Povere Creature! – 5 curiosità che non sai sul film candidato agli Oscar
Basato sul romanzo omonimo di Alisdair Gray del 1992, Povere Creature! ci porta nell'eclettico universo della giovane Bella Baxter.
Nel vasto panorama cinematografico, spesso ci troviamo immersi in mondi che sembrano familiari, confortevoli, quasi scontati. Ma cosa succederebbe se vedessimo tutto attraverso gli occhi di qualcuno che guarda il mondo per la prima volta? Questa è la sfida che Yorgos Lanthimos, il regista surrealista greco dietro capolavori come The Lobster e La Favorita, ha affrontato nel suo ultimo film, Povere Creature!.
Basato sul romanzo omonimo di Alisdair Gray del 1992, Povere Creature! ci porta nell’eclettico universo della giovane Bella Baxter, interpretata da Emma Stone. La vita di Bella è un intreccio intricato di mistero e meraviglia, poiché la sua stessa esistenza è il risultato di un bizzarro esperimento condotto dal folle scienziato Dr. Godwin Baxter, interpretato da Willem Dafoe. Il trapianto del cervello di un feto non ancora nato nel corpo di una donna adulta defunta porta Bella a vedere il mondo con occhi nuovi, come se fosse la sua prima volta.
1. Una Lisbona.. diversa
Nel viaggio di Bella in Povere Creature! oltre il laboratorio di Baxter, il suo primo approdo è a Lisbona. Ma non quella città tanto nota che conosciamo. La produzione di Yorgos Lanthimos ha forgiato una Lisbona onirica e surreale interamente nei confini dei set cinematografici, evocando il fascino e lo stile dei grandi film dell’età d’oro di Hollywood. Per il set, il genio scenografico di James Price è stato messo alla prova: “Abbiamo dovuto condensare l’essenza della città in uno spazio che ricorda un parco a tema.” Ma c’è stata un’importante omissione nella scenografia. Le piastrelle blu, simbolo di Lisbona, sono state bandite dalla versione cinematografica di Povere Creature!, creando un’atmosfera familiare ma sinistra. Questo taglio cromatico, pur mantenendo un legame con la realtà, dona alla città un’aura di mistero e inquietudine, un leitmotiv che permea l’intero film.
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2. Il laboratorio dello scienziato in Povere Creature
Il covo dello scienziato in Povere Creature!, apparentemente fuori dal mondo vibrante dei colori esterni, svela un’inattesa tonalità iniziale in bianco e nero, rispecchiando la prospettiva iniziale di Bella, ancora ingenua e infantile. Questa scelta stilistica ha colto di sorpresa James Price e la sua collega scenografa Shona Heath, i quali avevano concepito la dimora e il laboratorio di Baxter immaginandoli pieni di vivaci sfumature.
“È stata una svolta decisa che Yorgos ha adottato piuttosto tardi nel processo di preparazione”, ricorda il direttore della fotografia Robbie Ryan, spiegando i primi 30 minuti del film in bianco e nero. “Il team di scenografi era incredulo: ‘Cosa?!’ Avevamo creato una meravigliosa camera da letto verde menta che avrebbe brillato nei suoi colori vivaci. Tutti eravamo un po’ delusi che non fosse mai stata inserita nel contesto del film a colori.”
Yorgos Lanthimos ha delineato la sua visione artistica e poi ha concesso libertà al suo team di creativi, incluso il fotografo Ryan e la talentuosa make up artist e hairstylist Nadia Stacey, di esplorare varie idee fino a trovare la perfezione secondo il regista. Come ci si poteva aspettare da un regista del genere, il risultato finale è stato magistrale.
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3. L’ispirazione nasce dai mostri iconici
Nell’omaggio ai classici del cinema horror, Povere Creature! fa risuonare eco dei film della Universal come Frankenstein – a cui lo scrittore del film si è ispirato- offrendo un’interpretazione unica del mito del mostro. Il personaggio di Dafoe sembra incarnare sia lo scienziato visionario che il mostruoso risultato dei suoi esperimenti, evocando l’iconico Dr. Frankenstein e la sua creatura interpretata da Boris Karloff.
Ma Frankenstein non è l’unico film a cui la produzione si è ispirata, il team si è ispirato a un film di mostri più contemporaneo: Dracula di Bram Stoker. Ryan spiega che Lanthimos ha scelto questo film per i suoi effetti visivi innovativi e la sua narrativa avvincente, che ha offerto un modello più adatto al loro progetto. Il team ha spiegato che Lanthimos ha scelto questo film per i suoi effetti visivi e il suo modo di narrare con le scene, che ha offerto un modello più adatto al loro progetto.
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4. I costumi anticonvenzionali di Bella Baxter
Nel cuore della lotta di Bella in Povere Creature! c’è la sfida alle rigide norme sociali che hanno oppresso tante donne durante l’era vittoriana, e questa ribellione emerge chiaramente nei suoi costumi. Nonostante la raffinatezza e la bellezza degli abiti che indossa, i suoi look sono spesso un mix stravagante e incompleto, fuori da ogni convenzione sociale.
“Una volta arrivata a Lisbona, l’idea è che non abbia più un tutore, che sia completamente sola”, spiega la costumista Holly Waddington in un’intervista con Entertainment Weekly. “Quindi, spesso indossa abiti che non sono stati combinati con cura. La vediamo camminare per le strade di Lisbona indossando solo la parte inferiore del suo costume, mentre la parte superiore rimane completamente intatta. È stato un modo giocoso per esplorare la sua libertà”
Infatti, in un’epoca come quella Vittoriana, la moda femminile era estremamente rigida e rispettata, senza libertà di gusto per le donne. Ma Bella, una creatura appena nata, è libera da qualsiasi restrizione e obbligo.
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5. Il significato dietro i capelli di Bella in Povere Creature
Nella sua trasformazione per interpretare Bella in Povere Creature!, Stacey – la hairstylist – ha optato per non tagliare i lunghi capelli della Stone, una scelta che sfidava le convenzioni vittoriane riguardo alla lunghezza dei capelli femminili. La crescita progressiva dei capelli scuri, una novità visiva per l’attrice che solitamente abbiamo visto bionda o rossa, segue parallelamente la crescita e lo sviluppo del personaggio di Bella. I capelli di quest’ultima sono stati tagliati soltanto alla fine.
In un’intervista con Entertainment Weekly, Stacey ricorda vivamente il senso di commozione nel tagliare i capelli di Emma Stone nell’ultimo giorno di riprese. “Abbiamo pianto quando i suoi capelli sono caduti a terra, perché sembrava che Bella se ne stesse andando via. Ma sono orgogliosa di tutto il lavoro svolto, perché ogni singolo personaggio, anche quelli con poco tempo sullo schermo, è stato creato con cura e attenzione ai dettagli. Ognuno aveva una storia e una ragione d’essere sullo schermo.”
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