Il richiamo della foresta (2020): l’eccezionale storia del cane protagonista Buck, fra resilienza e… CGI!

L’adattamento cinematografico de Il Richiamo della Foresta del 2020 porta sul grande schermo l’iconica storia di avventura di Jack London, offrendo una nuova interpretazione del cane protagonista, Buck. Ma forse non sapete una cosa su quest’ultimo: si tratta di un cane straordinario chiamato Buckley, reso vivo attraverso una combinazione di talento e tecnologia CGI.

Come è stato creato Buck in Il richiamo della foresta

La storia di Buck, un cane viziato che viene strappato dalla sua confortevole vita in California per essere venduto come cane da slitta nel selvaggio nord, affascina e coinvolge il pubblico sin dalle prime scene. Mentre viaggia sempre più lontano nelle terre selvagge del Canada e dell’Alaska, In Il Richiamo della Foresta Buck si trova intrappolato tra la civilizzazione e la natura selvaggia, affrontando sfide fisiche ed emotive che mettono alla prova la sua forza interiore.

Interpretato da Harrison Ford nel ruolo di John Thornton, un esperto uomo della vita all’aria aperta e cercatore d’oro nel Klondike in cerca di fortuna, Buck trova in Thornton un mentore e un amico prezioso. La loro relazione è il cuore pulsante di Il Richiamo della Foresta, diventando presto un legame che si sviluppa e si rafforza nel corso delle loro avventure.

Ma ciò che rende veramente straordinario il personaggio di Buck è il modo in cui è stato portato in vita sullo schermo. Grazie alla magia della CGI, Buckley è stato reso in modo realistico, combinando l’interpretazione di un acrobata e coreografo cinematografico, Terry Notary, con la tecnologia digitale avanzata. Notary ha trascorso giorni a studiare i movimenti e i comportamenti canini, cercando di catturare l’essenza e l’emozione di Buck con sorprendente precisione.

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