L’attimo fuggente: 10 curiosità sul capolavoro senza tempo con Robin Williams
Il 21 luglio del 1951 nasceva a Chicago Robin Williams. Per omaggiarlo scaviamo nel profondo di uno dei suoi film più amati: ecco 10 incredibili curiosità su L’attimo fuggente.
Robin Williams (21 luglio 1951 – 11 agosto 2014) è stato tra gli attori più poliedrici e talentuosi del cinema hollywoodiano. Sin dal suo esordio come stand-up comedian – e al conseguente successo dovuto allo show Mork & Mindy – Williams si è fatto immediatamente amare dal pubblico grazie alla sua straordinaria energia comica – tra improvvisazioni, imitazioni e gag – per poi essere apprezzato, più tardi, anche come attore drammatico, rivelando una sensibilità e un calore unici nel loro genere.
Parlare della prosperosa carriera di quest’uomo intelligente, talentuoso e sensibile sarebbe impossibile senza tralasciare titoli fondamentali – per citarne alcuni Good Morning, Vietnam (1987), La leggenda del re Pescatore (1991), Hook – Capitan Uncino (1991), Will Hunting – Genio ribelle (1997) – ma c’è stato un film che forse più di altri ha reso Robin Williams immortale. Un’interpretazione così profonda, passionale e commovente da renderlo un’icona: quella dell’indimenticabile Professor Keating nell’ormai cult L’attimo fuggente (1989).
Quando Williams morì il 11 agosto del 2014 – lasciando nel mondo dello spettacolo un vuoto incolmabile – molti dei principali quotidiani e telegiornali lo salutarono con i celebri versi di Walt Whitman, che a pronunciarli oggi mettono ancora i brividi: “O Capitano! Mio Capitano!
Scaviamo nel profondo del capolavoro di Peter Weir, attraverso 10 incredibili curiosità che vi faranno apprezzare ancora di più L’attimo fuggente.
1. L’attimo fuggente è liberamente ispirato alla vita dello sceneggiatore Tom Schulman
L’attimo fuggente è stato scritto da Tom Schulman, autore anche di altri celebri successi del cinema, tra cui Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Tutte le manie di Bob e Due candidati per una poltrona. Si tratta della prima sceneggiatura che l’artista vendette a Hollywood ma non la prima che scrisse, essendo all’epoca già autore di quattro precedenti sceneggiature.
Non tutti sanno che l’amatissimo film con protagonista Robin Williams nei panni dell’indimenticabile e anticonformista docente di letteratura John Keating, è in parte basato sull’esperienza di Schulman alla Montgomery Bell Academy, una scuola privata che si trova a Nashville, in Tennessee. Molti dei personaggi che conosciamo ne L’attimo fuggente sono ispirati a persone reali che lo sceneggiatore ha incontrato durante i suoi anni di studio.
2. Il personaggio di John Keating è basato su due professori dello sceneggiatore Tom Schulman
Schulman nel delineare il personaggio di John Keating, il carismatico docente di letteratura protagonista del film, si è lasciato ispirare da due suoi docenti della Montgomery Bell Academy: Harold Clurman, insegnante del laboratorio per attori e registi, e Samuel Pickering, professore di inglese.
Mentre gli ispirati discorsi di Keating sono un omaggio a Clurman, il suo stile eccentrico ed anticonformista è invece riconducibile all’atteggiamento del professor Pickering. Lo stesso Pickering scrisse in un suo saggio che a volte parlava ai suoi studenti mentre era in piedi su una scrivania (proprio come Keating) o su un secchio della spazzatura. Uno dei suoi ex allievi ha inoltro ricordato che, in un’occasione, il docente lo fece stare in piedi su una sedia, incoraggiandolo ad applaudire ogni volta che la classe pronunciava la frase “mai più” durante la lettura de Il Corvo di Edgar Allan Poe.
3. L’attimo fuggente: il musical
Inizialmente la casa di produzione Touchstone Pictures – marchio della Walt Disney Studios – considerò l’idea di trasformare la sceneggiatura di Schulman in un musical coming-of-age intitolato The Sultans of Strut, riprendendo lo stile del celebre Fame (1980). Fortunatamente questa idea è stata accantonata quasi immediatamente.
4. Cercarsi regista disperatamente
L’attimo fuggente ebbe come primo regista lo statunitense Jeff Kanew (La rivincita dei nerds), che aveva in mente l’attore Liam Neeson per interpretare il professor Keating. Come sappiamo, la scelta del protagonista cadde infine su Robin William, che tuttavia si mostrò riluttante a collaborare con il primo regista designato. L’attore decise infatti di non presentarsi il primo giorno di riprese, lanciando il chiaro segnale di non voler lavorare con Kanew.
