River Phoenix: 11 curiosità sul celebre e sfortunato attore
River Phoenix è il volto dei giovani attori degli anni Novanta. Mancato prematuramente, rimarrà sempre l'astro nascente che non ha mai potuto pienamente brillare.
River Phoenix è considerato uno dei migliori attori emergenti degli anni Novanta, oltre ad essere il fratello maggiore dell’altrettanto celebre attore premio Oscar Joaquin Phoenix. Con una breve carriera terminata improvvisamente con la sua morte, River rimane nell’immaginario collettivo una delle migliori giovani promesse degli anni Novanta che però non ha mai avuto occasione di raggiungere il suo massimo splendore.
In onore del giorno della sua nascita vogliamo celebrare la vita e la carriera del cosiddetto “James Dean vegano.” Di seguito 11 curiosità e fatti sulla giovane promessa di Hollywood degli anni Novanta.
1. Biografia di River Phoenix
River Phoenix, nato River Jude Bottom, nasce il 23 Agosto 1970 a Madras, nello stato dell’Oregon. Primogenito dei cinque figli di John Lee Bottom e di Arlyn Sharon Dunetz, è il fratello maggiore di Rain (1972), Joaquin (1974), Liberty (1976) e Summer (1978) – tutti attori, inoltre da parte di padre ha una sorella maggiore di nome Jodean (1964). Il nome River gli venne dato in omaggio al fiume della vita menzionato nel celebre romanzo di Hermann Hesse Siddharta (1922), mentre Jude trae spunto dalla canzone dei Beatles Hey Jude (1968).
Phoenix ha sempre descritto i genitori come degli hippie, che trattavano i figli come amici al loro pari, piuttosto che come dei figli. Dopo anni a girovagare per il paese – periodo in cui i figli maggiori suonavano per strada per racimolare denaro – la famiglia si riunì nel 1973 alla (controversa) setta religiosa Bambini di Dio in qualità di missionari nell’America Latina (Joaquin è nato infatti a Porto Rico). Nel 1977 la famiglia lasciò la setta e l’anno successivo tornò negli Stati Uniti, e nel 1979 i genitori cambiarono legalmente il cognome da Bottom a Phoenix.
River, a differenza dei fratelli minori, non ebbe mai un’educazione scolastica, in seguito la sceneggiatrice Naomi Foner (madre di Maggie e Jake Gyllenhaal) disse del giovane attore: “Era totalmente, totalmente privo d’istruzione. Voglio dire, era in grado di leggere e scrivere, e aveva un appetito per quello, ma non aveva alcuna nozione di storia o di letteratura“.
2. Carriera di River Phoenix
Di ritorno negli Stati Uniti la famiglia si trasferì a Los Angeles dove i genitori trovarono lavoro, la madre come segretaria presso l’emittente televisiva NBC e il padre come architetto d’esterni. A causa delle difficoltà economiche i figli tornarono ad esibirsi per le strade di Los Angeles, dove vennero notati dalla talent scout Iris Burton, che li iniziò agli spot televisivi, grazie ai quali i fratelli vennero infine messi a contratto da Paramount Pictures. River iniziò così la carriera di attore (assieme ai fratelli), recitando in parti minori in svariate serie televisive, tra cui Sette spose per sette fratelli (1982-83). Nel 1984 venne scritturato per il film Explorers (1985) di Joe Dante al fianco di un altrettanto giovane Ethan Hawke, pellicola che gli portò grande notorietà. Nel 1986 recitò in Mosquito Coast al fianco dei celebri attori Harrison Ford ed Helen Mirren.
Grande attenzione e acclamazione critica arrivò però con Stand by Me – Ricordo di un’estate (1986) di Rob Reiner, su un soggetto di Stephen King, pellicola che permesse al giovane attore di diventare a soli 16 anni una vera e propria celebrità. Nel 1988 recitò in Nikita – Spie senza volto al fianco al celebre Sidney Poitier e anche in Vivere in fuga di Sidney Lumet, per cui ricevette grande plauso e venne nominato al National Board of Review Awards oltre che ai premi Oscar.
Fu in questo periodo che grazie allo stipendio di River la famiglia Phoenix si comprò un ranch in Florida; la fama del ragazzi, tuttavia, non era apprezzata dal padre John, con cui River perse gradualmente i rapporti, avvicinandosi sempre più a colleghi più adulti, come Harrison Ford e Sidney Poitier che diventarono per il giovane River delle vere e proprie figure paterne.
