Wonder Woman 1984: 10 cose che non sai sul film con Gal Gadot
Uscita nel 2020, la pellicola è il sequel del primo Wonder Woman e nono film appartenente al DC Extended Universe.
Dopo una lunga produzione rallentata dalla pandemia globale, Wonder Woman 1984 è arrivato in sala il 1°ottobre 2020 riportando al cinema la mitica eroina diventata, negli anni Quaranta, un’icona della prima ondata di femminismo. Diana Price ha di nuovo il volto di Gal Gadot, e si sposta nei coloratissimi anni Ottanta: la nostra eroina è una spia del governo americano sulle tracce di un’altra spia sovietica, Barbara Ann Minerva, nota come Cheetah (Kristen Wiig), trascinata sulla via del male dalla parte di sé più “bestiale”. Tra grandi ritorni, come quello di Steve Trevor (Chris Pine) e nuovi nemici, Maxwell Lord (Pedro Pascal), l’eroina DC è tornata a conquistare il pubblico con il suo mix unico di forza e dolcezza. Ecco 10 curiosità che (forse) non sapete su Wonder Woman 1984.
1. Gli omaggi a Lynda Carter
Prima di Gal Gadot il volto di Lynda Carter è stato per molti anni quello di Wonder Woman, dopo che l’attrice interpretò il ruolo nella serie televisiva degli anni Settanta. Wonder Woman 1984 le rende omaggio in due occasioni: nella scena post credit appare l’attrice in persona nei panni di Asteria, la leggendaria guerriera di cui racconta Diana durante il film. E non solo: quando Diana, durante il film, indossa abiti maschili, la regista Patty Jenkins ha pensato il look per richiamare una mise celebre sfoggiata proprio da Lynda Carter in una vecchia fotografia.
2. Cento scarpe e t-shirt per Chris Pine
La produzione di Wonder Woman 1984 ha avuto tutta una serie di lunghi ritardi a causa principalmente della pandemia globale di Covid. Proprio per questo le riprese sono durate molto più del previsto e il compartimento costumi ha dovuto fare vari extra, e non per il complesso costume da battaglia di Wonder Woman, ma per il look di Steve Trevor (Chris Pine). Nonostante il personaggio indossi sempre una t-shirt bianca e un paio di Nike vintage, la squadra di costumisti di Lindy Hemming ha dovuto realizzare ben 100 copie di entrambi.
3. Il provino delle “Amazzoni” ha richiesto un percorso a ostacoli
La storia di Wonder Woman 1984 si svolge principalmente negli anni Ottanta, ma all’inizio si apre con una sequenza spettacolare, le Olimpiadi delle Amazzoni. Dato che le concorrenti dovevano affrontare diverse prove, i casting per interpretare le partecipanti sono stati fatti tra atlete professioniste, e hanno richiesto una vera e propria prova fisica: per essere scelte, infatti, hanno dovuto completare un percorso a ostacoli, e partecipare a una prova di nuoto per dimostrare le proprie abilità in questa disciplina. Fra tutte, la più impressionante è stata Lilly Aspell, la giovane Diana: un prodigio di 10 anni che ha fatto tutti gli stunt in prima persona.
4. Una produzione impegnativa
Variegato, colorato e molto elaborato da un punto di vista di scene e comparse, Wonder Woman 1984 ha richiesto uno sforzo particolare dal reparto costumi: per i soli abiti indossati dalle circa 2850 controfigure, di cui 1250 nel Regno Unito, 1100 a Washington e 400 in Spagna, Lindy Hemming e i suoi assistenti hanno lavorato per 18 mesi, creando un look apposito per ognuna delle controfigure e comparse che appaiono nel film.
5. L’armatura e le ali di Wonder Woman sono delle vere opere d’arte
Durante il film, Diana/Gal Gadot indossa una spettacolare armatura dorata che è una vera e propria opera d’arte: è stata realizzata con un processo di cottura di stampi in carbonio a 80° C per otto ore, creando 110 componenti flessibili in uretano che sono stati dipinti in seguito con una nuovissima tipologia di pittura a effetto cromatico che la rendono estremamente flessibile. Anche le ali sono un’opera di ingegneria impressionante: hanno richiesto dalle 140 alle 180 lame, realizzate in una spessa fibra di carbonio, in 80 versioni differenti per lunghezza e scala. Nonostante fossero molto elaborate, le ali erano comunque leggere e permettevano all’attrice di muoversi agilmente.
