda Cate Blanchett, presenza nascosta sul set che dà voce alla donna mascherata che và in soccorso a Bill all’interno della casa. Leon Vitali, uno degli assistenti di Kubrick, ha dichiarato: “Ci serviva una voce calda e sensuale che potesse adattarsi perfettamente a quel tipo di scena” ed è certo che l’intercessione della coppia di protagonisti, entrambi in ottimi rapporti con la collega, abbia giocato un ruolo fondamentale.
Leggi anche Cate Blanchett ha fatto segretamente parte dell’orgia di Eyes Wide Shut
6. La presenza di Paul Thomas Anderson sul set
È risaputo che Stanley Kubrick non amasse lavorare sul set con una troupe composta da tanti membri, ma preferisse lavorare con pochi collaboratori fidati. Paul Thomas Anderson, ai tempi regista alle prime armi, che ebbe l’incredibile opportunità di seguire le riprese con un particolare occhio d’interesse verso Tom Cruise, poiché futuro protagonista del suo Mangolia, ammise di aver chiesto a Kubrick “Ma lavori sempre con così poca gente?“, con la pronta risposta del regista: “Perché? Di quante persone avrei bisogno?“
7. Eyes Wide Shut come anti-terapia di coppia
La crisi della relazione tra Tom Cruise e Nicole Kidman, già vociferata antecedentemente rispetto ad Eyes Wide Shut, fu pienamente sfruttata per la buona riuscita del film; l’autore convinse la coppia ad aprirsi e a condividere il loro pensiero sul matrimonio e sulla relazioni, nel tentativo di far aderire le loro problematiche relazionali a quelle di Bill e Alice. I due divorziarono poi nel 2001, secondo molti soprattutto per motivi religiosi, dato che Cruise aveva da tempo aderito a Scientology, mentre la compagna è da sempre molto legata al cattolicesimo.
8. C’è un fondo di verità?
Eyes Wide Shut, liberamente tratto dal romanzo tedesco di Arthur Schnitzler, Traumnovelle, richiama le abitudini e le storie orbitanti attorno alla famiglia Rothschild, una delle più influenti e potenti di tutto il Regno Unito. Le feste organizzate dai celebri banchieri, che si dice ospitassero rappresentanti politici e grandi volti del mondo dello spettacolo, come Audrey Hepburn e Salvador Dalì, erano anch’esse segnate dal vizio, dalla sregolatezza e dalla depravazione di una classe che nell’edonismo e nella perdita d’inibizione trovava l’appagamento dei proprio istinti.
9. Un estremismo contenuto
Il rito orgiastico diviene oggetto di narrazione, la sessualità si fa strumento, viene liberata sullo schermo carica della sua complessità e della sua sua efficacia ma quel che sorprende è che Nicole Kidman ha più volte rivelato di aver girato scene ben più estreme e rappresentativamente controverse assieme a Tom Cruise, scene poi scartate in fase di montaggio, forse perché troppo rischiose in termini di censura.
10. L’ultima parola di Kubrick
La sequenza conclusiva di Eyes Wide Shut racchiude molto del senso del film e vede l’ultimo e risolutore confronto tra Alice e Bill. Il personaggio interpretato da Nicole Kidman regala una delle chiuse più indimenticabili di sempre quando, al marito che dopo una sua provocazion le chiede quale sia l’unica cosa da fare in quel momento, risponde “scopare“. Nella versione originale del film, è un diretto ed inequivocabile “Fuck” ad anticipare i titoli di coda ed questo il vocabolo con cui Stanley Kubrick ha terminato la sua straordinaria carriera.
Leggi anche Eyes Wide Shut: la colonna sonora dell’ultima grande opera di Kubrick