Vacanze di Natale ’90 – 5 curiosità che non sai sul film

Il film di Enrico Oldoini, Vacanze di Natale ’90, capofilone del cinepanettone è tornato in sala per alcuni giorni restaurato in 4K, in occasione del “Vacanze di Natale Days”, la reunion per tutti i fans della saga più popolare del cinema italiano, quella che ha segnato decenni dell’intrattenimento e della cultura di massa del nostro Paese, nel bene e nel male. In bilico tra una satira di costume ed un involgarimento dei medesimi costumi nazionalpopolari, sempre più vicini a certi standard di comicità televisiva e ad uno humour che spesso trovava l’effluvio nella pochade più macchiettistica e becera. Scopriamo in tale occasione alcune curiosità legate al cult movie con protagonisti Christian De Sica, Massimo Boldi, Ezio Greggio, Andrea Roncato e Diego Abatantuono.

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1. La nascita del cinepanettone

Sebbene si potrebbe legittimamente considerare Vacanze di Natale (1983) come il capofila del cinepanettone, in cui protagonisti erano Jerry Calà, Christian De Sica e Claudio Amendola, sotto la guida dei fratelli Vanzina, a cui fece seguito Vacanze in America (1984), con un’ambientazione non natalizia, si può comunque considerare il film di Enrico Oldoini, Vacanze di Natale ’90 (1990) come il punto cardine del fenomeno di costume del cinepanettone. La nascita del fenomeno popolare del “film di Natale”, come sorta di appuntamento (quasi) annuale per cui correre al cinema.

2. Enrico Oldoini e la coppia Boldi – De Sica

Il regista Enrico Oldoini aveva già diretto la coppia Boldi e De Sica nel film Yuppies 2 (1986), seguito di un altro successo commerciale, Yuppies (1986) dei fratelli Vanzina. Inoltre, il regista ha lavorato con il solo De Sica anche nel film Bellifreschi (1987), in coppia con Lino Banfi. Successivamente, lo stesso Oldoini dirigerà – oltre che nel già citato Vacanze di Natale 90 – ancora De Sica e Boldi in Vacanze di Natale 91 (1991), nel quale si inserirà anche un invecchiato Alberto Sordi. Quindi, l’idillio tra il regista e la coppia troverà, forse, il suo apice nel dittico di Anni ’90 (1992) e Anni ’90 – parte 2 (1993), due commedie improntate sullo sketch e sulla parodia (più che sulla satira) di un decennio appena cominciato ma che già portava con se i vizi e i comizi dell’epoca berlusconiana e del boom economico degli anni ’80.

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3. La location di Vacanze di Natale 90

Il film di Enrico Oldoini è anche un precursore di quelle ambientazioni particolari (e spesso esotiche) che caratterizzeranno il fenomeno del cinepanettone. Di fatto, negli anni troveremo ambientazioni che svarieranno dalla Florida degli Stati Uniti, alle location di Giza, in Egitto, per Natale sul Nilo. Vacanze di Natale 90 si ambienta, invece nella innevata cornice mondana di St. Moritz, in Svizzera. La gran parte delle riprese si svolsero all’interno dell’Hotel Palace.

4. Il cinepanettone con più incassi

Nonostante sia il capofila della serie dei cinepanettoni, Vacanze di Natale 90 non è il il titolo che ha incassato di più della saga. A onor del vero, parrebbe che nelle top 10 dei maggiori incassi non figuri nessuno dei cinepanettoni pre anni duemila. Sarà colpa dell’inflazione dell’Euro che ha portato ad incrementare di più il botteghino dei film del nuovo millennio? Sarà che il fenomeno del “film di Natale” sia divenuto più sentito e “tradizionalista” con l’arrivo del nuovo secolo? Sta di fatto che in cima alla classifica dei cinepanettoni con maggiori incassi svetta Natale sul Nilo (2002) con oltre 28 milioni di incassi, seguito da Natale a Rio (2008), con la coppia Christian De Sica e Massimo Ghini, con oltre 27 milioni di Euro di incasso.

5. Jerry Calà e l’assenza da Vacanze di Natale 90

Nonostante l’attore Jerry Calà fosse stato protagonista dei precedenti film “vacanzieri” che hanno, in parte, inaugurato il filone non è stato partecipe del fenomeno cinepanettone vero e proprio. Abdicando fin da Vacanze di Natale 90, in seguito ad un mancato accordo con il produttore De Laurentiis. In un’intervista, il comico veronese ha infatti dichiarato di essersi, parzialmente, pentito della scelta sul piano economico – visto il successo travolgente delle pellicole – ma che è fiero di aver sperimentato altre strade, come ad esempio recitare per il regista Marco Ferreri e aver intrapreso esso stesso la strada di regista.