6. Gal Gadot è una vera “Wonder Woman”
Gal Gadot è la scelta perfetta per interpretare Wonder Woman, perché oltre a essere una bravissima attrice è una vera supereroina! Da sempre ragazza molto sportiva – è stata giocatrice di pallavolo, basket e tennis, ed è cintura nera 3° dan di karate Shotokan – Gal ha anche partecipato alla leva obbligatoria del suo paese, Israele, prestando servizio nelle Forze di Difesa israeliana. Proprio questo suo essere portata per l’atletica l’ha spinta a voler praticare in prima persona buona parte delle acrobazie di Wonder Woman: ha iniziato ad allenarsi 6 mesi prima delle riprese, facendo 6 ore in palestra, 2 ore di coreografia di combattimento e 2 ore di equitazione. Ha dichiarato lei stessa che è stato più intenso del suo periodo nell’esercito!
7. In Wonder Woman 1984 ci sono camei della famiglia dell’attrice
In una delle scene finali di Wonder Woman 1984 appaiono in un breve cameo il marito di Gal Gadot, l’imprenditore israeliano Yaron Versano, e due dei tre figli dell’attrice, Alma e Maya. Si vedono quando Diana cammina tra gli addobbi natalizi della città e passa accanto a bambini che giocano nella neve e a famiglie che si divertono sulla giostra. Un’ulteriore prova di quanto questo ruolo sia personale per l’attrice, come ha raccontato lei stessa: “Significava molto, soprattutto in quella scena. Questo film è più di un film per noi: ha cambiato completamente la mia vita e la quantità di lavoro e le emozioni che abbiamo messo in esso è molto alta. Non avrei potuto fare questo film senza il supporto della mia fantastica famiglia”.
8. Gal Gadot ha tenuto l’elmo dell’armatura dorata
Spesso gli attori, alla fine della lavorazione, portano a casa un cimelio dal set. Gal Gadot ha raccontato che di solito non è sua abitudine tenere in giro per casa i souvenir dei suoi film, ma a un oggetto non ha potuto proprio resistere: è l’elmo dorato che la supereroina sfoggia durante Wonder Woman 1984, e che ora fa bella mostra di sé nella dimora dell’attrice. “Di solito non tengo souvenir di film in giro per casa,” ha scritto su Instagram l’attrice “ma questo per me è davvero speciale e ho dovuto metterlo in mostra. Non anticiperò nulla, ma è un simbolo di forza, retaggio, speranza, [che] adoro avere con me perché mi ricordi tutto questo.“
9. Swarovski ha dedicato una collezione di gioielli a Wonder Woman 1984
In occasione dell’uscita di Wonder Woman 1984, il re dei gioielli Swarovski ha lanciato una collezione dedicata al film e all’eroina interpretata da Gal Gadot. La linea esclusiva comprende braccialetti, orecchini di vario tipo, collane, doppi anelli e bracciali ispirati al personaggio, e i prezzi vanno da 79 a 229 dollari. Oltre alla collezione più accessibile, l’atelier ha sviluppato anche una linea di qualità più alta, puntando su design più elaborati tra ispirati, in particolare, all’armatura dorata indossata dalla protagonista. Anche in questo caso la linea comprende collane, orecchini, anelli e bracciali, ma il costo va dai 199 ai 549 dollari.
10. Il creatore di WW ha inventato la macchina della verità
Chiudiamo le nostre curiosità con una chicca sul papà di Wonder Woman, William Moulton Marston: il professore è l’ideatore del personaggio, ma non solo. Proprio lui, infatti, ha inventato il primissimo prototipo di macchina della verità, da cui poi è stato sviluppato il poligrafo moderno. E sembrerebbe proprio questa invenzione il motivo per cui Marston ha voluto dotare la sua eroina di un lazo dorato che costringe chi ne è avvinto a dire tutta la verità. Per conoscere meglio la sua storia, e la storia della creazione di Wonder Woman, potete vedere il film Professor Marston and the Wonder Women, con protagonisti Luke Evans e Rebecca Hall.