Ghostface: 8 cose che non sai sull’iconico killer di Scream
Ghostface è un villain che affascina in quanto, in ogni film della serie Scream, è stato incarnato da persone diverse che stabilivano una propria relazione con i protagonisti del film. Scopriamo insieme alcune curiosità sull'iconico killer.
Il genere slasher è cambiato per sempre con l’uscita nel 1996 di Scream di Wes Craven. Non solo è stata una nuova interpretazione dei film dell’orrore, ma ha anche introdotto uno degli assassini più memorabili del genere: Ghostface. Tutti e quattro i film di Scream fino ad oggi hanno mostrato l’assassino armato di coltello, anche se in ogni film c’è sempre un personaggio nuovo che si nasconde sotto la maschera. Questo crea un approccio unico allo stereotipo del killer slasher, rendendo indimenticabile l’aspetto di Ghostface. Dal momento che molti fan dell’horror probabilmente torneranno a riscoprire questo franchise con l’uscita nelle sale cinematografiche di Scream VI, adesso sembra un buon momento per scoprire qualche curiosità in più sull’iconico e famigerato villain.
8 curiosità sul leggendario killer di Scream, Ghostface
1. Da dove proviene il nome del killer di Scream, Ghostface
Anche se il nome Ghostface è stato accostato all’assassino del franchise, la sceneggiatura originale non gli aveva attribuito alcun nome. Inizialmente si rivolgevano a lui semplicemente come al killer mascherato, senza alcuna descrizione dell’aspetto. Nel film, la prima a chiamarlo Ghostface è Tatum (Rose McGowan), quando si confronta proprio con l’assassino. Tuttavia, quando Dewey porta il pacco del costume dal negozio alla stazione di polizia, il nome che si intravede sull’etichetta è “Father Death”.
2. A cosa si ispira la maschera di Ghostface
Proprio come altri killer cinematografici mascherati che sono apparsi in precedenza, trovare il volto giusto per Ghostface era essenziale per il successo del film. A quanto pare, ci sono state diverse ispirazioni chiave che hanno contribuito a trovare il look ormai famoso. Molte persone indicano il dipinto “L’urlo” di Edvard Munch come un’ovvia ispirazione. Alcune fonti credono che la maschera sia stata ispirata dai personaggi sulla copertina dell’album dei Pink Floyd “The Wall“, mentre altri pensano che si basi sui personaggi spettrali di un cartone animato di Betty Boop.
3. Ghostface usato per fare degli scherzi sul set di Scream
Il franchise di Scream è uno dei pochi franchise horror ad essere arrivato così lontano con lo stesso regista e cast principale fino al quarto film. Parte del motivo potrebbe essere che tutti si sono divertiti tantissimo durante le riprese. Sul set di Scream 4, Wes Craven ha iniziato uno scherzo in cui qualcuno vestito da Ghostface appariva in scene in cui il killer non doveva apparire con lo scopo di spaventare gli attori.
4. Inizialmente Ghostface doveva essere vestito di bianco
Anche se Ghostface doveva competere con gli aspetti iconici di killer cinematografici quali Jason Voorhees e Michael Myers, adesso il look del personaggio è diventato esso stesso iconico. Proprio per apparire di più come un fantasma, il piano era che il killer indossasse un vestito bianco. L’idea cambiò quando i filmmakers iniziarono a preoccuparsi del fatto che l’estetica potesse indurre le persone a stabilire una connessione tra l’assassino e il Ku Klux Klan.
5. Le vere identità di Ghostface erano tenute strettamente nascoste durante le riprese di Scream
L’aspetto da genere giallo/thriller del primo film era così ben orchestrato che diventò via via più difficile scioccare i fan con la vera identità dell’assassino nei sequel. In Scream 2, quel lavoro è diventato ancora più arduo quando una comparsa fece trapelare la sceneggiatura online. Sebbene la fuga di notizie abbia reso necessario che il sequel venisse sottoposto a massicce riscritture, le identità degli assassini rimasero al sicuro. La sceneggiatura trapelata includeva una falsa rivelazione mentre il vero finale fu tenuto segreto anche agli attori fino al giorno delle riprese.
6. I piani originali per Ghostface in Scream 3 erano molto diversi
Anche se Billy Loomis avrebbe potuto essere considerato il Ghostface più importante, Matthew Lillard ha rubato lo spettacolo nei panni di Stu. Una volta che la verità viene rivelata, la performance di Lillard diventa gloriosamente instabile, diventatando uno dei preferiti dal pubblico. Data la popolarità del personaggio, Stu doveva originariamente tornare nel franchise in Scream 3. L’idea originale era che Stu stesse organizzando un nuovo gruppo di Ghostface del liceo mentre era in prigione. Tuttavia, in seguito al massacro della Columbine, l’idea degli assassini delle scuole superiori è cambiata e il ritorno di Stu è stato eliminato.
7. Ghostface non è apparso subito nelle locandine di Scream
Sebbene ci fossero alcuni disaccordi iniziali su come dovesse apparire la maschera, non c’è dubbio che adesso sia diventata il simbolo di questi film. Ad oggi è impossibile guardare quella maschera e non ricordare il franchise di Scream. Stranamente, il franchise ha impiegato un po’ di tempo per riconoscere il valore di marketing della maschera. Proprio per questo motivo, solo al quarto film della serie la maschera è effettivamente apparsa sulla locandina. Il primo film ha evitato Ghostface per mantenere l’aspetto segreto e la popolarità della locandina originale è stata replicata nei primi due sequel.
8. Di chi è la voce al telefono?
Nonostante non si sia mai visto sullo schermo, l’attore Roger Jackson è una delle persone più importanti responsabili di aver dato vita a questo assassino. In tutti e quattro i primi film, Jackson ha fornito la voce di Ghostface mentre l’assassino schernisce la vittima al telefono. Jackson ha fatto un ottimo lavoro nel fornire una voce normale, ma tagliente. Durante le riprese del primo Scream, Jackson era effettivamente dall’altra parte del telefono mentre Neve Campbell e Drew Barrymore stavano girando le loro scene. Tuttavia, Wes Craven ha insistito che Jackson non incontrasse mai gli attori in modo che la loro reazione alla voce fosse genuina.