Ford lo scelse per la parte di un giovane Indiana Jones in Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), e sempre in quell’anno recitò in Parenti, amici e tanti guai (1989) di Ron Howard al fianco di un giovane Keanu Reeves, con cui collaborò anche in Ti amerò… fino ad ammazzarti (1990) di Lawrence Kasdan, diventando ottimi amici. Ebbe difficoltà nella transizione da parti adolescenziali a quelle da adulto, finché non trovò la parte perfetta in Belli e dannati (1991) sempre al fianco dell’amico Keanu Reeves. Il film ancora oggi rimane tra le interpretazioni più conosciute dell’attore.
Tra gli ultimi ruoli quelli nei film I signori della truffa (1992) al fianco di Robert Redford e ancora una volta di Sidney Poitier, Quella cosa chiamata amore (1993) di Peter Bogdanovich, al fianco di una giovane Sandra Bullock, e Silent Tongue (1993) di Sam Shepard.
3. La nomina agli Oscar e il premio al Festival di Venezia
River Phoenix, seppur ebbe una carriera di breve durata, riuscì ad essere molto apprezzato da critica e pubblico in egual modo. Vivere in fuga (1988), di Sidney Lumet fu la sua prima vera e propria prova recitativa, grazie alla quale ricevette grande plauso, venne nominato ai Premi Oscar come miglior attore non protagonista (diventando il sesto più giovane attore ad essere nominato nella categoria), e ricevette anche una nomina ai Golden Globes, oltre a vincere come miglior attore non protagonista al National Board of Review di quell’anno.
Per il suo grande ruolo in Belli e dannati (1991) di Gus Van Sant, Phoenix vinse la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, e anche l’Independent Spirit Award – diventando il secondo attore più giovane a vincere quest’ultimo premio.
4. River Phoenix: le cause della morte
Verso la fine di ottobre 1993, River Phoenix stava girando il film Dark Blood (che per problemi legali uscì solo nel 2012) e viveva un periodo particolarmente pesante a livello personale, consumando droghe di vario genere assiduamente con John Frusciante della band Red Hot Chili Peppers, passando giorni spesso senza dormire. La sera del 30 ottobre si recò al The Viper Room (locale notturno di Johnny Depp), assieme ai fratelli Joaquin e Rain, oltre alla sua ragazza Samantha Mathis. Nel corso della serata River si sentì male ed ebbe convulsioni causate da un’overdose, il fratello Joaquin e la sorella Rain cercarono di aiutarlo e chiamarono un’ambulanza che arrivò e lo porto al Cedars-Sinai Medical Center. L’attore venne dichiarato morto poco più tardi, nelle prime ore del 31 ottobre, all’età di soli 23 anni.
Phoenix è stato cremato dalla famiglia e le sue ceneri sono state disperse intorno al ranch di famiglia in Florida.
5. Tutti i ruoli mancati dopo la sua morte
L‘improvvisa morte di River Phoenix sconvolse Hollywood all’epoca, non solo perché si perdeva un grande talento, ma soprattutto per l’età del giovane attore. Ad oggi, sono noti molti ruoli che sarebbero andati a River se non fosse morto quella notte di Halloween, ruoli che però hanno reso celebri e hanno lasciato spazio ad attori come Leonardo DiCaprio, che erano invece alle prime armi. Di seguito i film a cui non poté più lavorare.
- Intervista col vampiro (1994) di Neil Jordan con Tom Cruise, Brad Pitt, Antonio Banderas e Kirsten Dunst. Phoenix avrebbe dovuto iniziare le riprese verso la fine di novembre del 1993 nella parte del giornalista Daniel Molloy, ma la sua morte improvvisa portò la produzione a dover scegliere un altro attore. Christian Slater prese la parte e donò il suo intero salario a due delle organizzazioni di beneficenza preferite di Phoenix, Earth Save e Earth Trust. Il film è dedicato a River, come si può vedere nei titoli di coda.
- Ritrovarsi (1994), di Robert Allan Ackerman, secondo varie fonti Phoenix sarebbe poi dovuto comparire in questo film al fianco di Susan Sarandon nel ruolo del figlio, parte che poi andò a Sean Austin.
- Broken Dreams, River era stato scritturato come protagonista di questo film scritto da John Boorman e Neil Jordan. Il film non venne mai realizzato.
