Chi era Napoleone Bonaparte? 8 curiosità da sapere prima di vedere il film di Ridley Scott
Chi era Napoleone Bonaparte? Abbiamo raccolto alcune informazioni sul suo conto, così da farvi arrivare preparati alla visione di Napoleon, il film di Ridley Scott al cinema dal 23 novembre 2023.
Napoleon, il film diretto da Ridley Scott, nelle sale cinematografiche dal 23 Novembre 2023, ruota attorno a uno dei personaggi stori più affascinanti e conosciuti: Napoleone Bonaparte. Ma chi era davvero questo condottiero? Abbiamo cercato di raccogliere per voi alcune delle informazioni più richieste e spesso sconosciute sul suo conto: imprese, hobby, curiosità, scoperte, corporatura e origini: ecco tutto quel che c’è da sapere!
1. Le origini di Napoleone
Napoleone Bonaparte, noto semplicemente come Napoleone, nacque il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, che all’epoca era una repubblica genovese. La sua famiglia era di origine nobile ma relativamente modesta. Suo padre, Carlo Buonaparte, era un avvocato e politico, mentre sua madre, Letizia Ramolino, proveniva da una famiglia più agiata. Napoleone ricevette una formazione iniziale in Corsica, ma la sua famiglia fu coinvolta nelle turbolenze politiche dell’isola e, nel 1779, si trasferirono a Mainland France. Studiò alla scuola militare di Brienne e successivamente all’École Militaire di Parigi. Si distinse come ufficiale d’artiglieria durante la Rivoluzione francese e guadagnò rapidamente fama grazie alle sue abilità militari. Durante il colpo di Stato, Napoleone prese il potere in Francia come Primo Console. Nel 1804, si autoproclamò imperatore dei francesi. La sua ascesa al potere segnò l’inizio del periodo noto come l’epoca napoleonica.
2. Il suo vero nome
Il vero nome di Napoleone Bonaparte è in effetti Napoleone Buonaparte. La differenza nella forma del nome si deve principalmente a questioni di trascrizione e di cambiamenti linguistici nel tempo. Napoleone nacque il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, che all’epoca era una provincia francese. Inizialmente il generale si firmava come Buonaparte ma, nel tempo, iniziò a firmarsi come Bonaparte. Non si è ancora certi del perchè di questa scelta ma molti pensano che sia dovuta a un tentativo di eliminare ogni traccia delle sue origini italiane dal nome.
3. Cosa piaceva a Napoleone? I suoi hobby
Nonostante Napoleone Bonaparte sia noto per essere stato molto impegnato nella sua carriera militare e politica, aveva anche molti interessi personali e hobby che coltivava nel suo tempo libero. Napoleone era un appassionato lettore, tanto che fu autore anche un libro, Clisson et Eugenie, che rimase inedito fino al 1920. Si dilettava giocare a scacchi, sia con i suoi ufficiali sia contro se stesso: si diceva, infatti, che durante le notti travagliate facesse lunghe partite da solo. Ma non sono solo questi gli hobby e le passioni di Bonaparte: il generale amava la musica e l’arte. Tra tutti i tipi di arte, preferiva l’opera e il teatro. Ogni volta che poteva, Napoleone si recava a teatro per assistere a tragedie, opere liriche e spettacoli di ogni tipo. In particolare, però, il suo genere teatrale preferito erano la commedia francese e il melodramma italiano.
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4. Le scoperte di Napoleone
Napoleone non è tra i condottieri conosciuti per aver fatto delle scoperte geografiche, tuttavia ci sono delle scoperte più pratiche fatte dal generale che hanno avuto impatti importanti sui nostri giorni. Forse non molti lo sanno ma se oggi abbiamo il cibo in scatola è, in parte, grazie a Napoleone. Nel 1795, Bonaparte lanciò una gara: 12.000 franchi a chi avesse trovato un modo per conservare correttamente il cibo per le sue armate. A trovare la soluzione fu il pasticciere Nicolas François Appert, il quale ideò il metodo di cottura del cibo in vasetti a vetro con chiusura ermetica: fu proprio così che nacque il primo cibo in scatola. Ma le scoperte di Napoleone non finiscono qui: se ad oggi, in parte, conosciamo la cultura egizia è proprio grazie a lui. Fu solo durante la spedizione di Napoleone in Egitto che venne scoperta, da parte di un ufficiale francese, la Stele di Rosetta, una tavola di granito dove accanto i geroglifici c’era il testo in greco. Fu proprio questa scoperta ad aiutare i linguisti ad iniziare a capire e tradurre i geroglifici.
