Si alza il vento: 6 curiosità sul capolavoro di Hayao Miyazaki
Il film non è invecchiato di un giorno.
Riportato al cinema di recente, Si alza il vento è l’ultimo film di Hayao Miyazaki. O così, almeno, era fino a qualche mese fa, quando Miyazaki è tornato nelle sale giapponesi con un nuovo film, Il ragazzo e l’airone (che in Italia uscirà il primo gennaio 2024). Questo ritorno in scena non cambia però la sostanza delle cose e cioè che Si alza il vento sia un capolavoro, una pellicola in cui il celebre regista giapponese ha messo tantissimo di sé e del proprio cinema. Per celebrare a dovere questo film abbiamo voluto individuare 6 curiosità che vi lasceranno certamente a bocca aperta.
1. Basato su due storie vere
È la prima volta che Miyazaki pesca dalla realtà biografica per costruire un proprio film. Non era mai accaduto prima. Addirittura in Si alza il vento non c’è solo una vicenda reale, ma due che si intrecciano tra loro. Il protagonista della pellicola, Jirō Horikoshi, si rifà in primis all’omonimo ingegnere giapponese che disegnò l’aereo di combattimento usato dall’aeronautica nipponica durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma oltre a questo Miyazaki si è rifatto alla vicenda dello scrittore Tatsuo Hori e al romanzo breve in cui racconta la sua relazione con la moglie malata di tubercolosi.
2. Suoni umani in Si alza il vento
Ci sono un sacco di suoni e di rumori in questo film, al di là della splendida colonna sonora di Joe Hisaishi: dal motore degli aerei all’impressionante effetto del terremoto a inizio film. Ecco, questi rumori sono stati realizzati dalla voce umana e non sinteticamente o attraverso altri mezzi. Strano, ma vero. E ancora più strano, e divertente, è il fatto che lo stesso Miyazaki si fosse proposto per realizzare alcuni di questi rumori, venendo però bocciato.
3. Le ossessioni e i sogni di Hayao Miyazaki
C’è tanto di Miyazaki in questo film, che doveva essere (e probabilmente ancora è) il suo testamento spirituale. In primis, chiaramente la passione del regista per il cielo e per gli aeroplani (specie quelli italiani), elemento che torna continuamente nella sua filmografia e che viene qui sublimato in maniera meravigliosa e toccante.
4. Un forte impatto emotivo
Si alza il vento è un film toccante e dall’enorme impatto emotivo, un film dal quale è veramente difficile rimanere indifferenti. Pare perfino che Hayao Miyazaki si sia commosso dopo la prima proiezione della pellicola. Come dargli torto.
5. Un doppiaggio in famiglia
Il doppiaggio inglese del film vanta un cast di voci di primo livello e, in un certo senso, familiari. Sì, perché la protagonista femminile Nahoko è doppiata da Emily Blunt, mentre i due personaggi maschili Honjô e Caproni sono doppiati rispettivamente da John Krasinski e da Stanley Tucci, cioè il marito e il cognato di Emily Blunt. Altrove si sarebbe gridato al nepotismo, ma visto il livello in questo caso si può chiudere un occhio.
6. Si alza il vento…
Forse non c’è nemmeno bisogno di specificarlo, ma il titolo del film di Miyazaki viene da un verso del poeta Paul Valéry che viene spesso ripetuto nel corso del film: “Si alza il vento, bisogna tentare di vivere”. E, in effetti, oltre a essere ripetuta durante il film, questo verso ne riassume un po’ il senso intero, vista la presenza costante del vento a muovere, fisicamente e non, solo i destini dei vari personaggi.
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