La produzione subì uno stop di un anno. Durante quel periodo Dustin Hoffman si propose come regista e interprete principale ma a causa dei conflitti con la produzione abbandonò il progetto. Solo a quel punto la direzione del film passò all’australiano Peter Weir – che più tardi avrebbe diretto anche il fortunato The Truman Show -, mentre il ruolo del professor Keating andò definitivamente a Robin Williams.
5. La morte del professor Keating
Il film è piuttosto fedele alla sceneggiatura di Schulman, tranne che per un dettaglio piuttosto importante. Nel testo originale i ragazzi scoprono che Keating ha un tumore. Schulman pensò di inserire questa scena per spiegare al pubblico il motivo per cui il professore era così determinato a “cogliere l’attimo”. Tuttavia, questa idea non piacque a Weir, che credette che il film avrebbe avuto un impatto maggiore senza fornire troppe motivazioni, dicendo semplicemente a Schulman: “Non devi spiegarlo”.
6. La neve è gratis!
Inizialmente le riprese del film avrebbero dovuto tenersi a Roma, in Georgia. Tuttavia, il regista credette che un’ambientazione innevata avrebbe aiutato a creare l’atmosfera da scuola privata del New England. Dal momento che la neve finta è un oggetto di scena piuttosto costoso, la produzione scelse più semplicemente di spostare le riprese nel Delaware, dove la neve è gratis!
7. Robin Williams: il talento dell’improvvisazione
Robin Williams stava passando un periodo difficile durante i mesi di ripresa del film, essendo in procinto di divorziare dalla prima moglie, Valerie Velardi. Pertanto durante i primi ciack l’attore era spesso teso se non addirittura goffo. Weir, conoscendo le enormi potenzialità di Williams, gli consigliò semplicemente di improvvisare, di mettere in scena ciò che avrebbe voluto insegnare alla classe. Facendo tesoro del consiglio, l’attore cominciò a leggere Shakespeare imitando le voci di Marlon Brando e John Wayne. La scena venne così bene da essere inserita nel film. Si stima che Robin abbia improvvisato circa il 15% delle sue battute.
8. Gli attori obbligati a vivere insieme
Dal momento che gran parte della forza del film risiede nell’intenso legame che unisce gli studenti del collegio, Weir invitò i giovani attori a vivere insieme nelle due settimane prima dell’inizio delle riprese, per conoscersi meglio e iniziare a legare. In quei giorni i ragazzi dovettero tagliarsi i capelli e studiare la cultura degli anni Cinquanta: film, programmi radiofonici, musica.
Per ottenere delle interpretazioni sentite ed autentiche, il regista scelse di girare la pellicola seguendo l’ordine cronologico dettato dalla sceneggiatura. Secondo Weir, seguire il copione passo dopo passo avrebbe aiutato gli attori a comprendere l’evoluzione del loro rapporto con il professor Keating e con gli altri studenti. Una decisione piuttosto inusuale: generalmente le scene ambientate sullo stesso set vengono girate insieme per abbassare i costi. Inoltre, al fine di ottenere delle emozioni quanto più realisiche, Weir impedì all’attore Robert Sean Leonard di tornare sul set dopo la morte del suo personaggio, poiché era importante che il cast sentisse davvero la sua mancanza.
9. Ethan Hawke: “Pensavo che Robin mi odiasse”
L’attimo fuggente è stato il trampolino di lancio di Ethan Hawke, all’epoca 18enne. L’attore ha raccontato nel corso di un’intervista per Variety, di aver preso molto seriamente il ruolo e che sul set non rideva mai, tanto da essere spesso preso in giro da Robin Williams: “Pensavo che Robin mi odiasse. Aveva l’abitudine di fare un sacco di battute sul set. Avevo 18 anni e lo trovavo incredibilmente irritante. Lui non la smetteva e io non ridevo per niente di quello che faceva”.Hawke ha poi aggiunto che, con sua grande sorpresa, fu proprio Williams ad aiutarlo ad ottenere il suo primo agente – non uno qualunque, il suo – il quale lo contattò non appena terminate le riprese del film: “Robin è convinto che diventerai qualcuno e che dovrei metterti sotto contratto”.
10. L’attimo fuggente: il film preferito di Robin Williams
Come abbiamo scritto poc’anzi, Robin Williams durante le riprese del film stava attraversando un bruttissimo periodo dovuto al suo imminente divorzio. Dopo essersi rilassato sul set, grazie ai preziosi consigli di Peter Weir, l’attore riuscì a farsi trasportare da tutta l’essenza di quella delicata pellicola, che si prese un posto speciale nel suo cuore, come ha raccontato lui stesso in un’intervista: “C’era qualcosa che portava le persone ben oltre il film stesso. Ho incontrato un ragazzo che mi ha detto: Mr. Williams, ho visto il film: lavoravo per una grande azienda, mi sono tolto l’abito, l’ho bruciato e ora possiedo una galleria d’arte”.