10 Oscar immeritati che hanno fatto discutere attori e attrici
E capita più spesso di quanto si creda.
Insomma, alla fine si tratta di una giuria composta da un sacco di uomini e di donne, quindi di persone fallibili. E come tutto ciò che è governato dall’uomo è destinato a causare polemiche e discussioni. Nemmeno gli Oscar sono esenti. Ci sono stati casi in cui le assegnazioni delle statuette hanno fatto discutere. Siete curiosi? Volete scoprire i casi più clamorosi? Leggiamo insieme il pezzo.
1. Gwyneth Paltrow per Shakespeare in love tra gli Oscar immeritati che hanno fatto discutere attori e attrici
Forse lo scandalo degli scandali in tema Oscar. È il 1999 e un po’ a sorpresa il film Shakespeare in love si aggiudica ben 7 statuette su 13 nomination. Il premio che più fa discutere è quello assegnato come miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow, che offre una prova decente ma certo non memorabile. Specie se si considera che tra le rivali c’era la mastodontica Cate Blanchett di Elizabeth. Solo in tempi recenti si è scoperto che gran parte del merito (o della colpa) di questi premi si deve all’opera di intensa persuasione portata avanti da Harvey Weinstein.
2. Cuba Gooding Jr., Jerry Maguire
Non ce ne voglia Cuba Gooding Jr., la cui prova in Jerry Maguire è più che buona. Ma quell’anno, nella categoria degli attori non protagonisti, ce n’erano almeno un paio di molto più convincenti. Insomma, vogliamo dimenticare William H. Macy in Fargo o Edward Norton in Schegge di paura?
3. Art Carney, Harry e Tonto
Anno 1974. La cinquina dei candidati alla migliore interpretazione protagonista maschile è roba che fa tremare i polsi: Jack Nicholson per Chinatown, Al Pacino per Il Padrino – Parte II, Dustin Hoffman per il biografico Lenny e Albert Finney che ha interpretato magnificamente Hercule Poirot in Assassinio sull’Orient Express. Chi sia aggiudica l’Oscar? Art Carney per Harry e Tonto. Una scelta oltremodo discutibile.
4. George Clooney per Syriana tra gli Oscar immeritati che hanno fatto discutere attori e attrici
Un altro Oscar che ha fatto molto discutere è stato quello assegnato nel 2006 a George Clooney, come miglior attore non protagonista del film Syriana. Non tanto per la prova di Clooney, ma perché in cinquina c’era un attore decisamente più indicato per il premio: il Jake Gyllenhaal di I segreti di Brokeback Mountain.
5. Lo strano intreccio tra Russell Crowe e Denzel Washington
Russell Crowe e Denzel Washington hanno entrambi vinto un Oscar, ma nell’anno e per il film sbagliato. Di più, si potrebbe aggiungere che uno l’ha rubato all’altro e viceversa. Nel 2001 Crowe vince l’Oscar grazie a Il gladiatore. Ma c’è una prova molto più convincente, che non viene nemmeno nominata in cinquina, ed è quella di Washington per Hurricane – Il grido dell’innocenza. L’anno successivo, per fare ammenda, l’Academy premia con la statuetta proprio Denzel Washington per Training Day. Ma chi meritava di vincere l’Oscar quell’anno? Esatto, proprio Russell Crowe per la splendida prova in A beautiful mind.
6. Jennifer Lawrence per Il lato positivo tra gli Oscar immeritati che hanno fatto discutere attori e attrici
Jennifer Lawrence ha vinto un Oscar per il film sbagliato. Ancora una volta, come nel caso Crowe-Washington, l’Academy ha sbagliato anno: avrebbero dovuto darle l’Oscar – vinto per Il lato positivo – l’anno prima, grazie alla prova offerta in Un gelido inverno.
7. Kate Winslet, The Reader
Kate Winslet è una grandissima attrice e le sette nomination agli Oscar lo dimostrano. Di sette round uno lo ha vinto, nel 2009, grazie a The Reader. Posto che possiamo tranquillamente affermare che quell’anno in cinquina c’erano molte candidate forti, ma davvero quella di The Reader è stata la migliore interpretazione di Kate Winslet? Sinceramente, abbiamo qualche dubbio.
8. Al Pacino, Profumo di donna
Forse a Kate Winslet è stato dato una specie di premio alla carriera con The Reader per risarcirla di tutte le volte che non è stata premiata, pur meritandolo. Un po’ come è successo ad Al Pacino con Profumo di donna, grazie al quale ha vinto il suo unico Oscar. Forse anche in questo caso l’Academy ha voluto risarcire l’attore per non averlo premiato in passato, come per Il Padrino – Parte II, Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani.
9. Judi Dench, Shakespeare in love
Con Shakespeare in love abbiamo cominciato e con Shakespeare in love praticamente finiamo. Perché l’opera di intensa persuasione attuata da Harvey Weinstein beneficia anche Judi Dench che con appena otto minuti di screentime si porta a casa la statuetta.
10. Marisa Tomei per Mio cugino Vincenzo tra gli Oscar immeritati che hanno fatto discutere attori e attrici
Mio cugino Vincenzo è un film assolutamente dimenticabile. Eppure, una giovane Marisa Tomei è riuscita a vincere l’Oscar come migliore attrice non protagonista per questo ruolo, nel 1993. Le malelingue dicono che sia stata colpa dell’attore Jack Palance, che presentava il premio: pare non sia riuscito a leggere il nome della vincitrice dell’Oscar contenuto nella busta che gli hanno passato al momento dell’annuncio e che abbia quindi ripetuto l’ultimo nome della cinquina delle nomination che erano appena state ricordate. Il nome, appunto, di Marisa Tomei.