5. Cosa pensava Napoleone degli italiani?
Le opinioni di Napoleone Bonaparte nei confronti degli italiani erano varie e complesse, influenzate da considerazioni politiche, militari ed economiche durante il periodo in cui ha esercitato il suo dominio sulla Francia e su gran parte dell’Europa. Inizialmente, Napoleone considerava gli italiani come alleati potenziali nella sua lotta per il dominio in Europa. Lo stesso condottiero si definì italiano, per la precisione toscano, visto le origini della sua famiglia. Ma attenzione a non cadere in inganno: Bonaparte sapeva benissimo di dover cercare il sostegno italiano, e per questo stava ben attento a cosa dire, tuttavia sembra che lui stesso non vedesse di buon occhio gli italiani. Certo, era affascinato dalla nostra cultura e veniva spesso in Italia ma in più di un’occasione si era fatto scappare qualche commento sulla disobbedienza degli italiani. Nonostante questo molti erano gli italiani che credevano nell’ascesa al potere di Napoleone, il più noto tra tutti è, sicuramente, Manzoni, il quale ha dedicato al condottiero la nota poesia Il 5 Maggio.
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6. Il vero nome del cavallo di Napoleone
Il cavallo più famoso di Napoleone Bonaparte era chiamato Marengo. Il nome Marengo fu scelto in onore della battaglia di Marengo, che si svolse il 14 giugno 1800 in Italia e si concluse con una vittoria di Napoleone. Era un cavallo grigio di razza araba e divenne il fedele destriero di Napoleone durante molte delle sue campagne militari, inclusa la celebre battaglia di Austerlitz nel 1805. Dopo la caduta di Napoleone e il suo esilio a Elba , Marengo fu catturato dalle forze britanniche e, dopo la sua sconfitta, Marengo fu portato in Inghilterra e trascorse il resto della sua vita a stud, morendo nel 1831. Il suo scheletro è attualmente esposto presso il Museo di Cavalleria a Leeds, nel Regno Unito.
7. Per cosa è famoso Napoleone?
Napoleone Bonaparte è diventato celebre per diverse ragioni, molte delle quali sono legate alle sue notevoli realizzazioni politiche e militari durante il periodo napoleonico. Gran parte della sua fama è stata costruita principalmente sulle sue straordinarie campagne militari e, soprattutto, per aver reso la Francia un impero vasto e potente. Ma probabilmente ciò che ha reso Napoleone veramente noto è stato l’istituzione del Codice Civile, noto anche come Codice Napoleone. Quest’ultimo ebbe un impatto significativo sulla struttura legale e sociale della Francia e influenzò profondamente altri sistemi giuridici in tutto il mondo. Una delle sue riforme più rilevanti riguardò le regole di successione, stabilendo l’obbligo di dividere una parte delle eredità in modo equo tra i discendenti.
Tuttavia, il Codice non era privo di controversie. In particolare, Napoleone inserì disposizioni che sottoponevano la donna a una posizione di totale sottomissione all’uomo, richiedendo assoluta obbedienza. Parallelamente a queste riforme legali, Napoleone contribuì notevolmente allo sviluppo dell’istruzione superiore. Introdusse i licei statali, istituzioni impegnative riservate ai giovani di buona famiglia o di eccezionale talento. Questi licei, finanziati dal governo attraverso le tasse, erano pubblici, con docenti dipendenti dallo Stato, anticipando il modello di istruzione superiore attuale.
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8. Quanto era alto Napoleone
Si è spesso sostenuto che Napoleone fosse di bassa statura. Tuttavia, la realtà è diversa: gli storici concordano sul fatto che avesse un’altezza di circa 1,68 metri, superiore di 3 centimetri rispetto alla media francese del suo tempo. Con gli standard di oggi Napoleone non sarebbe di certo stato considerato un uomo molto alto, ma lo era abbastanza per il suo tempo. La descrizione di Napoleone come un nanerottolo è stata interpretata dagli inglesi come un tentativo di sminuire la sua fama sui campi di battaglia e derivata da alcuni aneddoti che circolavano a riguardo.
9. La morte di Bonaparte
Napoleone Bonaparte non fu ucciso da un individuo specifico. Morì il 5 maggio 1821 sull’isola di Sant’Elena, un territorio britannico remoto nell’Oceano Atlantico, dove era stato esiliato dopo la sua sconfitta definitiva a Waterloo nel 1815. La causa ufficiale della morte di Napoleone è stata attribuita a un’ulcera perforante allo stomaco. Tuttavia, nel corso degli anni, sono stati avanzati diversi dubbi e teorie sulla sua morte. Alcuni hanno suggerito avvelenamento da arsenico come possibile causa, ma la maggior parte degli storici e degli esperti medici considera la versione ufficiale come la più plausibile.
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