- Milk (2008), Gus Van Sant convinse River ad accettare il ruolo di Cleve Jones nel film Milk. La pellicola non venne realizzata per quasi due decenni, finché Sant non realizzò il film nel 2008, e il ruolo di Phoenix andò a Emile Hirsch.
- Il film su Andy Warhol. Gus Van Sant in un’intervista parlò anche di un potenziale film sul celebre pittore americano Andy Warhol. “River aveva un po’ l’aspetto di Andy da giovane. Ma il progetto non venne mai alla luce.” Di questo progetto ci sono ancora come testimonianze varie foto di River con i capelli biondo ossigenati.
- La serie su Indiana Jones. Il fumettista Lee Marrs in tempi recenti ha parlato di come Lucasfilm Ltd. considerò di fare una serie su Indiana Jones con protagonista Phoenix nei panni di un giovane Indy. Apparentemente River non era convinto del progetto perché era stanco dei ruoli in televisione, e il progetto non venne mai veramente a galla.
- Ritorno dal nulla (The Basketball Diaries) (1995). Nel 1988 Pheonix venne visto in varie occasioni leggere il memoir The Basketball Diaries (1978) sulla vita di Jim Carroll, e pare che il giovane attore fosse molto interessato alla parte del protagonista. Il progetto venne messo in pausa in varie occasioni, in ciascuna delle quali River appariva come la prima scelta dello Studio. Il film venne realizzato solo in seguito con un giovanissimo 19enne Leonardo DiCaprio nel ruolo principale.
- Poeti dall’Inferno (Total Eclipse) (1995). River mostrò interesse anche in questo progetto di Agnieszka Holland. Phoenix morì prima che iniziasse il casting, e il ruolo andò poi, ancora una volta, a Leonardo DiCaprio.
6. Titanic e quel ruolo che avrebbe reso River Phoenix ancora più celebre
Continuando sulla scia di opportunità mancate, troviamo Titanic (1997). In varie occasioni infatti il regista del celebre film, James Cameron, ha espresso il suo rammarico per non essere riuscito a lavorare con il giovane e dotato River Phoenix. Secondo quanto svelato dal regista, quando iniziò l’ideazione del kolossal aveva in mente River nei panni di Jack Dawson, ruolo che ancora una volta andò all’allora ormai acclamato Leonardo DiCaprio. Non è difficile immaginare River nel ruolo di Jack, entrambi belli, giovani, biondi e soprattutto talentuosi.
E non possiamo che pensare che se River fosse stato il protagonista di Titanic sarebbe sicuramente diventato ancora più famoso di quanto lo fosse già.
7. River Phoenix era un ottimo musicista
Anche se River Phoenix era un bravo attore, amici e famiglia affermano che la sua vera e più grande passione era la musica. Phoenix dalla giovane età aveva iniziato a cantare e suonare la chitarra assieme ai fratelli per strada, per aiutare la famiglia economicamente. Arrivati a Los Angeles la sua ambizione era quella di diventare un musicista, nel 1987 formò una band, gli Aleka’s Attic, tra i cui membri c’era anche la sorella Rain. Una canzone della band Too Many Colors è presente anche nel suo film Belli e Dannati (1991). Nel 1992 la band si sciolse. Per il suo ultimo lungometraggio Quella cosa chiamata amore compose il brano Lone Star State of Mine, che canta anche in una scena del film.
Nel video seguente River che si esibisce in Lone Star State of Mine nel film Quella cosa chiamata amore (1993)
8. River Phoenix e il ricordo del fratello Joaquin Phoenix e della moglie Rooney Mara
Joaquin Phoenix è sempre rimasto molto legato alla memoria del fratello e quando suo figlio – avuto assieme alla compagna e attrice Rooney Mara – venne alla luce, il 25 Agosto 2020, lo chiamò River Lee, in onore del fratello scomparso e del nonno paterno. Joaquin non è stato l’unico ad onorare il fratello, la sorella Liberty ha chiamato il figlio Rio Everest, mentre l’altra sorella Summer ha chiamato il figlio Indiana, in onore di Indiana Jones, che River ha interpretato nel 1989.
9. River Phoenix aveva predetto il futuro del fratello Joaquin
River e Joaquin erano molto uniti, e si sono aiutati a vicenda nelle loro carriere. “Quando avevo 15 o 16 anni, mio fratello River era tornato a casa da lavoro, e aveva una copia in videocassetta di Toro Scatenato [1980, Martin Scorsese]. E mi aveva fatto sedere e fatto guardare [il film]. Il giorno dopo, mi aveva svegliato e me lo aveva fatto rivedere. E mi aveva detto: ‘Tornerai a recitare di nuovo. Questo è quello che farai’.”
