Sex Education: 5 curiosità che non sai sulla serie TV Netflix
Sicuri di sapere tutto sull'acclamata serie TV Netflix?
Con la sua quarta stagione, Sex Education è arrivata alla sua conclusione. Nel corso della serie ci siamo affezionati a personaggi come Otis, Maeve, Eric, Adam ed Aimee, ognuno con le sue caratteristiche e personalità. Proprio questo, dirgli addio è molto difficile e non possiamo negare che ci mancheranno. Per tutti questi anni sono molte le curiosità rese note sul dietro le quinte, come le vere relazioni tra gli attori o i luoghi inventati della scuola. Ma forse ci sono ancora dei piccoli aspetti che non conosce e che noi abbiamo scovato per voi, ecco quali sono.
1. In Sex Education sono presenti molti riferimenti cinematografici
Come affermato dalla regista Laurie Nunn, Sex Education è una serie televisiva che attinge liberamente da una varietà di influenze cinematografiche per creare la sua estetica unica e il suo tono eclettico. Tra le principali influenze si possono citare le opere di John Hughes, noto per i suoi film adolescenziali degli anni ’80 come The Breakfast Club e Ferris Bueller’s Day Off, che hanno contribuito a definire il genere. Come è evidente, serie evoca un senso di nostalgia per quegli anni, a partire dalla scuola Moordale che sembra essere sospesa in un limbo temporale tra gli anni ’80 e il presente. Oltre lo stile, anche l’estetica richiama quella di serie televisive come Freaks and Geeks, che ha messo in luce le sfide dell’adolescenza in modo sincero e unico, per il periodo. Proprio questo aspetto del mescolare queste influenze con una trama contemporanea e la rappresentazione realistica della sessualità adolescenziale, ha contribuito a renderla una delle serie più apprezzate e innovative degli ultimi anni.
2. La vera mamma dell’attore che interpreta Otis è una psicologa
Per Otis non è facile avere a che fare con sua madre Jean e i due hanno un rapporto, soprattutto nelle prime stagioni, alquanto complicato. Quest’ultima è infatti una sessuologa che, con il suo lavoro, ha creato qualche problema all’adolescente e non ha perso l’occasione per studiarlo. Ironia della sorte, anche nella realtà la madre di Asa Butterfield – l’attore che interpreta Otis Milburn – è una psicologa. Questo elemento biografico personale ha forse contribuito a rendere la recitazione di Butterfield ancora più autentica e sensibile nel suo ruolo di un giovane. Sia chiaro: la sua vera madre non ha fatto le stesse cose di Jean, ma l’attore ha affermato più volte di dover stare attento a come parlare con lei.
3. Otto mesi di preparazione per Maeve
Mesi di ricerca e preparazione sono stati fondamentali per l’attrice Emma Mackey nel plasmare il personaggio di Maeve Wiley. Durante questo periodo intensivo di studio, Mackey ha deciso di comprendere a fondo il mondo del suo personaggio. Per farlo, ha iniziato la sua preparazione immergendosi nell’argomento della sessualità, leggendo una vasta gamma di libri sulla materia. Inoltre, l’attrice ha dedicato tempo a seguire lezioni di biologia, per acquisire una base solida di conoscenze scientifiche che le avrebbe permesso di comprendere meglio il linguaggio e le dinamiche della sessualità umana. Tutto questo le ha richiesto ben otto mesi di preparazione, per essere pronta ad affrontare la clinica del sesso.
4. Una vera e propria educazione sessuale
Nonostante sia una serie, Sex Education ha ricevuto molti elogi dai professionisti per riportare in modo esatto l’educazione sessuale. Obbiettivo a cui la regista e i produttori puntavano. Uno dei motivi chiave di questo successo è stato il coinvolgimento di un esperto consulente sessuale durante la produzione della serie. Questo professionista ha svolto un ruolo cruciale nel garantire che le scene di sesso e le conversazioni sul tema fossero trattate con grande sensibilità ed educazione. E non solo: ha lavorato a stretto contatto con gli attori per tutto il corso della stagione. Questo gli ha permesso di comprendere a fondo i concetti chiave legati alla sessualità e interpretare in modo accurato le dinamiche emotive e psicologiche dei loro personaggi in situazioni intime.
5. L’ambientazione ibrida in Sex Education
Avete mai notato che le ambientazioni e lo stile di Sex Education sono a metà tra gli anni 80\90 e la nostra contemporaneità? Se sì, non vi siete sbagliati, è stata proprio una scelta della regista Laurie Nunn ed il motivo è semplice. Creare un ambiente che mescolasse la contemporaneità con gli anni 80 e 90, permette alla serie di essere molto più inclusiva e aperta ad un pubblico più vasto. Questa scelta di design si traduce in un senso di nostalgia per gli spettatori più adulti, che possono riconoscere elementi familiari dai loro anni di adolescenza. Ma, allo stesso tempo, la serie resta altamente accessibile per il pubblico più giovane, che può apprezzare l’ambientazione senza dover conoscere a fondo le tendenze degli anni ’80 o ’90.
Leggi anche Sex Education – stagione 4: recensione della serie TV Netflix