Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, 3 curiosità sulla serie TV Prime Video
La prima stagione è uscita nell'autunno del 2022.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha rappresentato un momento importante nella storia recente della serialità televisiva per almeno due motivi: l’impatto che il mondo tolkieniano ha sempre avuto sul pubblico (si pensi alla celebratissima trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson) e lo sforzo economico che Prime Video ha messo in campo per accaparrarsi i diritti di sfruttamento del legendarium di Tolkien e fissare il primo tassello di un mondo che verrà ulteriormente esplorato nei prossimi anni. Addentriamoci nelle pieghe della prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere e scopriamo alcune curiosità sulla celebre serie tv prodotta da Prime Video.
1. Uno sforzo economico da record
Dal momento che ne abbiamo già fatto menzione, partiamo proprio da qui, dai costi record che sono serviti per realizzare la prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Non si conoscono le cifre esatte, ma pare che Prime Video abbia speso la bellezza di un miliardo di dollari per la realizzazione degli otto episodi della prima stagione. 250 milioni sono serviti solamente per ottenere i diritti di sfruttamento dell’opera di Tolkien, mentre il resto è andato in produzione e marketing. Con la folle cifra spesa, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è diventata la serie tv più costosa di sempre. E sarà davvero difficile batterla. Giusto per fare un confronto con l’altra serie televisiva dello scorso autunno, House of the Dragon, il budget a disposizione per il prequel de Il trono di spade era di 20 milioni a episodio. Vale a dire che per realizzare la serie tv HBO ha speso circa 200 milioni, praticamente un quinto di quanto speso da Amazon. Se letta sotto questa luce, la cifra diventa ancor più impressionante.
2. Misure di sicurezza di un certo peso
Spendi un miliardo di dollari per ottenere una cosa e poi non tenti di tutto per proteggerla? Deve essere stato pressappoco questo il ragionamento fatto da Jeff Bezos che dopo aver acquistato i diritti di sfruttamento delle opere di Tolkien ha deciso di mettere in campo misure di sicurezza incredibili affinché non trapelassero informazioni sull’adattamento in corso. Pare addirittura che gli sceneggiatori si riunissero in una camera blindata, con una guardia all’ingresso che aveva il compito di controllare le impronte digitali. Sembrano misure esagerate, ma a ben contare hanno funzionato dal momento che si è sempre saputo molto poco su Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere e non sono trapelati spoiler. Cosa assai rara in questi ultimi anni.
3. Una location familiare: la Nuova Zelanda
Se la location di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere vi risulterà familiare, non spaventatevi: lo è. Lo è perché la produzione ha deciso di girare la serie in Nuova Zelanda, quella Nuova Zelanda già scelta da Peter Jackson come ambientazione delle trilogie de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit. Insomma, la Nuova Zelanda è ormai diventata di casa quando si parla di Tolkien. Anche molti attori della serie tv sono neozelandesi, così com’era successo ai tempi di Jackson. Cambiano le stagioni, cambiano gli interpreti, cambiano i soldi e la posta in gioco, ma i paesaggi mozzafiato neozelandesi sono una costante. È davvero difficile non farsene conquistare ogni volta.