Per un breve periodo nella sua carriera Joaquin prese come nome d’arte quello di Leaf (nome che compare nelle sue prime comparizioni cinematografiche), ma il fratello River gli consigliò di tornare con il nome Joaquin. “Sei mesi dopo, o quel che era, eravamo in Florida, eravamo in cucina, e lui mi disse ‘Diventerai un attore e sarai più famoso di me‘. […] Non so perché lo aveva detto e cosa sapeva di me a quel tempo. Non stavo recitando per niente. Ma lui lo aveva detto con un certo peso, con una certezza che mi sembrava assurda al tempo, ma ovviamente ora, in retrospettiva, mi chiedo, come cavolo lo sapeva?“
10. Leonardo DiCaprio vide River Phoenix la sera della sua morte
Leonardo DiCaprio ha espresso in numerose occasioni la sua grande ammirazione per il giovane River Phoenix, menzionandolo come ispirazione per la sua carriera di attore. DiCaprio nel 2019 ha anche raccontato di aver visto River Phoenix la fatidica sera del 30 ottobre, quando l’attore morì.
“Sono cresciuto ammirando River Phoenix come il grande attore della mia generazione e quello che ho sempre desiderato era avere l’opportunità di stringergli la mano“. Leonardo a quei tempi aveva quasi 19 anni e stava per ricevere il grande plauso della critica grazie a Buon compleanno Mr. Grape, film che uscì nel dicembre 1993, che lanciò la sua carriera e che gli valse la prima nomina agli Oscar. River invece era già un attore acclamato con una nomina agli Oscar. DiCaprio ha raccontato quella sera in un’intervista con Esquire:
Una notte, ad una festa a Silver Lake, l’ho visto camminare su una rampa di scale. Era quasi come qualcosa che potresti vedere in Vertigo [La donna che visse due volte, 1958 di Alfred Hitchcock], perché vidi che c’era qualcosa nel suo volto, e non l’avevo mai incontrato – avevo sempre desiderato incontrarlo, ho sempre voluto almeno avere un incontro con lui. E lui stava camminando verso di me e io sono rimasto come paralizzato. E poi una folla di gente si era messa tra di noi, e mi ero voltato indietro e lui non c’era più. Avevo fatto di nuovo le scale su e poi di nuovo giù, e pensavo tipo “Ma dove è andato?” Ma lui era… stava tornando al Viper Room. Era quasi come se – non so come descriverlo, me è quel genere di cosa esistenziale in cui mi sono sentito come… era sparito davanti ai miei occhi, e la tragedia che ho percepito dopo era quella di aver perso una delle grandi ispirazioni per me e per tutti i miei amici. L’attore di cui parlavamo tutti. Solo l’aver avuto occasione di…. ho sempre voluto solo… – ricordo di aver teso la mano verso di lui, e dopo… due persone mi erano venute davanti e avevo guardato indietro, e lui non c’era più.
11. L’amicizia con Keanu Reeves
River Phoenix e Keanu Reeves hanno recitato assieme in 3 film: Parenti, amici e tanti guai (1989); Ti amerò… fino ad ammazzarti (1990); e Belli e dannati (1991), diventando grandi amici nonostante i 6 anni di differenza. Nel corso degli anni Reeves ha menzionato in numerose occasioni Phoenix, come in un’intervista con Esquire, dove ha detto: “È strano parlare di lui nel tempo passato. Odio parlare di lui nel passato. Per questo cerco sempre di parlare nel presente. Lui era una persona speciale, così originale, unico, intelligente, talentuoso, creativo. Riflessivo. Coraggioso. E divertente. E oscuro. E luminoso. È bello averlo conosciuto. Era una grande ispirazione. Mi manca.”
Inoltre, in un recente Q&A su Reddit durante la promozione di John Wick: Capitolo 4, alla domanda di una fan su quale fosse l’esperienza più divertente con un collega durante le riprese ha risposto in questo modo: “Non posso raccontare la storia… non posso raccontarla… non posso proprio. C’era una scena con River Phoenix, e lui era seduto sul posto posteriore di una motocicletta che io stavo guidando mentre giravamo. Non era previsto, ma siamo andati oltre la strada prestabilita e siamo tornati indietro senza caschi. Solo due amici che si divertivano. È stata veramente una bella giornata.“
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