M3gan: 5 curiosità che non sai sull’horror prodotto da James Wan
La pellicola, diretta da Gerard Johnstone, reinventa il concetto di bambola assassina. Disponibile nella serata del 14 agosto 2023 direttamente su Sky.
M3gan è il film diretto in particolare da Gerard Johnstone (The New Legends of Monkey, Housebound) con la sceneggiatura di Akela Cooper (Malignant, Hell Fest) su soggetto di James Wan (The Conjuring – L’evocazione, Aquaman) che ha firmato, tra le altre cose, anche la produzione del progetto con la sua Blumhouse Productions. Un titolo davvero peculiare che reinventa, con intelligenza, il concetto di bambola assassina, calandolo in un contesto alternativo.
M3gan, infatti, vede al centro della storia niente di apparentemente soprannaturale ovvero una sorta di riproduzione umana di una bambina, costruita solamente con la tecnologia che, purtroppo, perde totalmente la bussola e inizia lentamente un declino meccanico. In occasione del lancio su Sky del film il 14 agosto 2023, in particolare alle 21:15 su Sky Cinema Uno HD e alle 21:45 su Sky Cinema Suspence HD, andiamo a scoprire 5 curiosità proprio sulla realizzazione.
1. M3gan e il cast
Cominciamo parlando del cast di M3gan che in realtà vede nomi molto importanti dello star system anche perché sappiamo bene che coinvolgere un cast di star già rodate all’interno di un lungometraggio spinge chiaramente con più facilità l’utenza a recuperare la realizzazione. Cominciamo con Amie Donald, l’interprete della bambola, che nonostante la giovane età, l’abbiamo vista in Sweet Tooth (2023); Allison WIlliams, vista in Get Out (2017) nel ruolo di Rose Armitage, è apparsa recentemente anche in Horizon Line – Brivido ad alta quota (2020) e Una serie di sfortunati eventi (2018-2019); Violet McGraw, anche lei giovanissima, è apparsa nella serie The Haunting of Hill House (2018) oltre ad incarnare una Giovane Helena in Black Widow (2021); Ronny Chieng lo abbiamo già visto nel mondo Marvel, nello specifico all’interno di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli dove ha impersona Jon Jon.
2. M3gan e il divieto di visione
Non deve stupire, ovviamente, visto che M3gan è di fatto un horror moderno, che ha incontrato diverse limitazioni per la visione in giro per il mondo. Andando più nello specifico, la pellicola è stata vietata ai ragazzi che non hanno compiuto ancora i 14 anni di età. Una scelta, quindi, che si colloca a metà, tra un divieto forte e uno morbido, anche perché il progetto, perché quanto abbia tematiche forti e disturbanti, non è tra gli horror più terrificanti e ossessivi di sempre, ritagliando anche un po’ di spazio a della sana ironia nera che stempera leggermente il tono del film.
3. L’idea dietro il film
La storia dell’ideazione di M3gan è decisamente particolare: a raccontarlo alla stampa è stato lo stesso Wan, che ha svelato che, a detta sua, non c’erano sufficienti film sulle bambole assassine, ma che voleva variare un pochino la formula solita: “Invece di darle una dimensione soprannaturale, abbiamo pensato che potesse essere più interessante donarle una componente tecnologica.” Il regist Gerard Johnstone ha poi aggiunto in un’altra intervista: “Dal mio punto di vista c’è anche un po’ di Pinocchio nel DNA di M3gan, con Gemma nelle vesti di un moderno Geppetto”. Insomma, il concept iniziale da un lato voleva assolutamente cercare di risolvere questo questo vuoto cinematografico di scarsi e pochi progetti con questo tema ed inoltre voleva cercare di ravvivare il tema stesso, inserendo degli elementi apparentemente inconciliabili.
4. I temi della pellicola
Proprio grazie a questa declinazione moderna, la pellicola ha consentito di affrontare dei temi solitamente estranei alle bambole assassine soprannaturali, toccando quindi riflessioni decisamente più attuali e in linea con i nostri tempi. Cominciamo con il ritmo di vita più frenetico della civiltà moderna che spesso costringe i genitori ad affidarsi a tutori esterne per badare ai propri bambini; non deve inoltre sfuggire la forte presenza della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale, che hanno un ruolo sempre più preponderante nella nostra vita. A tal proposito, ecco le parole del produttore su questo argomento: “Ci affidiamo alla tecnologia in un modo quasi acritico. Se questi strumenti decidessero di ribaltare gli equilibri e attaccarci vivremmo una dimensione orribile. Questa è la prospettiva che abbiamo provato a catturare con M3gan.”
5. La creazione di M3gan
Arriviamo all’ultima interessante curiosità sulla realizzazione che riguarda, invece, la costruzione fisica della bambola che vediamo all’interno della pellicola. Mettendo da parte per un attimo il coinvolgimento di Amie Donald che ovviamente ha contribuito a rendere la bambola più umana possibile, l’obiettivo iniziale era quello di rendere una semplice bambola qualcosa di inquietante, puntando dapprima sullo sguardo. Il risultato finale è stato davvero sorprendente perché tutto il gruppo di effetti visivi, scenografia ed animazione sono arrivati ad un compromesso stupefacente tra tecnologia e lato umano che incuriosisce per tutta la durata del film. Questo mix è stato realizzato, nel dettaglio, giocando sulla pelle e carnagione, capelli, occhi e sopracciglia e ciglia, portando allo spettatore a chiedersi effettivamente se si tratta di una figura reale o meno.
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